Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.12.05

 

 

Eletti, amici cari, vivete, stretti a Me, questo tempo decisivo. Il Mio Cuore vi ama e vi desidera; il mondo non vi ama e vi respinge. Ho su di voi un grande Progetto d’Amore; il mondo ne ha un altro, assai diverso: per esso siete un atomo senza vero significato, per Me siete come un figlio unico, amato e curato. Siate Miei e sentirete il Fuoco del Mio Amore. Lasciate l’attaccamento alle cose del mondo; Io solo posso darvi quello che vi serve per essere felici: in Me troverete tutto! Amici, fidatevi e non vi farò mancare nulla di quello che vi serve per raggiungere le vette più alte nell’arco della vostra vita, lunga o breve che sia, e, poi, vi darò il Paradiso con le Sue Infinite Delizie!

 

 

Sposa amata, beato l’uomo che si è deciso per Me, presto: colui che ha risposto prontamente al Mio Invito d’Amore! Ora, la sua mente è limpida e luminosa ed il suo cuore è ardente d’Amore per Me e per i fratelli. In mezzo alla tempesta egli resta fermo ed il vento non spezza i suoi rami; l’acqua non scalza le sue radici. Urla la bufera, ma il cuore del giusto è nella pace: egli confida in Me e non teme. Amata Mia sposa, questo è il quadro di chi confida in Me: Mi offre tutti i suoi problemi; Mi propone tutte le sue questioni; Mi parla dei nodi che non riesce a sciogliere con le sue sole forze. Questo Mi dice. Col cuore fiducioso, ardente, si rivolge a Me, Gesù, come si fa con un amico del quale si ha piena fiducia; tutto Mi dice, anche se già Io ogni cosa conosco bene: lascio che si apra il suo cuore per accoglierlo nel Mio Divino. Vedi, sposa, come è facile la vita di colui che si volge a Me e Mi chiama con l’anelito del cuore, giorno e notte, notte e giorno?

Mi dici: “Adorato, Dolcissimo Gesù, l’uomo, che si apre a Te e Ti ha come amico, è felice della più grande felicità, pur vivendo ogni giorno il travaglio della vita; di tutte le sue cose parla a Te. Il suo cuore non trema, perché Tu, Amore Infinito, lo accogli nel Tuo Divino; la sua mente non è nella nebbia, perché la Tua Luce l’illumina: la vita scorre serena, perché attinge Pace e Gioia alla Tua Sorgente. Tu, Amore, non attendi la fine della sua vita per manifestarTi, ma, ogni giorno, Ti fai conoscere un po’ di più. Più l’uomo Ti conosce e più arde d’Amore per Te. Tu attrai l’anima a Te, come una potente calamita: più si avvicina e più l’attrai. Chi è entrato nel Tuo campo magnetico non fa che avvicinarsi a Te: il suo Paradiso è iniziato sulla terra. Amore, Tu attiri a Te le Tue creature umane, perché immenso è l’Amore che porti loro; dài, però, ad ognuno la possibilità di scelta: possono lasciarsi attrarre, possono anche respingere il Tuo Abbraccio. Ti dico, Gesù adorato, che non capisco come ci possa essere chi non Ti accoglie, chi non arde dal desiderio di essere tutto Tuo per l’eternità. Sei Bellezza, Dolcezza Infinita, Potenza e Sapienza; davanti alla Tua Grandezza ogni cuore viene colto dalla più viva emozione: ogni Tuo Pensiero è adorabile; ogni Tuo Progetto è dettato da Amore. Non ci sono parole adeguate per definirTi. Quando Ti penso ed entro nel Tuo Soavissimo Oceano di Bellezza e Santità, mi sembra di essere già, vivente, nel Paradiso. Tutto è sublime in Te, Gesù; quando, poi, sono costretta ad emergere, perché sono ancora nel mondo, mi consolo, sentendo ancora la Tua Soave Fragranza. Vedo la Tua Stella e procedo alla sua Luce; con gioia, considero che da Te, Amore Infinito, da Te sono stata creata; nel Tuo Pensiero sublimissimo anche la mia persona ha avuto un posto e non un posto qualunque. Sono nel Tuo Amore, sono nel Tuo Cuore! Il Tuo Sentimento continua a darmi vita: vivo in Te, palpito in Te, respiro in Te, anelo a Te, sento la Tua Tenerezza in me; pur nella mia piccolezza, mi sento grande, perché Tu mi ami.”

Amata Mia sposa, le Mie Delizie iniziano già sulla terra, per continuare, poi, nel Paradiso: chi si dona a Me, presto, passa l’intera sua vita, gustandole già in anticipo.

Mi dici: “Adorato, non capisco perché ogni uomo non si decida presto, perché ci sia chi indugia, dubita, si lascia prendere dalle vanità del mondo che non solo non dànno gioia, ma mettono inquietudine e rendono infelici. A che serve all’uomo la ricchezza accumulata? Le preoccupazioni non vengono mai meno, ma aumentano a dismisura; i problemi sono continui, i nodi sempre più stretti, perché è grande il timore di perdere i beni: occorre un impegno forte per tenerli ben saldi. Passa, così, la vita, in dissipazione e vanità di ogni genere e l’anima si allontana da Te, Dolcissimo Amore, Fonte di ogni Bene, Delizia Infinita dell’anima che a Te si affida ed in Te confida. Vado col pensiero alla casa di Nazareth: vedo, con l’occhio del cuore, la Tua Dolce Famiglia, un giorno qualunque, un giorno di lavoro, di fatica, ma anche di Pace e di Gioia profonda. Vedo il viso sereno di Giuseppe, dopo un’intera giornata di attività: Tu, Gesù, piccolo piccolo, sei sulle sue ginocchia e cinguetti felice, come un uccellino, mentre le Tue piccole Mani accarezzano il suo viso. Capisco dal suo sguardo la grande felicità; la dolce Madre sta preparando per entrambi la cena, di tanto in tanto lancia uno Sguardo amoroso su di voi; i tre sguardi si incontrano: tutto è Amore ed Armonia. Il Piccolo tende, ora, le Mani per un abbraccio con la Dolce Madre; Ella, per un attimo, Ti stringe al Cuore, baciandoTi teneramente, poi, Ti porge a Giuseppe che Ti fa giocare sulle sue ginocchia, mostrandoTi un giocattolo che, con le sue mani, Ti ha confezionato. Com’è bella tale scena familiare! Penso a quello che accade oggi nelle famiglie. Come tutto è differente: neppure una parola spesso ci si scambia, neppure un solo sguardo amoroso; tutto è frenetico, tutto è distrazione: chi entra e chi esce, senza posa, mentre gli occhi sono intenti a guardare uno schermo dal quale, spesso, escono immagini tutt’altro che edificanti! Gesù adorato, torni la famiglia ad essere una dolce culla d’amore e di armonia!”

Sposa Mia, dolce colomba, perché la famiglia sia tale i cuori devono cambiare. Con la preghiera ardente, fatta insieme, si possono ottenere buoni risultati. Lascerò stare insieme quelle famiglie che sono unite dal cuore e dalla preghiera; ma, ti dico: saranno smembrate quelle che già lo sono nel cuore. Resta in Me, sposa fedele ed amata, godi le Delizie del Mio Amore. Ti amo.

Vi amo.

                                                                                              

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.12.05

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari e tanto amati, anche in questo giorno vi chiedo di sopportare con gioia i sacrifici e le pene di questo momento, ben sapendo di non essere soli, ma di avere Dio con voi Che vi aiuta. Con la pazienza e con amore, ottenete sempre nuovi meriti che ottengono Grazie sempre maggiori per voi, per i vostri cari, per l’intero genere umano. Figli cari, le vostre fatiche non sono vane e senza profitto: tutte verranno considerate, tutte premiate, dalla più grande, alla più piccola.

Mi dice la figlia cara: “Madre Santissima, abbiamo capito che Dio chiede di più per dare di più a noi, al mondo intero. Perdonaci, se nella fatica, talora, il cuore si turba un po’, se un po’, per un attimo, si rattrista: la nostra debolezza è sempre presente, anche se la volontà è forte.”

Figli amati, Dio vi conosce, scruta il cuore e la mente. Egli coglie il pensiero nascente e scruta il cuore; se, per un istante, vi coglie la tristezza, non fatevi prendere dallo scoraggiamento, dicendo: “La mia fede è ancora troppo debole, per quello mi rattristo; se fosse più forte, questo non accadrebbe”. Non dite questo, figli amati. Siate sereni e fate fluire in voi la speranza, perché sapete che sperate in Dio e confidate in Lui. Ogni vostra difficoltà viene conosciuta in anticipo; Dio vede e provvede a tutto: sia sconfinata la vostra fiducia e procedete sulla via, che Egli vi indica. Quando siete in forte difficoltà, capite che Egli la conosce e che vi viene incontro. Vi porto col pensiero ai momenti più difficili della Mia Vita, partendo da quello sublimissimo, ma anche molto impegnativo, dell’Annuncio dell’angelo: Dio Mi chiedeva e Mi offriva una cosa grandiosa. Non pensate, non pensate, figli, che la Mia conoscenza delle cose fosse, allora, perfetta: capivo che era tutto meraviglioso e grandioso; sapevo che doveva venire il Messia, ma non che dovesse Incarnarsi proprio in Me. Figli amati, non mancò il grande turbamento, la forte emozione; il pensiero corse anche a Giuseppe: come gli avrei spiegato ogni cosa? In che modo? Pensai, poi, a tutto il resto; per un attimo provai forte turbamento, ma, subito, ecco il Pensiero dominante: Dio Mi aveva chiamata per una missione speciale, la Sua Volontà si compiva in Me. Ecco, una grande Gioia fluì in Me: sentivo già palpitare nel Grembo una nuova Vita. Fui pervasa da una grande Felicità e decisi di tacere: non vi erano parole da dire. Tutto compì Dio Altissimo. Egli provvide a far comprendere all’amato Mio sposo ogni cosa: la Sua Volontà si compiva in noi, umili Suoi servitori. Figli amati, vi ho portato col pensiero a Me, vi ho parlato della Mia esperienza perché tutti sappiate abbandonarvi ciecamente a Lui, qualunque cosa accada. Come provvide a Me, così provvederà a voi, sempre, sempre, se in Lui confidate! Quando c’è un problema al quale voi non potete dare, in alcun modo, soluzione, dopo aver fatto la vostra parte, dite: “Più di questo non posso fare, al resto penserà Gesù. Egli vede e provvede a tutto”. Dite questo ed andate avanti, sereni, perché, certo, l’Aiuto verrà e non mancherà.

Mi dice la Mia piccola: “Madre Santa, certo, che la Tua fede è unica; è stata sempre grande! Sei la Creatura più grande e sublime dell’Universo! Chi è come Te? La nostra fede, nel confronto, è come una goccia nell’oceano. Noi, però, sebbene piccoli piccoli, vogliamo assomigliarTi sempre più. Aiutaci in questo cammino!”

Figli cari, altro il Mio Cuore non vuole che sostenervi per avere più fede e speranza viva; voi fate la vostra piccola parte, sempre! Non si può avere più fede, se non ci si impegna, a fondo! Ritorno col discorso alla vostra esperienza di ogni giorno: vedete che, per avere qualcosa, dovete impegnarvi; per superare un esame impegnativo occorre studiare, sacrificarsi. Ebbene, per ottenere fede, serve prima, volerlo fermamente, poi, metterci un grande impegno. Chiedete fede nella preghiera incessante; chiedete per avere, chiedete per ottenere. Siate perseveranti ed otterrete.

Insieme, lodiamo il Nome Santissimo. Ringraziamo, adoriamo.

Ti amo, angelo Mio.

                                                                                             

                                                                                              Maria Santissima