Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

24.03.99

 

 

Eletti, amici cari, vengo con Amore, vengo nel mondo per Amore, voglio portare i miei doni: attendetemi con le lampade accese come servi fedeli che vegliano in attesa del Padrone. Siate pronti, ognuno al suo posto, siate pronti in ogni momento: voi non sapete quando verrò, sarà una sorpresa per tutti, per chi mi attende e per chi non m’aspetta.

 

 

Sposa amata, un signore si era messo in viaggio lasciando nella sua casa i servi; ognuno di essi aveva un ordine da eseguire, altro compito non aveva che quello di fare bene l’opera assegnata.

Il grande signore decise di rimanere più a lungo lontano da casa per dare modo ad ogni servo di completare la sua opera: chi doveva occuparsi delle stanze, chi del giardino, chi di una cosa, chi dell’altra. I servi lavoravano fianco a fianco; ma ben presto alcuni servi cominciarono a notare che il padrone tardava; rallentarono quindi il ritmo di lavoro: chi doveva faticare tutto il giorno cominciò a farlo solo mezza giornata, chi doveva operare nella notte come sorveglianza lasciò di farlo e si coricò tranquillo senza curarsi di nulla. Certo nella casa cominciò a vedersi un grande disordine, un terribile disordine: pochi erano i servi che operavano attivamente e molti quelli che oziavano. Gli oziosi dicevano agli operosi: “Sei sciocco a faticare tanto, sei proprio insensato: il padrone non tornerà, chissà quanti affari avrà da sbrigare, fatichi invano, fa come me che mi riposo da mattina a sera, mangio, bevo e me la godo.”

Sentito questo discorso alcuni servi laboriosi emularono gli oziosi così che la schiera aumentò; ma vi rimasero alcuni che dissero fra sé: “È vero che il signore tarda, ma se poi decidesse di venire improvvisamente, troverebbe tanto disordine e confusione: lavoriamo noi, lavoriamo facendo bene la nostra parte, già abbiamo visto segni significativi del suo ritorno; alcuni sono venuti a dirci che egli è già vicino, che sta già tornando, solo sta attendendo il momento opportuno. Altri ancora dicono che egli è già in città ma sta nascosto per scrutare i servi e vedere chi lavora e chi ozia. Noi lavoriamo perché al suo ritorno veda che la nostra parte l’abbiamo fatta senza emulare gli oziosi ed i ribelli.”

Quella casa a motivo di questa scissione fra obbedienti e ribelli, tra i pochi obbedienti ed i molti ribelli, si ridusse in un grande disordine, più nulla era al suo posto, tutto sottosopra.

Il grande signore notava tutto, era lì ma senza lasciarsi riconoscere, guardava tutto, annotava tutto, aspettava che anche gli stolti servi rinsavissero, non voleva presentarsi in un momento di tanta confusione generale! Passò il tempo; le cose non miglioravano ma peggioravano; anche alcuni servi obbedienti, stanchi di attendere e sospirare, rallentarono il ritmo e si misero a riposare; il padrone disse tra sé: “Se non mi affretto a tornare anche i pochi laboriosi che sono restati lasceranno il loro posto convinti dagli oziosi e dagli indolenti. È bene, quindi, che torni subito, farò una bella improvvisata!” Così fece. Immaginate la faccia di coloro che avevano detto: “Il signore ha ancora molto da fare, non tornerà!” Questi impallidirono, divennero immobili come statue, l’angoscia li colse al pensiero di ciò che avevano fatto, di ciò che dovevano fare! Cominciarono ad accusarsi reciprocamente; nel silenzio dicevano a sé stessi: “È stata colpa di quello, è stata colpa dell’altro, mi sono fatto condizionare…”

Amata sposa, quale scusa addurranno questi maliziosi davanti al loro padrone? Egli volgerà lo sguardo sui pochi fedeli, sui pochi laboriosi, li loderà e li metterà in posti d’onore. I servi infedeli verranno cacciati tutti e nessuno più resterà al suo posto!

Piccola cara, ognuno rifletta sulle mie parole e ne tragga le sue conclusioni. Sono numerosi coloro che dicono: “Gesù ha detto che verrà un giorno ma nessuno conosce questa data, certo sarà ancora lontana, quando sta per venire mi preparerò e farò qualcosa, intanto riposo e me la godo.” Vedi come sono i discorsi degli stolti? Questi sono stati e questi continuano ad essere.

Amata sposa, ripeti che le cose stanno diversamente, che ognuno si faccia trovare all’opera sua, ben pronto, al suo posto, quello assegnato, e ben attivo perché i laboriosi saranno premiati, ma gli oziosi cacciati tutti. Sta terminando il tempo forte di penitenza e di conversione, ognuno capisca che questo tempo di grazia potrebbe essere l’ultimo concesso, l’ultimo per sé. Si converta il mondo, si volga a me ogni cuore, si osservi la mia legge, essa si mediti giorno e notte applicandola alla vita di ogni giorno. Così si faccia, sposa mia, perché non passerà che poco ed ognuno dovrà rendere conto a me del suo operato.

Amata, il servo fedele ed operoso non deve avere paura del suo signore, egli ha operato fedelmente ed attivamente, cosa deve temere? Ti dico che, invece, deve stare nell’esultanza perché riceverà lodi e doni, carezze e tenerezza. Dovrà invece preoccuparsi il servo infedele ed ozioso, colui che non ha operato ed ha indotto molti a fare altrettanto; ebbene, sposa cara, costui cambi subito comportamento, si ravveda se vuole vivere ed essere ancora perdonato; se non lo farà subito, non potrà farlo più!

Ecco, sposa fedele e zelante, porta al mondo il mio messaggio d’Amore, chi lo trova sulla sua via esamini se stesso e dica: “Sono servo fedele e laborioso oppure ozioso e ribelle?”

Capisca bene il mio discorso e faccia le sue scelte definitive.

Amata, gioia sia nel tuo cuore, grande esultanza perché lo Sposo Divino ha in serbo per i suoi amati cose meravigliose!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

24.03.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, vi offro la pace, vi porto la gioia: usate bene questi doni sublimi, donateli ai fratelli bisognosi e lodate con essi Gesù, adorate Gesù che tanto Amore vi dona, che vi ha preparato un futuro stupendo di grazia e di gioia.

Amati, questo stupendo momento non avrà fine se voi sarete docili ed obbedienti: i figli obbedienti vengono premiati, i figli obbedienti vengono lodati dal padre.

Desidero che tutti possiate avere per sempre la pace, per sempre la gioia.

State vivendo un tempo forte, state vivendo un tempo di preparazione: ogni giorno è prezioso, ogni istante è prezioso. Vi preparate alla grande festa della resurrezione. Figli cari, chi è salito con Gesù sul Calvario, chi lo ha accompagnato sulla Croce, chi è morto con lui, ebbene si prepari alla grande resurrezione: Gesù nella gloria conduce con sé tutti i suoi fedeli amici, conduce con sé coloro che hanno creduto, che hanno avuto fiducia in lui.

Amati, siate fedeli, sempre fedeli, non scappate davanti alle prove, non fuggite la croce: con Gesù patite ma con Gesù pure risorgete; pensatelo questo ogni volta che la tristezza vi coglie, che l’avvilimento vi prende. Unite sempre le vostre pene, quelle piccole e quelle grandi, alle sofferenze di Gesù: vedrete, piccoli miei, vedrete che egli trasforma tutto in gioia.

Amato, adorato, splendido Figlio Gesù, quanto è grande il tuo Amore per gli uomini e come poco è ricambiato!

Figli amati, i figli ingrati sono numerosi, i figli ingrati rattristano tanto il Cuore Divino.

Voi siate invece riconoscenti, riconoscenti di tutto, dei doni di ogni giorno; tutto è dono, figli cari: è dono la vita che vi viene lasciata, è dono la luce che al mattino entra nella vostra stanza, è dono magnifico la fede che vi riempie il cuore di gioia, di speranza; imparate a contare ogni giorno i doni che ricevete: vi dico che alla fine perderete il conto tanto sono numerosi! Dite con amore, con tutte le vostre forze, dite così: “Grazie, Gesù. Grazie, Dio Altissimo, dei tuoi doni, aiutami a valorizzarli, a metterli a frutto. Voglio lodarti Gesù, voglio adorarti Gesù. Ogni mia azione sia conforme alla tua volontà. Ogni mia azione sia gioia per te, sia al tuo servizio, perché Gesù ti amo, voglio testimoniarti e vivere per te.”

In questo momento così grandioso nel quale Gesù sta preparando le cose più stupende per i suoi amici, il serpente antico crea nuovi idoli, sempre nuovi idoli allo scopo di ingannare le genti, di sedurle ed allontanarle da Gesù.

Figli cari, le seduzioni sono tante, sottili, fatte da un abile ingannatore: il grande nemico di mio Figlio. Non lasciatevi sedurre, badate bene alle scelte che fate, non fatevi cogliere impreparati perché il suo impero sul mondo sta finendo; questi sono gli ultimi giorni, si sta quindi impegnando per trascinarsi dietro più anime che riesce con la grande seduzione del godimento immediato.

Resistete, figli, siete liberi, resistete, usate le armi meravigliose che Gesù vi ha donato: i SS.Sacramenti, il S.Rosario, i sacramentali. Nulla può il nemico se voi non volete.

Figli, sono con voi ogni momento, sono vicina a voi e vi tengo strettamente per mano. Vi amo.

                                                                                  Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima