Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli
eletti degli ultimi tempi
12.03.06
Eletti,
amici cari, amate la vita, amate la vita vostra e quella altrui, perché è dono
mio, dono del mio immenso Amore. Rispettate la vita, quella vostra e quella
degli altri, perché Io, Io, Dio, chiederò conto di tutto. Guai all’uomo che
disprezza questo dono: grave è la sua responsabilità e duro il mio giudizio!
Amici, mostrate al mondo che voi siete miei e rispettate i miei doni; date
esempio non solo verbale, ma nelle scelte. Il mio nemico, maestro di inganni e
seduzione, è omicida da sempre; i suoi schiavi seguono il suo agire: vedete
come la vita è sempre più disprezzata? Date esempio! Date testimonianza, voi!
Operate, sempre, secondo il mio Cuore!
Sposa amata,
tieni in grande considerazione il dono della vita: della tua, di quella degli
altri, anche delle piccole creature, che ti sono affidate. In me c’è
perfezione. Tengo conto di tutto nel giudizio, anche del rispetto verso la mia
creazione, anch’essa frutto del mio Amore. Vedi come questo tempo conclusivo ha
portato nei cuori di molti il disprezzo della vita, della propria vita: sono
sempre in maggior numero coloro che, per disperazione, la rifiutano; altri la
disprezzano; altri si propongono di farne l’uso che vogliono, come se essi
fossero gli autori della vita e ne potessero fare a proprio piacimento le
scelte. Sappiate, uomini stolti della terra, che nessuno può operare come vuole
sulla sua vita né su quella altrui: essa è un mio dono, Io, Io, Dio, la
concedo; Io, Io, Dio, la tolgo! Sposa fedele ed amata, il mio Cuore è molto
offeso, perché oggi si osa fare sulla vita il gioco più terribile (aborto,
eutanasia, disprezzo della vita anche delle umili creature).
Mi dici: “Adorato
Signore, chi non si è deciso per te, chi non si è lasciato plasmare da te, Dio,
raffredda sempre più il suo cuore; questo avviene, perché il nemico infernale
opera con grande superbia su coloro che si sono indeboliti. Chi ti appartiene
ama quello che tu ami, opera sempre secondo il tuo Cuore soavissimo, ma l’uomo
superbo fa secondo la sua volontà e non secondo la tua. grande è la mia
tristezza nel vedere come viene offesa la vita in ogni modo, mai, come in
questo tempo, l’uomo ha osato! La sua superbia opera, facendolo sentire il
padrone di tutto. Signore adorato, ai tuoi piedi, imploro il perdono per quello
che gli uomini osano fare contro il tuo Cuore sublimissimo. perdono, pietà,
dolce Amore! Possa ogni uomo tornare in se stesso e capire, prima che venga il
meritato castigo, per il mare di peccato che si consuma sulla terra.”
Amata mia sposa,
poni il tuo capo sul mio Cuore ed ascolta serena le mie parole: l’uomo che
disprezza il dono mio sublime della vita in sé, negli altri, nell’intera
creazione, sarà severamente giudicato, a me dovrà rendere conto di tutto, sposa
mia, proprio di tutto, perché a me nulla sfugge. Leggo il pensiero umano,
scruto il suo cuore, non c’è pensiero che Io non conosca, non c’è sentimento a
me sconosciuto. Dimmi, amata mia sposa, dimmi: chi può operare nel
nascondimento che Io non sappia? Chi può nascondersi che Io non veda?
Mi dici: “Amore
infinito, tutto a te è conosciuto, perché sei Dio, ma l’uomo non capisce e non
riflette. Il malvagio crede di non essere visto, quando opera di nascosto: la
sua grande stoltezza lo tradisce.”
Amata sposa,
nulla c’è, che sia nascosto agli occhi degli uomini, che Io non faccia venire
alla luce; vedrai accadere le cose più strane. Colui che per lungo ha operato,
nel nascondimento, con vergogna verrà smascherato, perché questo tempo
conclusivo è quello della verità. Io, Io, Dio, voglio che venga alla luce ciò
che era nascosto e la vergogna sarà sulla faccia di molti! Amata sposa, questo è
un tempo speciale, più volte l’ho ripetuto e continuo a farlo, ma ancora non ho
chiarito a pieno la sua specialità; sai perché non l’ho fatto? Voglio che si
capisca dai fatti, sempre nuovi: l’uomo vedrà e capirà!
Mi dici:
“Adorato, so che accadranno cose tristi, a causa della grande stoltezza umana;
so, però, anche, per tua grazia, che accadranno cose bellissime. Spero che,
presto, vengano alla luce le più belle perché si possano scordare le brutte e
dolorose.”
Amata sposa, un
velo fitto nasconde la verità, ma esso è tale per colui che non crede in me.
Egli, pur nella luce, non vede; se, ascolta non capisce: il suo peccato è la
sua stessa condanna. Colui che si apre al mio Amore, ha in dono la capacità di
vedere le cose nascoste e di sentire nel profondo le mie parole, fino a farle
penetrare nel cuore. Amata, vedrai cose meravigliose accadere, delle quali
nessuno si accorgerà, perché Io, Io, Dio, offro molto a chi di più mi offre.
Pensa i miei primi discepoli, pensa a quando, davanti ad alcuni di loro, mi trasfigurai:
essi videro una cosa sublimissima. Questo videro perché il cuore resistesse
agli avvenimenti che sarebbero seguiti.
Mi dici:
“Adorato, che scena sublime la tua trasfigurazione! Che dono immenso facesti ad
alcuni! Possano gli uomini di questo tempo aprirsi tutti a te per poter godere
in terra delle delizie del Paradiso. So che grandi cose farai, dolcissimo
Amore, ma solo coloro che si sono aperti a te vedranno; perciò, ti supplico:
manda una pioggia di grazie speciali che facciano aprire tutti i cuori al tuo
Amore. Davanti a tanta luce, nessuno resti al buio! Davanti al tuo fuoco,
d’Amore nessuno resti nel gelo!”
Amata sposa, come
ti ho spiegato, ognuno deve fare la scelta: se avere tutto o perdere tutto. Chi
si apre al mio Amore contemplerà già in terra, come anticipo, le mie
meraviglie; ma chi resta chiuso nel suo nulla sarà privo di tutto. Ognuno si
decida, subito! Quando sorgerà la grande alba luminosa e splendida, tutte le
tenebre fuggiranno.
Resta gioiosa nel
mio Cuore, dolce mia colomba. Godi le delizie del mio Amore. Ti amo.
Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
12.03.06
La Mamma parla agli eletti
Figli cari e tanto
amati, oggi il Vangelo vi parla della trasfigurazione di Gesù davanti ad alcuni
dei suoi discepoli. Amati, riflettete e siate gioiosi: Gesù si mostra nella sua
Gloria, perché vuole preparare i cuori alla sua Croce; solo dopo di questa, ci
sarà la resurrezione. Figli amati, pensate alla vostra vita: vi sono dei
momenti di Tabor, ma anche, sono sempre presenti,
quelli del Getsemani. Preparatevi a tutto, sapendo che chi muore con Gesù con
li risorgerà, per non morire mai più.
Mi dice la mia
piccola: “Madre Santissima, preparaci col tuo Amore, con la tua soavità, perché
noi siamo felici, quando siamo sul Tabor, come Pietro
diciamo: “Signore, com’è bello stare qui!” Solo questo vorremmo: il Tabor. Insegnaci e guidaci a capire che ci sarà anche il
Getsemani, poi, il Calvario e, poi, la Croce, solo alla fine la resurrezione.
Madre dolcissima, nel momento della gioia noi vorremmo perderci in essa e stare
sempre così; nel momento del dolore nasce in noi un grande turbamento: vorremmo
che non passasse mai la gioia e fosse solo un lampo il dolore, di cui ogni
attimo sembra eterno. Oggi, Gesù nel Vangelo ci insegna a riflettere sul corso
della nostra vita, ma noi capiamo subito solo quello che ci piace capire. Penso
agli amati discepoli del Tabor: essi accolsero subito
il momento felicissimo, tanto che non l’avrebbero mai lasciato, ma non
accolsero quello terribile della crocifissione, tanto che tutti fuggirono.
Madre amatissima, c’è in ogni vita l’attimo sublime del Tabor
che Dio, nella sua grande Bontà, a volte fa durare anche un pochino, ma viene
il Getsemani con la sua angoscia; allora, l’uomo non capisce più, non accetta
più, non sopporta più, specialmente se la prova dura più a lungo. Amata Madre,
ti supplico di aiutarci proprio in questo momento incisivo e forte. Come Madre
amorosa, prendi e tieni ben stretta la nostra piccola mano, come facesti col
tuo amato figlio Giovanni Paolo: prima, desti la mano amorosa, poi, quando gli
strali del dolore si fecero più infuocati, lo prendesti tra le tue braccia
dolcissime e lo stringesti al petto, così, stretto stretto, lo portasti in
Paradiso con te per godere, per sempre, le delizie del Paradiso. Madre
Santissima, Gesù mi ha concesso di averne la visione: splende, luminosa, la sua
bella anima, in un posto molto alto, lì dove la luce di Dio è più fulgida.
Penso alla sua grande sofferenza: con essa egli non solo salvò se stesso e,
stretto a te, raggiunse un posto sublime, ma con il suo dolore, sofferto per
amore e con amore, dietro lui andarono molte anime per le quali pagò il debito,
in gran parte; gli spiccioli riuscirono a pagarli loro. Madre Santissima, il
tuo Amore fa compiere le cose più belle! Aiutaci sempre, dolce Madre,
sostienici sempre!”
Figli amati e
tanto cari al mio Cuore, voglio stare accanto a ciascuno di voi. Voglio stare,
come Madre amorosa che vi tiene ben stretti a Sé: Dio lo permette e lo
desidera, ma non posso costringere i miei figli ribelli a decidersi se non lo
vogliono fare. Pensate ad un bimbo che ha bisogno di aiuto: egli non rifiuta
mai la tenerezza della madre, ma la desidera ardentemente. Questo fa un bimbo,
ma i figli miei del mondo, spesso, non accettano le mie premure, la mia
dolcezza, il mio aiuto. Io li chiamo e li invito, ma essi tacciono, non
rispondono, si ribellano! Quando questo accade, nulla più posso fare, perché
l’uomo è libero nella sua scelta e tale deve restare. Dico ad ogni figlio del
mondo: lasciati curare, lasciate aiutare; col mio immenso Amore voglio portarti
a Gesù. Egli ti vuole per farti felice!
Insieme lodiamo
il nome Santissimo. Ringraziamo, adoriamo. Vi amo tutti.
Ti amo, angelo mio.
Maria Santissima