Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli
ultimi tempi
03.12.05
Eletti,
amici cari, attendete il Mio Ritorno nella gioia, perché Io, Io, Gesù, sono l’Amico
Che servite, quello Che amate con cuore sincero. Sono come l’ombra che vi
segue; sono come l’aria che respirate; sono nella vostra mente, nel palpito del
cuore, nella vibrazione dell’anima. Conosco tutto di voi: il pensiero nascente,
il sentimento più nascosto. Tutto Mi è noto di voi: nulla Mi sfugge neppure un
respiro, neppure una lacrima, che volete celare. Ecco, il Giudice di ogni uomo
sono Io. Pensate, quindi, a Me come all’Amico più caro al quale vi ha legato
una dolce amicizia. C’è forse da temere? Se ora Mi avete come caro Compagno di
viaggio, forse che al momento del Giudizio sarò il Giudice inflessibile? Amici
cari, l’amico è sempre amico, in ogni situazione! Gioite, quindi, voi che Mi
amate e Mi servite con cuore fedele, perché Dolce e Soave sarà l’Abbraccio con
l’eternità in Me.
Sposa amata, gli uomini di questo
tempo non hanno compreso quanto è dolce esserMi amico
e come è bello essere Miei, per scelta. Chi Mi appartiene già gode un anticipo
delle Mie Delizie; il Paradiso, infatti, inizia sulla terra per chi l’ha desiderato
ed ha operato per averlo. Chi si decide per Me, presto, gode la Mia Dolce
Amicizia ed è gioioso, pur nel travaglio della vita; è pieno di speranza fra
tanti che l’hanno persa; vive nella Luce, quando molti brancolano nel buio. Chi
Mi appartiene, per scelta, è un beato in anticipo perché Io, Io, Gesù, sposa
amata, non riservo per ultimo tutte le Mie Dolcezze, ma le distribuisco anche
nell’arco della vita per renderla meno dura e difficile. Viene, poi, il momento
del Giudizio. Pensa, amata, quello che accade, quando parla a tuo favore un
dolce amico: certo, usa un accento benevolo; è sempre pronto a difendere, a
giustificare; non è aspro ed accusatore, ma sempre intercede e parla con
affetto. Se un amico della terra fa questo, quanto più lo farò Io, Io, Gesù,
davanti al Padre Santissimo! Pensa alle Parole Mie, riguardanti quelli che di
Me si sono vergognati nella loro vita. Quali sono ricordi?
“Amore Infinito, Tu dici: “Se
uno si vergogna di Me davanti agli altri, anche Io Mi vergognerò di lui davanti
al Padre.” Amore Infinito, queste Parole mi hanno fatto sempre molto riflettere.
Ho pensato a quei cristiani che si tengono ben nascosti per non far vedere che
lo sono: se si trovano fra gli atei, parlano come loro; se si trovano tra i
gelidi, non li contraddicono; non vogliono mostrare quello che sono per non
perdere la stima umana; il Tuo Nome Soavissimo e quello, poi, di Tua Madre, si
guardano bene dal pronunciarlo per timore di essere sgraditi a qualcuno; quando
poi si trovano fra quelli di religione diversa, essi lodano la loro, non
parlano della propria, anzi, pur di fare cosa gradita, dimenticano la propria e
la pongono in un cantuccio.”
Amata sposa, secondo te, sono
questi gli amici che amano? Non sono invece degli ipocriti che usano un volto
diverso per ogni situazione, secondo la convenienza? Tu li tratteresti come
amici dolci costoro?
Mi dici: “Adorato Signore, questi
non meritano di essere chiamati amici, perché badano più alla loro convenienza
che all’amicizia; sono i falsi cristiani che non dànno testimonianza alcuna,
ma, anzi, creano confusione e spesso anche scandalo con un comportamento che
non è secondo la Tua Volontà, ma secondo la loro stoltezza. Amore Infinito, Ti
chiedo di aiutare costoro a cambiare. Essi si vergognano, per paura: sono come
un codardo che sceglie sempre la situazione che più gli è comoda per non essere
sgradito a nessuno. Per costoro serve forza e coraggio; serve che vengano da
Te. Essi devono lasciare nel loro cuore gli allettamenti del mondo e fare la
scelta per Te, Dio, Unico Bene, Sorgente di ogni Delizia; spesso, costoro
devono avere esempi eloquenti per capire, guide sagge per emendarsi.”
Amata sposa, poni il tuo capo
sul Mio Cuore ed ascolta, serena, le Mie Parole: costoro, che si
vergognano di professare la
loro fede davanti agli altri, non sono Miei, perché quelli che Mi appartengono fanno
come Io ho fatto. Forse non ho fatto tutto per la salvezza dell’Umanità? Forse
ho risparmiato un solo Sacrificio? Quando Mi hanno preso per condannarMi
a morte i sommi sacerdoti, i farisei, tutti i nemici, forse che non potevo chiamare
schiere e schiere dei Miei angeli per custodirMi? Ho permesso che Mi giudicassero.
Io, Io, Gesù, il Giudice Perfetto, Mi sono lasciato giudicare dagli stolti e
dai nemici; Mi sono lasciato flagellare e poi coronare di spine e poi si sono
burlati di Me; infine, la Croce! Sposa amata, dopo aver fatto tutto questo con
Amore per la salvezza dell’Umanità di ogni tempo, non posso pretendere di
essere testimoniato? Sai che penso degli ipocriti che si dicono Miei, ma non Mi
testimoniano e alzano una bandiera sempre diversa, secondo la loro convenienza?
Penso che nessun amore c’è in loro, se non di se stessi; non accolgo le loro
parole e, quando supplicano, giro la Testa per non sentirli. Se sulle labbra
hanno il Mio Nome: non è nel loro cuore, non è nella loro mente, non è nella
loro anima! Costoro non sono affatto Miei amici, ma li considero nemici e, come
tali, saranno trattati. Sai, sposa amata, chi considero amico? Lo è quello che
è orgoglioso di appartenerMi e con gioia parla di Me,
Mi dà ardita testimonianza e, quando si trova tra i Miei nemici, mostra con
gioia la sua fede e cerca di portarli a Me col suo esempio. È amico colui che è
disposto a rischiare per Me anche la sua vita e la pone a Mia disposizione.
Ebbene, sposa amata, il nemico, nel momento del Giudizio, dirà: “Voglio
entrare. Voglio godere le Tue Delizie d’Amore”. Questa sarà la Mia Risposta:
davanti al mondo tu non Mi conoscevi, ti sei vergognato di testimoniarMi
per timore di non essere accolto dagli stolti come te; ebbene, anche Io, ora,
ti dico: chi sei? Non ti conosco!
Mi
dici: “Dio adorato, Oceano di Amore e di Soavità, mai nessuno più senta da Te queste
terribili Parole. Chi sbaglia si emendi; chi non ha capito si affretti a capire!”
Sposa
amata, ognuno faccia bene la sua scelta: quello che vuole ha; quello, che si è scelto,
avrà. Resta nel Mio Cuore, sposa fedele, dolce Mia colomba. Godi le Delizie
d’Amore, preparate per questo giorno. Ti
amo.
Vi amo.
Gesù
03.12.05
La Mamma parla agli eletti
Figli
amati e tanto cari al Mio Cuore, Dio vi parla col Suo Linguaggio sublime; siate
sempre pronti a capire le Sue Parole, a coglierle, ad obbedire docili ed umili,
come figli che si vogliono lasciare guidare dal padre amoroso. Vivete ogni giorno
la Sua Parola, non per forza, ma con amore grande: Gesù, è Via, Verità e Vita.
Chi non segue la Sua Via, chi non cerca la Sua Verità, non può avere la vera
Vita. Figli amati, non vagate di qua e di là, come coloro che non hanno compreso
affatto, ma siate sicuri sulla via di Luce da Gesù indicata. Amati, questo vi
chiede il Signore e che siate lampada anche agli altri: lampada ben accesa che
splende nel buio dell’ignoranza e dell’incredulità generale.
Mi
dice la Mia piccola: “Madre Santissima, non c’è gioia più grande di quella di essere
guidati da Gesù Che adoriamo con tutta la mente, con tutto il cuore, con le
vibrazioni dell’anima. Aiutaci, Amatissima, ad essere aperti a Lui in ogni momento
della gioia e anche del dolore: accade, spesso, che l’uomo, quando è felice, è
aperto ed amoroso, ma, nella sofferenza diviene triste e perplesso. Aiutaci, Dolce
Madre, nel momento difficile, quando il nemico astuto tenta e l’anima è nel
turbamento.”
Figli
cari e tanto amati, dovete essere sempre col cuore volto a Gesù, sempre: sia quando
tutto va bene, per benedire Gesù e ringraziarLo, sia
quando tutto va male, per implorare il Suo Aiuto. BenediteLo,
sempre, figli cari: sia quando capite sia quando non comprendete! Certo, l’uomo
nella gioia capisce e l’accoglie, senza fatica alcuna; nel dolore, invece, spesso
non comprende e si chiede: “Perché questa pena a me? Perché questa sofferenza?”
Il dolore non si accoglie mai volentieri, ma, se si potesse, se ne farebbe
volentieri a meno. Figli, siate sempre ben riflessivi: Colui Che vi dà la Gioia
è lo Stesso Che permette il dolore. Figli, tutto ciò che accade è sotto il
controllo di Dio, nulla avviene a caso; capitelo. Il
dolore è proficuo, è molto proficuo per le anime, se non lo fosse, Dio non lo
permetterebbe. Pensatelo, quando vi colpisce una sofferenza; capitelo, quando le cose cominciano ad andare male e sembra
che non resti più neppure la speranza. L’anima, che geme nella prova o nella sofferenza
grave, deve volgersi tutta a Dio per avere Consolazione ed Aiuto; Egli, spesso,
mette alla prova per saggiare la fede, come si fa con l’oro nel crogiolo. Il
padre educa il figlio e non vuole altro che il suo bene, il massimo suo bene.
Voi siete figli tanto amati; ognuno di voi è come un primogenito, tanto amato e
circondato da grandi premure.
Mi
dice la Mia piccola: “Madre, la natura umana è tanto fragile! Se tutto va bene,
spesso, si lascia prendere dalle attrattive del mondo, si immerge in esse e dimentica
che quel bene e quella gioia è Dono sublime del Cuore Dolcissimo di Dio; quando
poi viene l’onda del dolore, allora, certo, si ricorda di Dio, ma, talora, per rimproverarLo per averGli dato
quella pena. Sono ben pochi coloro che capiscono che un dolore è un grande Dono
di Dio: può essere una purificazione per se stessi o per gli altri; sempre ha
un profondo significato ed una grande utilità, perché Dio vuole che l’uomo sia
nella gioia e non nella grande tristezza.”
Figli
amati, ripeto ogni giorno di essere sempre tutti di Dio, nel cuore, nella mente,
nell’anima, proprio perché, quando viene una prova o una difficoltà, una contrarietà,
voi siate pronti a capire il Dono di Dio, benedicendoLo
e ringraziandoLo. Chi ha Lui nel cuore, nella mente, nell’anima,
ha Luce per capire; ha forza per sopportare; ha voce per benedire e ringraziare.
Dico ad ogni figlio che è sulla terra: affida ogni tua cosa, ogni tuo pensiero,
ogni tuo sentimento a Gesù; le tue cose, allora, saranno ben amministrate, i
pensieri saranno santi, i sentimenti simili ai Suoi. Fate questo, figli e
sarete felici, nel profondo!
Insieme
lodiamo il Nome Santissimo. Ringraziamo; adoriamo. Vi amo tutti.
Ti
amo, angelo Mio.
Maria Santissima