Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

19.04.99

 

 

Eletti, amici cari, vivete sereni nel mio Cuore, non temete la tempesta perché non c’è tempesta per chi già vive in me; percorrete le vie piane del mio Amore, godetene le meraviglie.

 

 

Amata sposa, chi vive in me non sarà colpito dalla grande tempesta che già è iniziata, chi vive nel mio Cuore ne contempla ogni giorno le nuove meraviglie che Io compio per chi in esso si è rifugiato.

Amata, vedi quanti posti sublimi vi sono, vedi quanti posti sono liberi? Ebbene, nessuno di questi dovrebbe essere così, tutti occupati. Sposa cara, ho invitato gli altri come ho invitato te, ho esteso il mio invito a tutti come l’ho esteso a te. Per tempo, l’ho fatto, prima che la tempesta si abbattesse; ma quanti non hanno risposto, quanti, come vedi, si sono rifiutati di entrare nella fortezza, inaccessibile al nemico, del mio Cuore amoroso!

Vedi, amata la scena che ti mostro? Quei posti vuoti appartengono a creature predilette, che Io avevo preparato per occuparli proprio in questo tempo; ho dato a ciascuno il necessario per raggiungerli, per essere felice con me, sempre con me ora sulla terra e poi in Paradiso, in un crescendo di sublime felicità.

Amata, come più volte ti ho detto, la mia gioia inizia sulla terra, il Paradiso comincia nella vita terrena per poi proseguire dopo. “I posti vuoti, mi chiedi, resteranno sempre tali, mio adorato Gesù?”

Amata, chi rinuncia volontariamente alla felicità con me, lo fa per sempre; ma il suo posto non resterà vuoto, verrà occupato da un altro che ha fatto la giusta scelta. Vedrai un giorno un’altra scena, vedrai ogni angolo traboccante di anime felici, vedrai, sposa amata, ed il tuo cuore esulterà di gioia!

Leggo nella tua mente il pensiero nascente, è questo: “Adorato Gesù, come può l’uomo rinunciare a tanta felicità con te che sei l’Amore, che sei tutto: solo in te, Amore, l’uomo ha piena realizzazione!”

Mia piccola, molti uomini sono storditi dai beni vani, dai piaceri del corpo, molti vogliono godere subito, non vogliono attendere, vogliono tutto subito, senza alcun sacrificio, credono soltanto a ciò che vedono, credono solo a ciò che cade sotto i sensi e riducono l’uomo alla sola sensibilità.

Costoro, amata, non arriveranno mai a possedere una fede salda perché non la desiderano, non la chiedono, sono appagati dal nulla che passa sotto i loro sensi e non vedono altro; sposa cara, chi non chiede non ottiene, chi non è ardito nel chiedere non può giungere a possedere le più grandi ricchezze spirituali. Se un uomo si accorge di avere poca fede cosa deve fare? Accontentarsi di essa, proseguire nella tiepidezza di una vita scolorita? No, diletta sposa, deve supplicare, implorare, operare con zelo per avere più fede, per rafforzarsi in essa; deve essere disposto a fare qualunque sacrificio pur di possedere la perla preziosissima che lo fa dovizioso per sempre. Nessun ostacolo deve fermare l’uomo che vola verso la sublime meta del possesso della fede saldissima. L’uomo che si ferma a contemplare i beni della terra ed attacca il cuore ad essi, non si eleva, non si volge a quelli dello spirito, non spicca il volo verso quelli del Cielo.

Ecco, sposa, come tanti uomini hanno rinunciato alla sublime felicità con me, costoro sono restati incollati alla terra, insidiati ed ingannati dal mio astuto avversario che li ha tentati creando per loro nuove attrattive sempre più avvincenti; per ottenere i miei beni occorre attendere, occorre sacrificarsi un poco, occorre guardare lontano, occorre staccare il cuore dalle cose della terra e volgerlo a quelle del Cielo.

Amata, chi ha ali forti può ora volare e raggiungere le vette più alte; chi invece si è infangato non può spiccare il volo, resta fermo nel suo fango; quello che ha voluto, ha. “Vedo, mi dici, mio adorato Gesù, che alcuni di questi posti vuoti, portano dei segni particolari, dovevano essere occupati da uomini di Chiesa di alto livello: vedo posati su di essi i paramenti sacri ed i segni del loro grado! Quale tristezza mi coglie, adorato Gesù, quale mestizia profonda nel vedere questo!”

Pensa, amata sposa, al mio dolore: costoro mi hanno tradito, hanno dimenticato la loro sublime missione e mi hanno girato le spalle; l’astuto serpente li ha insidiati ed essi sono caduti provocandomi un grandissimo dolore. Questi posti, amata, non resteranno tuttavia vuoti a lungo, i miei angeli toglieranno i segni e questi posti saranno occupati da altri degnissimi anche se non a me ufficialmente consacrati.

Amata, come in passato ti ho detto, in questo grande tempo mi sono preparato i miei sacerdoti; non hanno i paramenti visibili ma hanno nel cuore la mia piena consacrazione, Io soltanto, Io Gesù li conosco ad uno ad uno perché Io stesso li ho ordinati; il mondo ancora non ne è al corrente, molti operano nel pieno nascondimento; così ho voluto perché potessero portare a termine la loro missione senza troppi ostacoli.

Amata, nel momento della mia piena rivelazione, allora tutti conosceranno la verità, quella che Io stesso rivelerò; vedranno splendere le mie stelle, quelle che mi hanno servito sempre, che hanno attinto solo all’acqua limpidissima della mia sorgente; sposa cara, la loro luce sarà davanti agli occhi di tutti. Queste stelle luminose di mia luce, cresciute nel nascondimento, occuperanno questi posti che tu vedi, questi segnati e pronti per loro. Tutto si svolgerà secondo il mio progetto, nessun posto resterà vuoto, il mio Cuore sarà una reggia gremita di santi, ognuno vedrà la sua piena realizzazione, ognuno godrà la più sublime felicità in me.

Attendi, amata sposa, il compimento del mio piano, attendi operosa in adorazione, dammi gioia, sposa amata, perché il mio dolore nel vedere lo sviamento generale è grande, è grandissimo.

mi hai adorato tutta la notte: la tua dolcezza ha lenito l’oceano di amarezza causata dal grande peccato generale.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

19.04.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, vi porto la gioia, vi dono la pace di Gesù, attendete operosi che si attui a pieno il progetto sublime di Gesù, il progetto di salvezza generale.

Amati, vedrete accadere le cose più strane, vedrete accadere quelle che mai sono accadute nel passato; vi chiederanno: “Perché questo, perché quell’altro, perché il dolore, perché la morte improvvisa, perché la grave malattia?” Quanti perché l’uomo si porrà in questo tempo così diverso dal precedente, sempre più diverso e nuovo!

Amati, chi ha la preparazione sarà pronto a dare la risposta adeguata, quella del cristiano fervente e fedele; molti vedendo accadere molte cose tanto imprevedibili si sentiranno cogliere da grande tristezza; chi non ha luce non può comprendere gli avvenimenti di questo momento sotto l’ottica giusta, ma chi vive nello splendore della luce Divina, comprende, comprende a fondo, alza lo sguardo a Dio e si lascia avvolgere dal suo immenso Amore.

Figli, adorate Gesù, adorate Gesù con tutto il Cuore, con tutta la mente, con le vostre forze, egli vi sta preparando un futuro stupendo, libera sarà la terra dal sudiciume, libera da ingombri che non servono, Gesù verrà su di essa quando la purificazione sarà ormai conclusa. Il Santissimo non può posare i piedi se non su di un prato fiorito e rigoglioso; deve quindi essere operata a pieno la purificazione, vedrete quindi apparire improvvisamente il Salvatore del mondo, verrà splendido di luce e di gloria!

Nell’attesa, sia la vostra vita preghiera, sia fervente preghiera, sia continua preghiera; qualunque cosa facciate sia Gesù il vostro Ispiratore, sia egli la sublime guida della vostra vita.

Questa la preghiera da recitare prima di intraprendere qualunque via significativa: “Gesù, adorato Gesù, desidero compiere in tutto e per tutto la tua volontà. Amore infinito, fammi comprendere ciò che devo fare, come farlo, quando compierlo, farò soltanto ciò che tu desideri faccia, perché ti adoro, mio signore e voglio essere sempre tuo e soltanto tuo. Ti amo, Gesù.

Figli, siate sempre tanto umili davanti a Dio, non alzate il capo dicendo: “Già sono arrivato, già sono quasi santo, riesco a procedere anche da solo.” Figli, nella superbia si viene tentati dal serpente, nell'umiltà restate tutti di Dio!

Amati, i grandi fatti si susseguiranno ininterrotti, perché la conclusione deve essere entro un breve spazio di tempo. Nella preghiera e nell’operosità accogliete la volontà Divina, ben consapevoli che Gesù volge ogni cosa al bene. Vuole, il Santissimo, vuole la salvezza delle anime non la rovina; certo, deve molto spesso operare, profondamente incidere ed asportare, perché il male è molto e diffuso, ma chi docile e fiducioso lascerà fare a Gesù, guarirà, guarirà perché, figli, egli è un chirurgo sapientissimo, il più sublime, il più Sapiente.

Consolate il fratello che soffre, geme e piange; pensate al piccolo bimbo che grida quando deve prendere la medicina amara e disgustosa, ma se non la prendesse non guarirebbe mai.

Dio è Amore, Gesù è Amore, bontà e tenerezza; ripetete spesso queste parole al fratello nella prova che non comprende perché non ha luce sufficiente.

Figli, vi amo, vi amo tutti, guardate tutto nella luce di Gesù.

                                                                                  Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima