Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

27.03.06

 

 

Eletti, amici cari, restate in me e porterete molto frutto per la vita eterna. Restate in me ed avrete la pace. Restate in me e vincerete gli assalti del maligno. Amici, il tempo della sofferenza si è fatto breve, mentre incede quello della grande gioia per coloro che mi appartengono.

 

 

Sposa amata, sopporta con pazienza le tribolazioni, le fatiche, le delusioni, le fatiche di ogni genere; sai che il dolore offerto a me è proficuo e salva le anime alleggerendo il loro debito; sai che amo in modo speciale chi si sa sacrificare per amore e mi offre l’anelito del cuore non solo nel tempo della gioia, ma anche in quello della sofferenza. Guarda con gli occhi dell’anima: vedi lo splendore della nuova alba che Io, Io, Gesù, preparo per i miei fedeli, per le anime belle e specialmente per le spose che consolano il mio Cuore?

Mi dici: “Adorato Signore, vedo prima un Cielo nebuloso, dove sono mescolate insieme tenebre e luce; le prime sembrano prevalere sulla luce. Vedo, ad un tratto, la tua figura sublimissima comparire nel Cielo: la tua luce fulgidissima mette in fuga le tenebre cupe; tutto diviene luce nel Cielo, della notte neppure l’ombra resta più. Tu, adorato, hai reso il Cielo luminoso e splendido. Vedo, ora, la grande felicità dei tuoi: ad un tuo cenno, entrano nella tua luce e ne vengono tanto permeati che sembrano stelle luminose. Sento il loro canto di felicità: “Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat”. Come è bella questa scena: al canto dei salvati si unisce quello degli angeli che scendono a schiere ed uniscono canto a canto! Ora, il Cielo e la terra sono uniti in un’unica armonia di suoni e di colori. Questa è la scena sublime. Ne vedo ancora una diversa che mi fa riflettere e rattristare: le tenebre si sono separate nettamente dalla luce. Vedo spalancarsi nella terra una grande voragine, dalla quale escono terribili lingue di fuoco; vedo come delle ombre prima uscire e poi entrare, sento urla di disperazione. Capisco quello che accade: nella separazione tra tenebre e luce vi è stata quella anche degli uomini: quelli di luce sono entrati nella luce; quelli di tenebre sono stati inghiottiti dalle tenebre. Tra questi miseri, inghiottiti miseramente, riconosco il volto di uomini conosciuti, grandi sulla terra davanti ai loro simili, ma assai miseri davanti a te, Santissimo. Riconosco il loro volto, sconvolto. Dico, rivolgendomi a te ed alla Madre Santissima che ti è accanto: che orrore la loro fine! Essi che sembravano immortali, nel male, sono inghiottiti dalla loro stessa miseria! Non finisco neppure di parlare che una lingua di fuoco terribile li avvolge e li ghermisce. Guardo il volto tristissimo della Madre del Cielo: ella non pronuncia parola, ma la sua tristezza dice molto. Capisco che questa orrenda fine è preparata per coloro che rifiutano la misericordia Divina, che restano nel peccato, impenitenti. Davanti ai miei occhi continua questa scena: che orrore!”

Amata sposa, durante il cammino sulla terra, ognuno fa la sua scelta, ogni giorno costruisce con le sue opere il suo destino di gioia o di rovina. La paga dei giusti e dei santi è la luce, la mia luce per l’eternità; quella dei malvagi è il fuoco inestinguibile.

Mi dici: “Adorato, dona la grazia a tutti del risveglio della coscienza; non resti alcuno nella sua miseria senza capirlo, faccia la sua scelta, riflettendo. Penso che non siano pochi coloro che peccano e ti offendono, senza neppure riflettere sulle conseguenze del loro operato. Se essi conoscessero in tempo la fine che fanno gli operatori d’iniquità, certo, si ravvedrebbero. Aiutali, dolcissimo Gesù! Aiutali a cambiare, altrimenti per loro il tuo sublimissimo sacrificio resta inutile e vano!”

Amata sposa, poni il tuo capo sul mio Cuore, roveto ardentissimo che non si consuma. Ascolta, serena, la mia parola e rifletti; rifletti, amata sposa e fa’ riflettere: le anime che hai visto afferrate dalle lingue di fuoco sono quelle che hanno continuamene rifiutato la mia misericordia, quelle che mi hanno detto sempre no e mi hanno impedito di operare sulla mente e sul cuore; sono quelle che hanno operato il male fino all’ultimo istante, senza pentirsene: sapendo di fare il male, hanno perseverato. Le ombre che hai visto uscire ed entrare sono gli angeli ribelli che escono a prendere i ribelli e tornano nell’abisso, dopo averli ghermiti. Ti dico, amata sposa: guai all’uomo che non coglie le mie grazie che scendono copiose! Guai a quelli che mi tengono ben chiuso il cuore perché Io, Io, Dio, non possa operare su di esso! Guai a costoro: la loro rovina è prossima! La scena che ti ho mostrato non si riferisce ad un futuro remoto, ma prossimo. Porta al mondo il mio messaggio d’Amore. Ognuno rifletta e veda la sua posizione davanti a me: se percorre una strada di perversione, cambi, cambi subito e non prosegua, perché il suo giorno è vicino e non avrà scampo alcuno!

Mi dici: “Signore adorato, scendano ancora copiose le grazie per tutti, ma, in modo speciale, per i miseri che corrono il massimo pericolo; tutti si ravvedano per entrare nella luce del nuovo giorno luminoso e splendido. La scena bella mi ha ricolmato di viva gioia; vorrei che fosse per tutti, per l’intera Umanità. Dopo tanto tempo di dolore, si rivesta la terra dell’abito della gioia e si tolga il manto del lutto!”

Amata sposa, ultimate le scelte, vedrai le mie meraviglie compiersi sulla terra; vedrai l’abbraccio tra Cielo e terra, tra terra e Cielo.

Mi dici: “Le tue parole mi ricolmano di grande felicità. Sia tu benedetto, Dio d’Amore: il tuo Cuore meraviglioso solo gioia vuole donare!”

Sposa amata, dolce colomba, resta in me e godi le delizie del mio Amore. Ti amo.

                                                                                  Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

27.03.06

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari e tanto amati: siate il sale della terra! Amati, non temete di esserlo; non dite: “Sono troppo piccolo per riuscire”. Non dite questo, perché Dio vi aiuta a fare la sua volontà. Se non avete vigore, egli vi dà il suo vigore; se vi sentite deboli, egli vi darà la sua forza. Procedete sulla strada del bene: Io sono con voi. Vedete come, intorno, crescono le necessità, crescono a dismisura; Dio manda voi per aiutare e sostenere alcuni. Figli amati, occorre essere coraggiosi. Non tiratevi indietro dagli impegni: Dio vuole che siate attivi cooperatori. Vi ha detto che, ogni giorno, metterà nelle vostre mani un pugno di semi da gettare: fatelo, amati figli, con gioia e non con tristezza.

Mi dice la mia piccola: “Madre Santissima, tutto faremo per la salvezza delle anime, con gioia e non con tristezza. Madre Santissima, vogliamo essere attivi cooperatori di Dio; vogliamo fare la sua volontà. Sostienici, quando il cammino si fa duro e difficile! Madre cara, il tuo aiuto ci è necessario, perché l’anelito al servizio per Dio e per i fratelli è forte, ma la debolezza della natura, talora, fa da ostacolo. Col tuo aiuto faremo bene ogni cosa; vedendo il tuo sguardo, il tuo sorriso, ci sentiremo sempre incoraggiati.”

Figli cari, desidero che facciate bene la volontà di Dio. Ogni giorno non mancherà la fatica; saranno presenti anche le delusioni di ogni genere. Figli, non sentitevi mai soli: sono con voi anche quando non mi percepite con i sensi; sono vicina ad ogni uomo che s’impegna contro il male. Il mio sguardo avvolge il mondo: vedo i figli bisognosi; vedo quello che accade nei paesi più poveri della terra e quello che avviene anche in quelli più ricchi ed industrializzati. La mia carezza è per tutti coloro che soffrono. I più poveri si lasciano da me aiutare di più di quelli ricchi: se parlo loro al cuore, mi aprono le porte e non le lasciano serrate; se parlo alla mente, ascoltano le mie parole e le fanno penetrare nel profondo. Dico al povero: coraggio, Dio vede la tua condizione; metti la tua sofferenza ai piedi di Gesù. Mio Figlio, certo, egli ti darà sollievo e pace! Se questo dico, subito ho risposta ed il cuore si rasserena. Ai cuori aperti parlo di Gesù, del suo Amore, della sua infinita tenerezza; ai cuori aperti posso dire tutto, perché ascoltano e vivono le mie parole. Figli amati, il mio grande dolore è parlare a chi non vuole ascoltare, offrire tenerezza a chi la rifiuta. Figli amati, passo per le grandi città, polverose e rumorose, città dove tutti corrono ed hanno fretta. Vorrei rivolgermi ad ogni cuore. Vorrei rivolgermi a tutti i figli frettolosi, ma essi per me non hanno tempo: vedo volti pensierosi e distratti; busso al cuore, busso invano, perché le porte restano chiuse. Amati figli del mondo, molto posso fare per coloro che mi appartengono, posso fare per loro tutto; ma per chi non vuole essere aiutato poco posso fare o nulla. Dio rispetta la libertà di ciascuno ed Io faccio come li. Amati figli, se voi non spalancate il vostro cuore a Dio, egli non può operare. Lasciatevi andare all’Onda sua soave, fidatevi di li ed anche di me! Vedo volti tirati ed angosciati; leggo nei cuori poco amore alla vita. Figli cari: la vita è un dono sublime; amate la vita, anche se è piena di grandi difficoltà; amate la vita, perché il suo fine è la felicità. Chi ama Dio ama il suo dono meraviglioso, se anche crescono le difficoltà. Amate la vita ed affidatela a Dio. Cercate Dio ed egli si farà trovare. Cercate Dio ed egli vi darà tutto.

Insieme lodiamo il nome Santissimo. Ringraziamo, adoriamo. Vi amo tutti.

                                                                                  Ti amo, angelo mio.

 

Maria Santissima