Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
13.05.99
Eletti, amici cari, siate pronti al volo perché Io, Io, Gesù, vi chiamo
ad uno ad uno, vi chiamo per nome: chi ha ali potenti di aquila sosterrà il volo,
chi si sarà lasciato cogliere dalla debolezza non potrà sostenere un sì potente
volo.
Sposa amata, chi è in me
si è irrobustito, lo spirito è pronto a sostenere il volo verso le vette più
sublimi: occorre un nutrimento speciale, occorre il mio nutrimento per
affrontare il sublime volo verso la mia realtà.
Vedi, amata sposa, come
ogni giorno mi offro generosamente al mio popolo scelto, offro il mio corpo, la
mia carne, il mio sangue; dico: prendete e mangiate, riempite il vostro essere
finito di infinito, saziatevi di me che trasformo il vostro debole essere e lo
rendo forte e rigoglioso.
Amata, il mondo non ha
compreso l’importanza del mio dono: non offro una cosa qualunque, per preziosa
che sia: offro proprio me stesso, offro la mia infinitezza, la mia potenza;
l’uomo di terra, nutrendosi di me diviene uomo di cielo, ciò che è debole e
fragile diviene forte e potente. Venga a me ogni creatura diletta, venga a me
ed Io la ristorerò col mio cibo santo!
Sento un coro lamentoso
che si alza dalla terra, mi dice: “Dio, se ci sei aiutaci, se veramente puoi,
allevia le pene che abbiamo, illumina questo giorno che è così tenebroso e
difficile!”
Amata, queste parole
pronunciate da molti mi feriscono profondamente: si comincia una supplica col
dubbio, si chiede senza riflettere che ciò che si chiede già si possiede.
Costoro assomigliano a quegli affamati ed assetati che non si trovano in un
deserto arido e squallido, ma si trovano vicino ad una tavola imbandita dove
non manca nulla, dove il cibo è vario e
delizioso e la bevanda non manca. Costoro dicono: “Fammi saziare, fammi
dissetare”,, senza vedere che davanti hanno tutto, basta allungare la mano per
trovare ciò che desiderano.
Amata, senti anche tu ogni
giorno il lamento generale: “La vita è dura, il travaglio quotidiano è assai
pesante, la croce che porto si è fatta insopportabile, sicuro peggiorerà, la
tristezza ha preso il mio Cuore e lo dilania.”
Ebbene, a costoro che così
si lamentano, rispondi con sicurezza e gioia: “C’è Gesù, non temere fratello,
non farti cogliere dalla paura e dall’angoscia, c’è Gesù, egli vuole provvedere
a te, vuole liberarti dal tuo tormento, occorre solo confidare in lui,
abbandonarsi al suo Amore, lasciarsi andare nell’oceano di soavità che egli è,
lasciarsi andare pieni di fiducia, sicuri, senza titubanza alcuna. Per fare ciò
occorre, come premessa indispensabile, essere disposti a fare la sua volontà;
non ama Gesù colui che dice: “Signore, Signore”, neppure chi offre solo
preghiere, ma ama Gesù colui che fa la sua volontà!
Amata, ripetilo e ripetilo
ancora questo concetto perché sono molti coloro che si credono santi e graditi
a me perché pregano, pregano, divorano libri di preghiere ma nel cuore hanno
malizia e odio verso i fratelli. Fanno ciò che è male ai miei occhi, progettano
ciò che mi offende profondamente e dicono di amarmi; sposa, ripetilo, non
stancarti di farlo: costoro sono i miei peggiori nemici, costoro li respingo da
me e dico loro: andate lontano da me perché mi amate solo a parole in quanto
esse costano poco, mentre mi straziate il cuore con le azioni che fate.
Più si avvicina il grande
giorno più è importante capire se stessi, occorre, amata, scandagliare
attentamente il proprio cuore, occorre esaminare ogni angoletto, anche il più
nascosto e vedere cosa si nasconde nel profondo.
Sposa cara, non è gradito
a me un cuore cupo e tenebroso che nasconde sentimenti negativi verso il
prossimo, che lascia che la malizia regni e la superbia lo domini, lascia che
l’invidia lo invada e l’avarizia regni in esso, che la lussuria si affacci;
amata sposa, questo cuore non può essermi gradito, colui che si lascia cogliere
da questi morbi certo si indebolisce sempre più, le preghiere anche numerose a
nulla servono e le suppliche non vengono esaudite.
Amo un cuore puro, sgombro
da marciume, aperto alla luce, privo di malizia, che assomiglia ad un fiore che
apre ogni giorno i suoi petali perché Io ponga in esso la mia goccia di
rugiada; questo fiore non appassirà mai, non sarà colto da debolezza mortale,
vivrà rigoglioso e la sua bellezza andrà aumentando; al mio ritorno, così lo
troverò, gioirò di lui e lo benedirò, così dirò: anima bella che assomigli ad
un fiore profumato, ti voglio condurre nel mio giardino splendido, guarda, c’è
un posto proprio per te, è quello che ti ho preparato nel momento in cui ti ho
creata, tu hai camminato bene, ti sei nutrita di me, ti sei abbeverata alla mia
fonte, ora sei pronta e degna di vivere nel mio giardino per sempre; vedi come
il dolore di un attimo, il sacrificio di un istante (la vita è ritenuta un solo istante in confronto con l’eternità) ti
ha fruttato la felicità per sempre.
Amata, vivi bene questo
giorno che ti concedo, sopporta per me e con me il piccolo travaglio che
permetto, sopporta ed ama anche il sacrificio: giorno dopo giorno condurranno
all’alba gioiosa che già si è affacciata al tuo cuore; allora potrai spiccare
il volo libera da ogni vincolo, sciolta da ogni schiavitù; sposa cara, è felice
il tuo presente in me, più ancora lo sarà il tuo futuro con me, futuro assai
prossimo perché il mio progetto sulla terra sta per compiersi in tutta la sua
grandezza.
Parla di questo ai
fratelli che hai preso per mano e che sospirano in attesa del lietissimo
giorno; ripeti che tutto si concluderà in breve: questi sono i tempi stabiliti
dal Padre, questi i tempi fissati dal suo infinito Amore per gli uomini. Questo
è il momento nel quale ogni schiavitù cesserà e comincerà l’uomo a godere la
libertà in Dio, la felicità in Dio, ogni consolazione in lui.
Il passato ed il futuro
saranno solo un meraviglioso presente al momento della piena rivelazione del
suo volto di Madre dolcissima e di Padre amoroso. Con questa speranza nel cuore
la vita dell’anima a me donata, diviene un soave idillio, che attende la
conclusione felice.
Lasciati andare, sposa
amata, all’onda soave del mio Amore, lasciati condurre, diletta, da me che ti
amo profondamente, tieni strette a te le anime che ti ho affidato: insieme
giungerete all’ambito porto e nessuna si perderà.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
13.05.99
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figli tanto
amati, vi porto anche quest’oggi la gioia di Gesù, vi dono la sua pace;
procedete alla sua luce senza paura; Gesù vuole mantenere presto le sue promesse,
siate certi che le manterrà tutte e la terra ora divenuta un deserto arido ed
infelice rifiorirà di una nuova, unica fioritura.
Gesù vi ripete che questo
è il grande tempo promesso, giorno dopo giorno si compie quello che deve
concludersi prima del ritorno grande e tanto desiderato.
Figli cari, siate
irreprensibili nel vostro comportamento, a tutti sia ben visibile la gioia che
portate nel cuore, la pace della quale è ricolmo; vedendo voi così pieni di
speranza, così sereni in un momento di turbamento generale ognuno resterà
pensoso e si chiederà: “Cosa ha questo fratello per essere nella pace in mezzo
a tanta inquietudine, ad essere nella letizia tra i flutti di una vita
tumultuosa?”
Siate di esempio al mondo
che manca di esempi edificanti, siate testimoni in un mondo nel quale i
testimoni coraggiosi di Gesù sono sempre meno mentre quelli che si vantano per
aver intrapreso vie traverse sono assai numerosi. Capisco, figli amati, che
ogni giorno che passa è per voi sacrificio perché non vedete compiersi in
fretta ciò che desiderate, ciò a cui anelate con tutta l’anima. Ebbene, anche
oggi vi ripeto quello che spesso vi ho detto: abbiate fiducia piena in Gesù,
abbiate completa fiducia in lui che tutto opera con infinita sapienza. Se vi fa
sospirare un poco significa che è necessaria l’attesa, non è inutile, se tale
fosse non la permetterebbe, l’attesa che vi fa talora rattristare è necessaria
per il vostro bene, per quello dell’intera Umanità.
Non vi basta sapere che i
tempi sono questi, questi che state vivendo ed altri non ne dovete attendere? I
fatti si dispiegano sotto i vostri occhi e sotto quelli di tutti, ma pochi
capiscono il soprannaturale nel fatto ordinario e quotidiano; quanti sono
coloro che mi dicono: “Madre, quando accadrà questo? Quando avverrà quello? A
che punto siamo? Ci manca ancora molto? Siamo stanchi, siamo desiderosi di
vivere la nuova splendida realtà promessa!”
Figli cari, vi ripeto
perché non abbiate alcun dubbio: si sta dispiegando ogni cosa, giorno dopo
giorno si attua il progetto Divino nella libertà dei figli di Dio; chi lo
asseconda, chi coopera, chi si oppone, chi ostacola, chi non si accorge di
nulla; in questa diversità di intenti tutto si compie e tutto sta per giungere
a conclusione secondo i tempi preannunciati.
L’uomo che si è
abbandonato a Dio, vede ogni cosa, ascolta tutto e lo tiene ben chiuso nel suo
cuore, attende e spera, gioisce e non si fa cogliere dal dubbio o dalla
tristezza.
Gesù è il regista di
quello che sta accadendo, gli uomini fanno progetti e disegni di ogni genere,
egli, il signore della storia vede ed ascolta, scruta le intenzioni e decide di
lasciare ciò che deve restare e di cancellare quello che non serve. Vedete come
si moltiplicano i discorsi, come i progetti si susseguono?
C’è inquietudine per ciò
che deve accadere, si attende da un momento all’altro qualcosa che non si
conosce, qualcosa che fa tremare coloro che sono senza fede e fa sussultare
quelli che attendono il compimento delle promesse.
Ebbene, il regista Divino
mette in scena con arte sapiente la sua scena; ognuno di voi ha una parte
importante, recitatela bene, figli cari, perché dietro questa facciata si
prepara la meravigliosa festa che vedrà protagonisti tutti i vittoriosi e vedrà
scomparire di scena tutti i vinti.
Piccoli, seguite me che vi
conduco con Amore e sarete vincitori e trionfatori assieme a Gesù ed a me.
Procedete con letizia e pace.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima