Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
18.03.06
Eletti,
amici cari, consolate, consolate il mio Cuore, trafitto da mille spade! I peccati
dell’uomo rinnovano la mia passione! Il mio dolore continuerà, tremendo, per la
perdita di molte anime, create per la felicità. Amici, consolate il mio Cuore,
ferito nel profondo dall’incredulità generale, dallo scetticismo, dallo
gnosticismo di questo tempo! Ricordate al mondo le mie parole: “Chi crederà in
me si salverà; ma chi non crederà non avrà salvezza”. L’uomo, sempre, deve
restare in me: o nella mia misericordia o nella mia perfetta giustizia. Ognuno,
ora, sta facendo la sua scelta: avrà secondo quello che ha voluto!
Sposa amata, amami anche per chi non mi ama affatto; sii docile ed
obbediente anche per chi non lo è. Fidati di me e lasciati andare nell’onda
soave del mio Amore anche per chi in me non confida ed a me non si affida. Sia
sempre pronto il tuo sì anche per coloro che continuano a dire il loro no.
Amata, il mio Cuore è afflitto e pieno di dolore! La mia passione si rinnova,
ogni giorno, sull’altare; ma quanti ci badano? Il mio sacrificio, consumato per
Amore, non è compreso, non è accolto! Amata mia sposa, amami per tutti quelli
che non vogliono amarmi! Consola il mio Cuore che geme assai, per la perdita
delle anime! Pensi che siano poche quelle che si perdono ogni giorno? Dimmi.
Mi dici: “Adorato Gesù, dolcissimo Amore, vedo intorno tanta freddezza,
tanta incredulità, ma sempre spero che, all’ultimo momento, tutto cambi.
Sempre, spero che l’anima, stretta ormai dalla morsa del dolore, si penta ed
implori umilmente il tuo perdono! Anche se vedo uomini scettici e freddi, ho la
speranza che si salvino col pentimento dell’ultimo giorno, dell’ultimo momento.
Confido, Amore, nella tua infinita misericordia, nella tua tenerezza
meravigliosa.”
Amata sposa, ti dico, con dolore, che sono molte le anime che si
presentano a me impreparate e fredde, malgrado le copiose grazie che scendono e
che sono scese per ciascuno. Sappi, dolce mia sposa, che quando si avvicina il
giorno del distacco dell’anima dal corpo, Io, Io, Gesù, intervengo in modo
speciale per salvare l’anima; se ella non conosce il suo giorno, Io ben lo
conosco, perché Io, Io, Dio, lo stabilisco. L’anima, prima del distacco dal suo
corpo, viene inondata di grazie in modo speciale. Questo faccio perché nessuna
si perda.
Mi dici: “Adorato, Santissimo Gesù, quanto sei grande nell’Amore! Possa
ogni anima cogliere le tue grazie e salvarsi; possa capire prima dell’ultimo
momento!”
Amata sposa, ti dico che colui che è sempre vissuto nella freddezza e
nell’incredulità corre il più grande pericolo e, spesso, non riesce a cogliere
le grazie salvifiche, quindi, si perde. Non sono pochi coloro che si perdono
miseramente, dopo aver fatto una vita di freddezza ed incredulità. Quando il
cuore umano diviene come una pietra non sa più cogliere le grazie che scendono:
non le accetta. Pensa ad una parete rocciosa investita da acqua abbondante: che
avviene, quando si alza il sole e comincia a dardeggiare?
Mi dici: “La parete si asciuga completamente e di quell’acqua non resta
più traccia alcuna.”
Così è, amata mia sposa. Ecco quello che accade ad un cuore arido:
giunge il momento nel quale non accoglie più le mie grazie e si perde.
Mi dici: “Adorato Gesù, vedendo tanta freddezza e tanta aridità intorno,
trema l’anima mia e sta ai tuoi piedi per supplicarti di avere pietà di tanti
miseri che restano nella loro incredulità, malgrado i segni forti ed i grandi
doni che elargisci. Amore infinito, Cuore sublimissimo e meraviglioso, vorrei
che nessun’anima mai si perdesse; vorrei che ognuno capisse in tempo per
cogliere le grazie salvifiche, che doni. Temo che, invece, siano molti quelli
che restano impreparati e vanno miseramente nell’abisso di dolore e di
disperazione. Gesù adorato, degnati di accogliere le suppliche delle anime
tutte tue. Dona salvezza alle anime: nessuna si perda! Il luogo di perdizione è
tremendo, è eterno, è terribile; nessuno più cada in tale abisso!”
Amata mia sposa, poni il tuo capo sul mio Cuore, fornace ardentissima
d’Amore! Ascolta, serena, le mie parole e rifletti: pensi che Io, Io, Dio,
voglia mandare le anime nel luogo della perdizione eterna? Dimmi, amata mia
sposa.
Mi dici: “No, certo; neppure per un istante penso questo, nemmeno per un
istante oserei pensarlo! Tu, Amore infinito, sei misericordia, tenerezza, sei
soavità, un oceano sconfinato; sono le anime che fanno la scelta della loro
rovina, perché restano impenitenti e fredde ai tuoi richiami amorosi.”
bene hai detto, sposa amata. Bene hai compreso. Quando ho concesso il
dono della libertà agli esseri superiori, ho permesso loro la scelta: essi
possono dirmi il loro sì oppure il loro no; sono liberi. Va’ sempre col
pensiero agli angeli ribelli: essi, pur potendo essere tutti miei per
l’eternità, fecero un’altra scelta; quella resterà per sempre. Pensa, ora, alle
anime che, per un istante, hai veduto aggrovigliate, come serpenti che si
annodano e si snodano nel fuoco: sono lì, perché tale è stata la loro scelta.
Questo hanno voluto, decisamente, e questo avranno per sempre, amata sposa: per
l’eternità!
Mi dici: “Quella visione tremenda mi fa tremare, ancora al pensiero che
quell’atroce pena è per sempre; le anime, perdute, lo sono per l’eternità. Ai
tuoi piedi imploro grazie per le anime in pericolo: nessuna si perda! Quel
luogo di disperazione mi fa tremare! Accogli le suppliche ed i sacrifici delle
anime ardenti: possa ogni anima raggiungere la pace e la gioia in te, Dio
adorabile, unico bene e fonte di ogni delizia.”
Sappi, sposa amata, che non può ottenere salvezza chi non la vuole, chi
non s’impegna per averla: non può essere salvato colui che nulla fa per avere
salvezza. Sappi anche che non c’è alcuno che s’impegni a fondo per la sua
salvezza che non l’ottenga. Chi vuole salvarsi certo si salva; ma chi non
s’impegna si perde. Io, Io, Dio, che ho creato senza la volontà umana, non
salvo senza che l’uomo lo voglia!
Resta, sposa amata, resta nel mio Cuore ardente e godine le delizie
d’Amore. Ti amo.
Vi
amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli
eletti degli ultimi tempi
18.03.06
La Mamma
parla agli eletti
Figli cari e tanto amati, siate pronti a fare con gioia la volontà di
Dio: vi chiedo di essere grandi nell’amore e di offrire ogni giorno il
sacrificio chiesto. Piccoli cari, guardatevi intorno: vedete che sono in gran
numero gli increduli e crescono ancora; questo avviene, perché sono pochi gli
arditi testimoni del Vangelo! Voi siate tra questi; ecco ciò che vi chiedo. Le
anime si perdono in gran numero, facendosi sorprendere impreparate. Sia questa
Quaresima un tempo di speciale offerta; non badate ai sacrifici: fate tutto
bene, cogliendo il tempo favorevole. In questi anni di presenza, viva e
palpitante accanto a voi, ho detto quello che occorreva sapere. Fate tutto
secondo la mia parola; operate con gioia e non con tristezza, malgrado la
fatica e la delusione. Spesso, sarete costretti a dire: “Ho faticato assai, ma
i risultati non sono soddisfacenti: intorno non è venuto meno il gelo; le
scelte non sono cambiate. Sembra inutile la mia fatica!” Questo direte, ma ecco
le mie parole: se anche vedete scarsi i frutti e modesti i risultati,
continuate a spargere il seme, in abbondanza: quello che Gesù vi porge. Non
dite: “È inutile ciò che faccio, a nulla serve!” Amati, voi sapete quali grandi
miracoli sa fare Gesù; come li ha fatti, ancora continuerà a farli e proprio
tramite la vostra cooperazione continua. Non rattristatevi per quello che
accade: avviene sempre ciò che Dio permette che avvenga, non altro.
Mi dice la mia piccola: “Madre Santissima, solo questo mi dà
consolazione: sapere che Dio Altissimo permette solo quello che serve alla
salvezza delle anime. Penso che il male è sempre un momento di passaggio al
bene che, alla fine, deve certo trionfare. Madre Santissima, questo mi dà
coraggio per procedere non con tristezza, ma con la gioia nel cuore. Penso che
non sia lontano il giorno del trionfo del tuo Cuore insieme a quello del Cuore
SS. di Gesù. Ogni volta che, vedendo intorno freddezza e scetticismo, mi
sconsolo, subito ecco il pensiero soave che il giorno unico e sublime del
vostro trionfo si avvicina: sarà come vedere lo splendore del sole, dopo una
giornata buia e tempestosa.”
Amati figli, Gesù già vi ha anticipato che tutto accadrà all’improvviso,
quando nessuno se lo aspetta; vi ha detto, più volte, che accadrà come quando,
dopo un forte temporale, all’improvviso, scompaiono tutte le nuvole ed esce
splendido il sole col suo più grande splendore. Amati figli, siate pieni di
speranza, perché sapete che non confidate in un uomo che può deludere, ma in
Dio che non delude mai.
Mi dice la mia piccola: “Penso sempre che possa venire il giorno nel
quale tutto trovi cambiato, come quando uno si vada a coricare nella nebbia di
una giornata uggiosa e si svegli in pieno sole, senza nemmeno capire come
questo sia potuto accadere. Quando, al mattino, mi sveglio, dico: come sarà
questa giornata? Come si presenterà? Questo dico, sperando di vedere un giorno
il repentino cambiamento. Madre Santissima, aiutaci a sopportare il brutto, in
attesa del bello.”
Amati figli, sono sempre con voi, specialmente quando soffrite. Sono con
voi per darvi sollievo e riempirvi di speranza viva. Sapete che il dolore e la
sofferenza devono passare: sono la scala per la gioia.
Mi dice la mia piccola: “Le tue parole, Madre Santa, sono sempre di
grande consolazione e dànno gioia al cuore. L’uomo, tuttavia, nel dolore si
angoscia e si tormenta, non pensa che esso è destinato a finire, ma teme che
non abbia mai termine e si smarrisce. Madre Santissima, aumenta la nostra fede:
divenga come un albero ben radicato che non si abbatte neppure se forte è la
tempesta.”
Amati figli, sono con voi sempre e lo sarò, se lo desiderate.
Insieme lodiamo il nome Santissimo. Ringraziamo, adoriamo. Vi amo tutti.
Ti amo, angelo
mio.
Maria Santissima