Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
23.03.99
Eletti, amici cari, esulti il vostro cuore in me che sono l’Amore, che
posseggo la vera gioia, la pace. Voglio farvi felici per sempre; la grande
tempesta durerà poco, un solo istante, il sole poi non tramonterà più per voi.
Sposa amata, la
grande clessidra del tempo è vuota, anche l’ultimo granello di sabbia è caduto,
vedi, amata, quello che faccio: lentamente la giro e comincia a scorrere di
nuovo la sabbia, ma diversamente da prima.
Amata, sta
giungendo l’anno zero: quello che è stato non sarà, tutto si presenterà con un
aspetto diverso, rinnovato. Beati, sposa mia, coloro che hanno cooperato con
me, beati quelli che non mi hanno girato le spalle dicendomi: “Non ti conosco”
ma hanno detto: “Sei il mio Signore, sei il mio Dio, da te ho ricevuto tutto:
Ti voglio servire, ti voglio adorare, voglio fare la tua volontà, sempre e
soltanto la tua volontà.”
Sposa cara,
questa scelta, certo non sempre facile, certo non sempre agevole, otterrà alle
anime i più grandi benefici. Beato, piccola mia, chi ha creduto senza vedere;
ricorda le parole che dissi a Tommaso che voleva mettere le mani nelle mie ferite:
tu hai creduto Tommaso perché hai veduto, beato chi crederà senza nulla vedere.
Amata, la fede
verrà premiata; ecco sta giungendo il grande tempo nel quale gli uomini
godranno della mia presenza viva, percettibile anche dai sensi esterni. Come nel
Paradiso terrestre gli uomini vivevano in confidenza piena con me – Io parlavo
loro ed essi mi rispondevano proprio come fa un figlio verso il padre ed un
padre verso un figlio – così accadrà ancora, piccola mia. Voglio essere padre
per il mio popolo santo, ogni membro mi sarà figlio, come tale sarà trattato.
Un figlio ha diritto a governare assieme al padre, un figlio ha diritto
all’eredità del genitore. Ecco, darò ai miei piccoli che tanto mi hanno atteso
senza mai perdere la speranza, darò la splendida ricchezza che solo Io
possiedo. Governeranno con me popoli e nazioni, passeranno di meraviglia in
meraviglia e la felicità sarà in fase sempre ascendente.
Popolo mio,
popolo santo, ti voglio fare felice; le sofferenze sono state numerose in
questi venti secoli, la mia Chiesa è cresciuta però, col sacrificio è divenuta
forte e robusta; soffiano in questo tempo ovunque, da destra e da sinistra,
soffiano impetuosi i venti di tempesta ma la quercia solidissima non si
abbatterà, i suoi rami sono scompigliati, ma essa è solida e rigogliosa.
Amata sposa,
parte della mia Chiesa, quella che Io ho fondato, la vedi nel turbine, la vedi
nella grande sofferenza; ancora un attimo, ancora un attimo essa durerà, sarà
com’è avvenuto a me sulla Croce, ecco il grido, il forte grido che ha fatto
spezzare il velo del tempio, che ha fatto sussultare cielo e terra, un attimo,
poi la resurrezione, la resurrezione per sempre. Io sono il Signore della vita:
la posso prendere e ridare. Piccola cara, quello che è accaduto a me sta per
accadere alla mia Chiesa: sembrerà colpita a morte, sembrerà giunta veramente
alla fine, essa, però, come me risorgerà, risorgerà più grande e più splendida
di prima. Ricorda bene le mie parole, sposa fedele, non abbatterti per ciò che
avviene, né per quello che avverrà, pensa alla mia Croce, alle diverse fasi
della mia vita terrena: sulla Croce ho agonizzato tre ore, poi la morte, dopo
la resurrezione per non più morire.
Porta al mondo
anche questo mio grande messaggio d’Amore. Non si turbino gli animi dei miei
fedeli per ciò che deve accadere, ci sarà l’attimo del dolore, ci sarà l’attimo
nel quale tutto sembrerà perduto, ma sarà una fine per uno splendido principio
di gioia, di pace, di grande armonia. Gioia di Paradiso, pace di Paradiso,
sublime armonia di Paradiso.
Il Paradiso
scenderà in terra ed il pianeta azzurro diverrà un giardino irriguo e
profumato, ogni pianta sarà fiorita e rigogliosa, il soave profumo si
diffonderà nell’aria pura, tersa, trasparente. Non si troverà più un ramo secco
né una foglia putrescente, il vento muoverà i rami degli alberi, il vento
gentile li scuoterà dolcemente ed una pioggia di petali scenderà ad allietare i
cuori.
Queste pene che
il mondo vive sono destinate a finire rapidamente. Beato chi a me le offre ogni
giorno e non lascia cadere nel nulla un sì grande tesoro!
Sposa amata, dì a
chi soffre: “Coraggio, Gesù viene per togliere anche la tua sofferenza e farti lieto
e sano.” A chi piange devi dire così: “Gesù viene ad asciugare le tue lacrime,
confida in lui, spera e non essere triste.” A chi muore devi dire: “Adora Gesù,
confida in lui, pronuncia con amore il suo nome, non aver paura di incontrarti
col tuo Signore, chiedi perdono, chiedi umilmente perdono ed avrai la pace e la
gioia.”
Amata, parla al
mondo della mia bontà, nessuno deve perdere la speranza, ognuno pensi a
ravvedersi ed a chiedere umilmente perdono delle colpe commesse. Io, Io, Gesù,
allargo le mie ali di misericordia ed abbraccio il mondo intero: vengano i
figli amati, vengano a me, Io li amo, li amo immensamente, sono il Padre
amoroso che tutti li vuole salvare!
Ripeti al mondo
questo mio ultimo messaggio, chi lo coglierà sarà come il lavoratore
dell’ultima ora, anche egli otterrà la sua bella paga e sarà felice!
Vivi in me, amata
sposa, vivi in me ogni giorno, ogni istante della tua vita, sempre in me che
sono il tuo Dio, solo in me. Come te facciano gli altri che hai preso per
mano.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
23.03.99
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figli
tanto amati, vi porto la pace, vi dono la gioia: usate questi doni per voi, per
la vostra famiglia, porgeteli poi agli amici, a coloro che incontrate. Siate
operatori di pace: Gesù ve lo chiede, siate latori di gioia: il mondo geme
sotto il peso di una grande angoscia. Voi, figli cari, parlate di Gesù, parlate
del suo Amore, della sua bontà, della sua tenerezza, parlate di Gesù come di un
Padre buono che attende il figliolo prodigo, lo attende per ricoprirlo di nuove
vesti, lo attende per mettergli l’anello al dito, lo attende per farlo
partecipare alla festa assieme ai fratelli che sempre sono stati vicino a lui.
Nessuno deve essere geloso della felicità altrui ma deve operare perché le
anime in pericolo vedano la grande luce di Cristo e si salvino.
Piccoli, anche Io
oggi vi parlo degli operai dell’ultima ora come ha fatto Gesù.
Un signore prese
degli operai a lavorare con lui; alcuni li chiamò al mattino e pattuì con loro
una paga determinata; poi più tardi ne chiamò degli altri e stabilì un giusto
salario; infine, verso il pomeriggio ne trovò altri, chiamò anche questi a
lavorare per lui. Al momento di dare il salario il primo gruppo di lavoratori
pensava di percepire una paga maggiore rispetto agli ultimi che avevano
lavorato soltanto un’ora. Il signore diede a tutti la stessa paga e rimproverò
severamente quelli che si erano lamentati pensando di dover prendere di più
perché di più avevano lavorato.
Figli cari,
bisogna riflettere bene su questo grande insegnamento di Gesù. Egli è il ricco
Signore, il magnifico Signore che chiama a tutte le ore, chi prima, chi dopo,
l’importante è aderire generosamente al suo invito, poi ognuno ottiene ciò che
gli spetta, secondo la generosità e la bontà del Signore. Un fratello non deve
mai invidiare l’altro ma gioire quando egli gioisce ed intercedere per lui
quando soffre e geme.
Amati figli,
alcuni di voi dicono dentro di sé: “Certo avrò una paga molto superiore di quel
povero peccatore che è entrato solo ora, certo sarò esaltato e quello
umiliato.”
Figli amati, non
pensate così ma benedite Dio che ha toccato il suo cuore, che ha spezzato il
ghiaccio e l’ha salvato. Se vedete la grande generosità di Gesù verso i
peccatori, prendetene esempio per fare anche voi altrettanto. Grandi cose ha in
serbo mio Figlio per smuovere anche i più pesanti macigni: vuole che la festa
sia grandiosa e tutti godano.
Amati, la vostra
volontà sia quella di Gesù: quello che egli vuole voi dovete volere; amate i fratelli,
figli cari, amate i fratelli e sacrificatevi per loro, ciò che noi vogliamo voi
volete, insieme salveremo tante anime che si avviano verso la rovina ed hanno
bisogno di un grande aiuto.
Figli amati,
unite le vostre preghiere alle mie, insieme imploriamo Gesù, chiediamo che
abbia misericordia ed offra ancora grazie perché i miseri possano capire ed
accoglierle. Saranno costoro gli operai dell’ultima ora che aderiscono
all’invito di Gesù, egli li farà lavorare un poco ed avranno la loro parte di gioia
in lui.
Anche oggi
v’invito a meditare profondamente sul sacrificio di mio Figlio: pensate alla
sua generosità, alla sua tenerezza; come egli ha fatto anche voi fate: amate
tutti, sacrificatevi con gioia al pensiero che le anime, col vostro sacrificio vengono
strappate dagli artigli del serpente astuto.
Operate con zelo!
Vi guardo con Amore e sono sempre vicina a voi.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima