Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

29.01.05

 

 

Eletti, amici cari, Io, Io, Dio, vi ho creato, vi ho dato l’Alito di vita; Io, Io, Dio, vi amo immensamente, perché foste felici; vi ho creato, perché poteste essere un giorno un tutt’Uno con Me, questo è il Mio Progetto su ogni uomo della terra, perché si realizzi, occorre piena corrispondenza. Voi, amici, state corrispondendo e date gioia al Mio Cuore, molti, però, Mi stanno ancora girando la schiena, per loro sono inutili i Miei Messaggi d’Amore, sono inutili i segni che offro, gli avvertimenti che dono, tutto ciò che accade fa capire che un deciso cambiamento è in atto, c’è una svolta epocale. Vedo un gran numero di anime, create per la Gioia, che si trova già sull’orlo dell’abisso di tenebre e disperazione. AiutateMi, amici cari, aiutateMi a salvare le anime tanto care al Mio Cuore.

 

 

Sposa amata, vedi come sono pochi coloro che corrispondono al Mio Progetto d’Amore e molti, invece, sono coloro che non lo fanno? Il Mio Cuore Divino è lacerato nel profondo per il Dolore della perdita di tante anime create per la Felicità e finite nelle tenebre eterne. Amata sposa, dolce Mia colomba, consola il Mio Cuore col tuo amore, con la continua adorazione; sta a lungo in Me, piccola Mia creatura e daMMi gioia con l’offerta totale della tua vita, di ogni istante. Vedo un gran numero di anime in grande pericolo, Io, Io, Dio, le ho create per la Felicità, esse sono sprofondate nella disperazione perché hanno rifiutato la Mia Misericordia e continuano a farlo; Io le ho create senza il loro consenso, ma non posso salvarle se non vogliono, questa Umanità così fiorita, diverrà come un ramo secco se procede in questo modo, un ramo che solo deve essere bruciato. Pensa, Mia sposa, a quello che feci al fico sterile, ricordi?

Mi dici: “Adorato Gesù, quel fico seccò fino alle radici perché Tu non trovasti nessun frutto”.

Così feci per far capire agli uomini che un albero senza il suo frutto non serve. Ogni uomo è come un albero che deve dare i suoi frutti al tempo giusto, ma se non li dà deve essere solo tagliato e bruciato perché non serve a nulla.

Mi dici: “Ricordo un racconto che parlava di un albero di noci che il padrone voleva tagliare perché da anni non produceva più frutto, il servo disse: “Non tagliarlo ancora per quest’anno, io lo poterò, zapperò la terra intorno”. Così disse ottenendo dal padrone ancora un anno di tempo. Egli lo zappò con cura, lo potò, l’anno seguente la pianta diede il suo frutto e non fu più tagliata. Dio adorato, Oceano d’Amore Infinito, lascia che i Tuoi servi operino come quello, forse ancora degli alberi daranno il loro frutto e potranno stare”.

Amata Mia sposa, poni il tuo capo sul Mio Cuore Ardentissimo, ascolta con cuore sereno le Mie Parole: molti sono gli alberi che non danno frutto da molto tempo, molti, amata sposa; Io, Io, Dio, ho atteso, ho atteso, ho mandato i Miei servi per migliorare la situazione, ma i ribelli sono restati sempre tali, gli stolti non hanno messo giudizio, pensi, Mia cara, che Io abbia guardato le anime volte verso la rovina senza fare nulla per loro? Quanti servi ho mandato incontro perché cambiassero e si salvassero, ma tutto è stato inutile. Pensi che se Io attendo ancora, possa ottenere qualcosa? Stancherei solo la pazienza dei Miei amici, delle Mie dolci spose, il risultato sarebbe ancora nullo. Non farò così, amata Mia sposa, non farò così, non manderò un servo a potare e zappare come feci nel passato, senza risultato alcuno, darò proprio ordine ai Miei angeli di tagliare le piante che non servono: tutte, tutte, sposa Mia, le taglierò, quelle che resteranno saranno solo le buone, quelle che portano frutto, le altre andranno.

Mi dici con tristezza: “Dio adorato, sono molte quelle che non portano frutto, sono molte sulla terra se Tu le tagli tutte, essa sarà una landa deserta senza abitanti, quanta tristezza mi dà questo pensiero!”

Amata, già ti ho spiegato la ragione per la quale ho voluto un’Umanità così numerosa di miliardi e miliardi di individui, proprio per questo tempo ho preparato una grande Festa, Unica e sublime, alla Quale volevo che partecipassero tanti, come è bella una festa con tanti invitati. Pensa, amata, però, ad una festa dove gli invitati sono indegni, si ubriacano, distruggono tutto, si comportano da stolti, sapendo questo diMMi, li inviteresti?

Mi dici: “No certo, non inviterei mai questi indegni per non sciupare la festa con la loro presenza scomposta”.

Bene hai detto, chi non merita non deve entrare nel Banchetto Nuziale, deve essere escluso. Ho preparato questa grande Festa in questo tempo, ho invitato tutti gli uomini della terra ed ho detto: “Io Stesso vi preparerò, Io Stesso Mi preoccuperò di farvi indossare l’abito adatto; non temete, Mi basta il vostro sì pieno ed al resto Io Stesso provvederò”. Questo dissi e rimasi in attesa della risposta. Uno Mi disse: “Adesso non ho tempo di occuparmi di queste cose, ho tanti impegni, ci penserò dopo”. Un altro Mi disse: “Non riesco a trovare neppure un momento libero, tante sono le mie occupazioni, prima sbrigo le mie faccende e poi vedrò!” Un terzo Mi disse: “Non mi interessano queste cose”. Così dicendo se ne andò per un’altra strada. Io, Io, Dio, rimasi in attesa che ognuno di questi ci ripensasse, ma tutto restò tale e quale, nulla cambiò. La Mia Festa è pronta, mai c’è stata una Festa tale e, mai più ci sarà, conto gli invitati che hanno aderito con gioia, come sono pochi! Ho atteso a lungo, ma ora, sposa cara, non attenderò più, la Festa sarà per pochi, ma non per questo sarà meno grandiosa; lì dove, mancheranno gli invitati sopperiranno i Miei angeli. Molti sono gli invitati, ma pochi gli eletti. Pensi che questo Mi preoccupi? Io sono Dio e posso creare uomini anche dalle pietre. Pensa a ciò che avvenne agli albori della creazione, quanti furono gli uomini?

Mi dici: “Erano solo due: Adamo ed Eva”.

DiMMi ora quanti sono?

Mi dici: “Miliardi e miliardi”.

Puoi, quindi, ben capire che per Me non c’è problema, se anche restassero in pochi da essi potrebbe uscire un’Umanità ancora più numerosa di quella presente. Sposa amata, per Amore dei Miei eletti e delle Mie dolci spose, farò cose meravigliose, unirò Cielo e terra per una Festa grandiosa ed unica. Gioisca il tuo cuore, resta in Me e godi le Delizie del Mio Amore. Ti amo.

                                                                                    Vi amo.

 

                                                                                                Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

29.01.05

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari e tanto amati, Dio vi ama, vi ama immensamente, queste Parole fateLe giungere al cuore, fatele penetrare nella mente. Se i sacrifici aumentano offriteli con amore, solo col sacrificio si ottengono le Grazie salvifiche Che scendono ancora a pioggia. Figli amati e tanto cari al Mio Cuore, se Esse cessassero quante anime si perderebbero? Amati, nel mondo le necessità sono aumentate a dismisura, gli uomini peccano senza più riconoscere la sciagura del peccato. Voi, amati figli, quando vi parlo, con tristezza pensate: “La Madre sa quali pene devono patire i figli, quali mali, quali dissesti ed è triste”. Figli amati, non sono i problemi di questo genere che Mi preoccupano e Mi fanno gemere, sono quelli dello spirito. Vedo i figli tanto amati allontanarsi da Dio col peccato, il peccato che essi neppure più riconoscono per tale. Le Leggi Divine sono dimenticate, si sostituiscono con leggi umane, fatte dall’uomo con malizia senza amore per il suo simile. Pensate alle Leggi fatte da Dio, sono tutte per l’uomo e non contro l’uomo, sono il frutto di un immenso Amore verso il genere umano. Figli amati, se l’uomo non cambia la situazione, tornando a Dio con la mente, col cuore, con ogni vibrazione dell’anima, Dio non può benedire la terra e la vita umana sarà difficile. Amati, subito voi, ancora andate col pensiero alla terra, alle sofferenze del corpo, alla perdita di beni, alla ribellione della natura offesa e disprezzata. Amati, pensate che un terremoto sia una grande sciagura? Pensate che un’alluvione sia cosa da temere perché distrugge vite e porta desolazione? Ebbene, vi dico, cari figli, vi dico che un peccato mortale è cosa assai peggiore del terremoto, peggiore dell’alluvione, peggiore della perdita dei beni terreni. Figli, ci avete pensato? Temete più di tutto la rovina dell’anima e non badate al corpo, ai beni terreni. Figli, lo sapete perché l’ho detto tante e poi tante volte, il corpo, ogni corpo è destinato a perire, un uomo vive di meno, vive di più, ma sempre deve affrontare il grande passo del volo verso l’eternità. Amati, l’anima, invece, è immortale, quando si stacca dal corpo subito è sottoposta al Giudizio di Dio. Figli, pensate a queste cose e non vivete spensierati come se la terra fosse la vostra dimora per sempre. Parlo con Voce amorosa ad ogni figlio della terra, chiedo ad ognuno di lasciare le vanità, di lasciare il desiderio di beni; chiedo ad ognuno di diventare saggio e sapiente. Figli, Dio vi dona la Sua Parola di Vita: ascoltateLo con amore; Dio vi dona dei segni: seguiteli e capiteli, quando avviene un fatto forte ed incisivo, non pensate subito: “Quante vite stroncate!” Pensate: “Quante anime sono state trovate pronte al volo verso l’eternità?” Amati, correggete il vostro pensiero, lasciate la terra e volgetevi al Cielo. Quando dovete fare una scelta dite: “È secondo la Legge di Dio, è gradita al Suo Cuore Meraviglioso?” Spesso gli uomini sono distratti, fanno le scelte distrattamente, senza pensare, senza farsi preoccupazione sul significato della scelta, sulle conseguenze di essa. Figli del mondo, siate attenti ai passi che fate, non procedete con spensieratezza, come coloro che non sanno quello che fanno. Amati, si comincia dalle piccole scelte, si passa, poi, a quelle più importanti fatte con sventatezza, capite le Mie Parole, siate attenti e riflessivi. Amati, vengo a voi con il Mio Amore Materno, vengo a voi perché vedo che la fede va diminuendo nei cuori, vengo per risvegliarla. Figli, pensate: la più grande sciagura che possa capitare all’uomo non è la malattia, neppure la perdita dei beni, la più grande sventura è perdere la fede. Amati, considerate la fede il bene più prezioso, il più grande, tenete ben stretta la vostra fede, ad ogni costo, con ogni sacrificio anche il più forte. Amati, l’anima è da curare più del corpo, il corpo deve andare secondo la legge imposta, ma l’anima deve subire un Giudizio. Ogni giorno ponete pensiero su queste cose, non passi giorno senza un’adeguata revisione di vita, la preghiera vi farà capire ogni cosa, nella preghiera Dio parla, le Sue Parole sono Sapienza e Vita. Figli amati, sono con voi per aiutarvi nel cammino verso l’eternità, per prepararvi al volo. Chiedete Luce ed avrete Luce, Gesù non nega il Dono della Luce a chi Lo chiede con cuore ardente.

Insieme uniamo i cuori nella preghiera, lodiamo il Nome Santissimo, ringraziamo, adoriamo. Vi amo tutti.

                                                                                    Ti amo, angelo Mio.

 

                                                                                                Maria Santissima