Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.05.99

 

 

Eletti, amici cari, godete la tenerezza del mio Cuore, restate in esso perché le meraviglie che ho da mostrarvi non avranno mai fine, le delizie saranno infinite; per chi mi ama, per chi mi ama veramente, il Paradiso comincia sulla terra: sin da ora, amici cari, voi vivete un anticipo di felicità celeste.

 

 

Sposa cara, nel mio Cuore ci sono sempre nuove delizie da godere: come vorrei farle provare ad ogni creatura prediletta, come vorrei elargire questa sublime felicità ad ognuno che si affaccia alla vita! Grande è il peccato del mondo, la deviazione è assai grave nel mio popolo scelto e tanto amato.

Avviene ora ciò che avvenne allora: sempre ribelli gli uomini, sempre disobbedienti; quanti arrivarono nella terra promessa, terra fertile e felice? Ben pochi, pochi, sposa amata; questo per la ribellione, per l’incapacità di superare le prove, per il recalcitrare continuo, per la poca fede pur avendo visto i miracoli più grandi! Pensi che sulla terra-Paradiso giungeranno in molti? No, ti dico, sposa amata, perché le prove non vengono superate con fede, perché la ribellione ed il dubbio serpeggiano tra il mio popolo scelto. Gli uomini vogliono procedere secondo la loro logica, non secondo la mia, quello che non rientra in essa, non l’accettano.

Sposa cara, quando la creatura umana capirà che il mio pensiero è assai distante dal suo, che deve essere compreso con l’umiltà e non con la superbia? Io mi nascondo ai superbi ma mi rivelo completamente agli umili, a coloro che hanno il cuore di bimbo e lasciano che in esso cada ogni giorno la mia goccia di rugiada.

Amata sposa, i superbi di oggi, coloro che anche appartengono al mio popolo scelto, si sono fatti un piano: tutto deve rientrare in esso, ciò che vi esula non è accettato. Così facendo rendono nullo l’effetto della grazia, del torrente di grazia che attraversa le strade del mondo. Questo tempo è unico, mai sono state così numerose le rivelazioni come in questo felicissimo momento storico; i semplicisti dicono: “Sempre alla fine di un millennio accade questo, sono momenti forti della storia e gli uomini scatenano la loro fantasia!” Così dicendo cancellano ogni cosa e non accettano invece i doni splendidi che il mio Amore elargisce.

Quanti, sposa amata, credono nel mio prossimo ritorno? Eppure ho parlato con chiarezza ai cuori perché si preparino ad accogliermi. Quando verrò sulla terra troverò qualcuno ad attendermi?

Il mio popolo sarà pronto ad accogliermi? Ti dico, mia amata, che saranno assai pochi, solo coloro dal cuore di bambino che hanno accolto il mio annunzio con umiltà ed amore.

La mia chiesa esulterà e si vestirà di nuova luce, come sposa ornata per il giorno delle nozze; sarà una grande festa, ma quanti la godranno?

Tornerò assai presto, diletta, ma troverò la fede sulla terra? Sarà certo una grande sorpresa per tutti il mio ritorno, ma bella, splendida, solo per coloro che si sono preparati al grande evento. Ancora un poco, piccola mia, ancora un poco e le luci della grande ribalta si spegneranno: arriva l’anno zero della storia umana! Si accenderanno quelle nuove e la scena sarà differente, scena con attori nuovi, con palcoscenico nuovo: ciò che è vecchio non sussisterà più!

Quanti, guardati intorno, si stanno preparando a vivere nella nuova dimensione? Gli interrogativi che si pongono coloro anche che ascoltano la mia parola sono infiniti, tremano, gemono al pensiero del futuro diverso dal presente! Ma se il futuro è il mio futuro perché c’è da gemere e preoccuparsi?

Ripeti il mio messaggio ai fratelli che hanno paura del futuro, che hanno paura del cambiamento. Non si può avere paura di Dio, chi avrebbe paura della madre o del padre? Occorre l’abbandono, chiedo ancora l’abbandono fiducioso, nessun pensiero nebuloso attraversi le menti ma si sappia che la mia logica non è la vostra logica, il mio pensiero è assai differente dal vostro, chi si abbandona a me con fiducia, passerà di meraviglia in meraviglia, di gioia in gioia, di stupore in stupore, ma chi si è lasciato fasciare dal dubbio non capirà nulla, non riuscirà a cogliere i segni ed il mio ritorno lo troverà impreparato e scettico.

Sposa cara, non c’è felicità per chi non ha creduto in essa, non c’è vita intima con me per chi mi ha sempre respinto ed è vissuto col cuore volto ai beni della terra e non a quelli del Cielo. Darò molto a chi molto mi ha donato nel momento del crepuscolo, quando la sua conoscenza era ancora imperfetta; ma quando l’alba luminosa fugherà ogni dubbio, allora, allora la fede non servirà più, ci sarà la rivelazione piena e godrà solo chi ha creduto al momento opportuno ed è vissuto con coerenza. Guai a colui che mi dice: “Credo solo a ciò che vedo, ad altro non riesco a credere.” Colui che parla in simile modo è un insipiente di dura cervice. Quando viene il bene non lo vede, il momento della gioia non lo gode, resta nella tristezza continua e nel dubbio fino a quando vedrà improvvisamente comparire la luce che scopre la verità nella quale non ha voluto credere, ebbene, allora, allora non servirà più la fede, godrà assai chi l’ha posseduta ma soffrirà terribilmente chi non l’ha voluta. Allora ogni speranza diverrà certezza, il crepuscolo sarà divenuto un’alba luminosa e splendente, le creature crepuscolari se ne andranno in silenzio insieme al buio, spariranno in esso, quelle solari entreranno nella fulgida luce che avrò fatto splendere.

Amata, sposa fedele, godi nel mio Cuore le delizie della nuova giornata, lascia che illumini la tua mente ed il tuo cuore, vivi in me, per me, testimoniami davanti al mondo e parla della mia bontà, del mio Amore, della mia infinita misericordia che vuole espandersi sull’intera Umanità, ma viene continuamente rifiutata.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.05.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, vivete nella luce di Gesù, accogliete la sua luce che vuole illuminare il vostro cammino. Chi procede nella luce non inciampa perché vede bene, ma chi cammina nel buio inciampa e cade, diviene assai difficile rialzarsi e proseguire.

Amati, chi è colui che avanza nella luce e chi quello che è nel buio?

Colui che segue le Leggi di Dio, colui che le ama e le applica assomiglia all’uomo saggio che si prepara a vivere nella grande felicità e non si lascia sfuggire occasione per preparare il suo futuro. Chi brancola nel buio è l’uomo che non dà importanza alle Leggi sante che ha ben impresse nel cuore ma vive come se non esistessero e non sente più nemmeno il rimprovero della coscienza.

Piccoli miei, i giorni passano rapidi, i giorni portano con sé il loro carico di ricchezze e di povertà; non pensate che la situazione di oggi duri a lungo, i rapidi cambiamenti sono imminenti, il tempo perduto più non sarà recuperato e chi ha preparato vento, avrà tempesta, chi non è vissuto con saggezza vedrà il Cielo rannuvolarsi e non farà più in tempo a porsi al riparo.

Vedo con dolore, con immenso dolore dei figli nuotare nel fango e non fare nemmeno il minimo sforzo per rialzarsi; costoro perché attendono? Perché lasciano scorrere i giorni vuoti senza cogliere questo gran tempo di grazia che ancora Gesù concede ai ritardatari?

Figli cari, quando potete e siete ascoltati, parlate, parlate a proposito ed a sproposito, parlate ai fratelli lontani della assoluta urgenza di avvicinarsi a Dio, del pericolo terribile che corre l’uomo che non ha Gesù per amico.

Verrà, verrà per tutti il momento tenebroso, verrà quando più non si aspetta, verrà come un lampo misterioso nella notte e muterà, muterà la situazione di molti. Chi però l’ha atteso non dormirà, non sarà immerso nel torpore ma avrà gli occhi ben aperti ed il cuore desto, dirà: “Ecco Gesù che passa, ho atteso questo momento, mi piego ai suoi piedi e lo adoro, lo lodo, lo benedico, gli corro incontro perché tanto l’attesi ed ora desidero vivere con lui in modo nuovo, speciale, sublime.”

Figli cari, questo accadrà all’uomo saggio che, sentendo pure nelle membra un grande torpore, l’ha vinto con la volontà, con la fede salda, con la speranza viva.

Il nemico astuto di Dio non può fare nulla all’uomo che non vuole piegarsi ai suoi voleri, egli tenta e tenta ma quando non riesce ad ottenere risultati se ne va per cercare una preda più facile.

Figli, amati figli, Gesù si offre a voi ogni giorno nella SS.Eucarestia, è il dono massimo che vi fa, ma pochi sono coloro che ne capiscono l’importanza, non si nutrono che saltuariamente di questo soavissimo cibo, lasciano scorrere i giorni senza curarsi di accedere alla santa mensa.

Quanti doni meravigliosi restano trascurati, questo è il massimo, così di facile accesso per voi, così splendido ma poco compreso, poco amato!

Figli cari, voi ancora che non avete ben compreso il valore sublime di tale dono, aprite l’intelletto alla luce Divina che vuole illuminarlo e poi correte, correte, amati figli, incontro a Gesù che vi vuole incontrare tutti, vi vuole abbracciare nella SS.Eucarestia.

Adorate Gesù, adorate Gesù, dategli gioia in questo tempo di passione e di abbandono!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima