Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
12.05.99
Eletti, amici cari, il sole sorgerà e tramonterà ancora per poco; un
giorno sorgerà per non tramontare: sarà un lungo giorno di luce, sarà il mio giorno, quello promesso, che cambierà
completamente la vostra esistenza. Preparatevi ad esso, perché è assai vicino;
molto avrà chi molto ha dato, poco avrà chi per me non ha avuto mai tempo.
Sposa mia, le mie promesse
si compiranno tutte assai presto; per te e per quelli che, come te, mi hanno
donato la vita non tarderanno a compiersi perché il tempo è questo, è questo
nel quale vivete, tempo di grandi contraddizioni nel quale occorre molta luce
per capire ciò che accade e come comportarsi per essermi graditi.
Amata, non è questo certo il
momento della tiepidezza: quando un grande incendio divampa nella casa occorre
essere solleciti, assai solleciti a spegnerlo, altrimenti tutto si distrugge e
nulla si salva. Nell’Umanità c’è un grande fuoco suscitato dal mio avversario
assai feroce, con esso vuole divorare le menti ed i cuori, vuole prendersi ciò
che mi appartiene, ed ottiene molto perché gli uomini non chiedono la mia luce,
ma preferiscono brancolare nel buio e di esso si compiacciono. Il fumo denso
della confusione si è diffuso ovunque, ha avvolto la società umana penetrando
nelle menti, nei cuori, nelle volontà.
Amata sposa, in questa
situazione, chiedo ad ognuno, fra coloro che mi appartengono, di fare la sua
parte attivamente; per tornare all’esempio precedente dell’incendio, se gli abitanti
della casa non operano attivamente nulla si salva e la rovina è totale. Di
quella rovina ciascuno sarà responsabile e ciascuno pagherà il suo errore.
Amata sposa, il mio popolo
eletto deve divenire luce per le genti, ognuno deve sentire in sé la piena
responsabilità di ciò che sta accadendo. Chiedo piena cooperazione anche se
posso fare ogni cosa senza aiuto umano; desidero piena collaborazione in questo
grande tempo, chiedo piena disponibilità ad operare con me in ogni istante. Il
mio popolo cristiano si è fatto cogliere dal gelo, le menti sono intorpidite, i
cuori non pulsano più per me, ognuno si è scelto una via sua, volta al
conseguimento dei beni terreni, della gloria umana; vedo tutti i progetti che
sono nelle menti dei cristiani: coloro che dovrebbero essere miei, non lo sono
per niente, non sono per me ma contro di me, i piani preparati non prevedono
una cooperazione, ma le nuove leggi preparate divergono profondamente dalle
mie; questo mi è di tanto dolore.
In questo grande momento
storico il mio popolo doveva divenire lampada per gli altri che non mi hanno
conosciuto; la luce doveva illuminare la via di coloro che procedevano al buio,
perché questo era nel mio progetto, che doveva essere anche il suo progetto ma
così non è stato; non vedo luce viva che indichi il cammino agli smarriti, vedo
fiaccole fumiganti che non fanno luce a nessuno ma sviano il viandante dal
retto cammino. Dico quindi al mio popolo: tornate ad essere luce per i popoli,
luce per gli erranti; testimoniatemi con la vostra vita; prendete da me i
grandi doni che vi porgo, prendete gioia dalla mia sorgente inesauribile e
datela a chi non ne ha, dite così: “Gesù ti vuole gioioso, pieno di speranza,
perché grande è il suo Amore per te.”
Prendete pace, quella che
proviene dalla mia sorgente e donatela, dite: “Questa è la pace di Gesù, frutto
del suo infinito Amore.”
Amato popolo mio, se il
lume perde la sua luce che farà lo smarrito? Certo si perderà, ma della sua
rovina chiederò conto a te che dovevi essere fiaccola ben accesa; se il sale
della terra perde il suo sapore tutto diverrà insipido e disgustoso, ma di
questo chiederò conto a te che dovevi operare in nome mio e non l’hai fatto!
Amata sposa, parla al mio
popolo, parla a chi ti ascolta, ricorda a ciascuno la sua grande responsabilità:
chi non opera non è degno del nome di cristiano, chi non illumina non è degno
di questo nome; chi verrà sorpreso inetto ed inefficiente, sarà come
quell’albero sterile che incontrai per le strade della Palestina: verrà
tagliato e bruciato.
Leggo nella mente tua il
pensiero nascente, è questo: “Mio adorato Gesù, con dolore vedo intorno a me,
tante fiaccole fumiganti, vedo tanti cristiani che non operano ma sono oziosi e
si sono dimenticati delle loro responsabilità: sono costoro tutti alberi da
tagliare? Amore mio, chi resterà allora? Di attivi ce ne sono pochi, di oziosi
la maggior parte.”
Sposa diletta, quello che
ho detto ho detto: chi sorprenderò operante ed attivo avrà il futuro splendido
da me promesso, chi verrà sorpreso nell’indolenza o peggio ancora mentre dà
scandalo, questo non godrà, se ne andrà triste là dove la sua insensatezza l’ha
mandato. Le mie parole siano colte, i miei ammonimenti siano compresi, i segni
sono chiari in tutto il mondo: l’uomo ha intelletto e volontà, può migliorarsi,
deve migliorarsi; chiedo al mio popolo (cristiani)
in questo momento di fare il massimo sforzo, perché ora è necessario farlo,
dopo non servirà più. interverrò Io, Io, Gesù, con grande potenza, ma solo chi
sarà già pronto subito risponderà, gli impreparati saranno colti di sorpresa e
nulla potranno più fare!
Amata sposa, non è certo
compito dell’uomo che mi appartiene quello di convertire: senza di me non
potete fare nulla, nemmeno cambiare una virgola in un punto, ma vi chiedo di
operare in modo che si risvegli negli uomini il desiderio di cambiare; siate
quindi di esempio, la vostra vita, sposa cara, mi deve testimoniare, la vostra
vita, in ogni istante!
Chiederò conto a ciascuno
di come ha operato in questo senso, chiederò conto e desidero offrire un gran
premio a chi molto mi ha dato.
Sposa cara, lascia che il
mio Amore ti conduca; anche questo nuovo giorno che sorge nel Cielo sia volto a
me in ogni istante.
La paga sarà assai
soddisfacente nel giorno di paga, è vicino, mia diletta, è assai vicino,
persevera nel servizio, il tuo amore mi dà gioia e mi consola del grande
abbandono di molti tuoi fratelli. Vivi nella gioia e nella pace, donala a chi
ti sta vicino.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
12.05.99
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, piccoli miei,
venite al mio abbraccio, correte a me come bimbi dalla Madre: vi porto ogni
giorno i doni di Gesù, la gioia del cuore, la pace che solo egli può dare.
Perseverate sulla via
luminosa del bene, perseverate senza lasciarvi distrarre dalle attrattive del
mondo. La via del bene è faticosa solo all’inizio, è una strada stretta, che
però si allarga come si procede.
Voi l’avete già percorsa
in gran parte, vi resta ancora il tratto finale, quello più impegnativo;
pensate al grande eroe della mitologia greca, pensate ad Odisseo (Ulisse) che si fece legare per non
udire il canto ingannevole delle sirene che l’avrebbero sedotto; ebbene, voi
non ascoltate gli ingannevoli richiami che vengono dalla carne e dal mondo; il
vostro corpo è tempio dello Spirito Santo: piegatene i desideri al bene, non
fate ciò che a Gesù dispiace ma ponetevi sempre la domanda: “Piace al mio Gesù
la scelta che faccio? Piace a lui la decisione che sto per prendere? Darò gioia
al suo meraviglioso cuore oppure conficcherò in esso una spada?”
Pensate a tutto questo
prima di decidere su qualcosa di significativo. Vedo dei figli miei amati che
non si pongono questo problema, vedo che impulsivamente prendono iniziative e
non si fermano a riflettere se a Dio sono gradite.
A voi chiedo di essere
molto attenti, di essere accorti anche nelle più piccole cose: il nemico astuto
comincia a sedurre sempre dal poco, procede poi tentando sempre di più fino ad
ottenere maggiori vittorie. Di questo ve ne ho parlato per tempo: non lasciate
che il maligno ottenga vittorie di alcun genere su di voi, neppure nelle cose
minime.
Siate forti e decisi nel
bene, Io sono con voi sempre e vi aiuto amorevolmente, contate su di me, chiamatemi
ed Io sarò con voi in ogni istante della vostra esistenza. Questo è il mio mese
e Gesù vuole concedere molte grazie meravigliose a coloro che si accostano a me
con devozione ed umiltà, Gesù ha in serbo doni magnifici per i miei piccoli e
desidera offrirli in grande abbondanza. Fatevi quindi avanti arditamente,
chiedete, chiedete per i vostri cari, per i vostri familiari, per il mondo
intero, chiedete anche per voi, certo, i doni dello Spirito ed anche quelli del
corpo. Gesù sa che avete anche un corpo bisognoso di tutto, vi darà sollievo
nei vostri mali e renderà più leggera la croce che portate; voi, figli, dite
così all’adorabile Gesù: “Gesù adorato, ti chiedo aiuto e sollievo nelle mie
tribolazioni: aiutami a portare con gioia il peso della croce; ti ringrazio in
anticipo dell’aiuto che mi offrirai. So che la tua bontà è meravigliosa, so che
prima vuoi usare misericordia e solo in ultimo giustizia perfetta, ebbene, mio
signore, ti prometto di stare sottomesso alla tua volontà, di fare ogni sforzo
per essere tuo anche nei momenti più difficili; Gesù, voglio vivere nel tuo
Amore, voglio perdermi in tale oceano di soavità, aiutami a fuggire gli
allettamenti al male che soffiano intorno a me continuamente. Gesù tti adoro e
voglio essere solo tuo, per sempre.”
Amati, fate spesso questa
semplice preghiera di abbandono ed il Cuore splendido e tenerissimo di Gesù
sarà assai lieto e da esso sgorgheranno grazie meravigliose.
Oggi vi voglio ringraziare
dei meravigliosi fiori che ornano il mio altare, ma vi ringrazio ancora di più
per quelli che fate spuntare nel vostro cuore per offrirmeli: sono piccoli
sacrifici, sono rinunce, sono mortificazioni; state preparando un bellissimo
prato per Gesù, egli passerà proprio vicino ai vostri fiori profumati e vi sorriderà.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima