Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

23.04.06

 

 

Eletti, amici cari, sostenete, con Me nel cuore e nella mente, le fatiche di questo tempo; se sono Io con voi che avete da temere? Nel Mio Amore tutto potete fare bene. Siate fiduciosi ed andate avanti nel cammino di Luce, nel mondo le tenebre scendono più fitte, ma chi è in Me, non si perderà in esse. Combattete la buona battaglia ed avrete il premio che spetta ai servi più fedeli in un tempo di grande ribellione. Andate col pensiero a Noè, a Lot: molto ebbero perché credettero ed obbedirono tra tanti ribelli. Amici cari, un grande premio è riservato a voi, Dono del Mio Cuore Ardentissimo.

 

 

Sposa amata, servi con gioia, donaMi anche il breve attimo di tristezza, lo permetto perché è un dono in più che puoi fare a Me, quando non Mi senti vicino, non pensare che Io non lo sia, sono ancora più Ardente nel tuo piccolo cuore ed abito in esso.

Mi dici: “Adorato, nei momenti nei quali mi sembra di non sentirTi Vivo e Palpitante in me, in quei momenti, certo che il mio cuore si vela di un po’ di tristezza, ma subito gli dico: abbi fiducia, se per un attimo il tuo Signore si nasconde, poi splenderà ancora di più, con più Forza, con più Vigore. Spesso, mi è capitato di vedere nel Cielo una nuvola mettersi davanti al sole, subito intorno si spegneva la luce e cessava il calore, ma, dopo poco, ecco il vento portare via la nube ed il sole splendere ancora più luminoso, più splendente di prima; così accadrà anche a te piccolo mio cuore: vedrai, dopo un po’ di tristezza, tornare la Luce di Gesù ancora più splendida. Questo dico al mio cuore e mi rassereno nel profondo, così dico e così appare poco dopo la Tua Luce. Benedetto sia Tu Dio d’Amore Che ami farTi un po’ desiderare per poi donare di più. Penso a molti santi che hanno avuto dei momenti di aridità, penso che, anche questo, sia stato un Dono d’Amore, certo il loro sacrificio li ha fatti salire più su, più in alto nella scala dello spirito. Tutto quello che Tu fai, Dolcezza Infinita, è Dono d’Amore, altro non fai che il bene delle anime anche se la nostra logica non lo comprende”.

Amata sposa, poni il tuo capo sul Mio Cuore, Roveto Ardente Che mai si consuma, ascolta serena le Mie Parole e rifletti: quando l’anima Mi desidera ardentemente, Io, Io, Dio, la plasmo sempre di più per farla simile a Me; per plasmarla, uso strategie sempre diverse, anche quella dell’aridità che può durare un attimo, un giorno o di più, secondo quello che ritengo necessario. Nell’aridità l’anima geme e soffre come il piccolo che, abituato a stare tra le braccia della madre, per un po’ si deve staccare e non la vede, pur essendole vicino; quando, poi, viene il momento di riabbracciarla, la felicità è grande per aver tanto desiderato tale momento.

Mi dici: “Adorato, sempre Sapiente è il Tuo Agire, sei Sapientissimo, sei un Oceano Infinito di Amore e di Tenerezza, tutto operi per il bene delle anime. Dolcissimo Gesù, aiutaci a capire la Tua Infinita Grandezza ed il Tuo Immenso Amore, aiutaci a comprendere la Tua Logica Perfetta tanto differente dalla nostra. Dio Adorabile, Tu sei tanto grande e noi tanto miseri, piegaTi sulla nostra miseria e perdonaci se poco riusciamo a capire anche se tanto, talora, ci sforziamo”.

Sposa amata, molte volte ho detto che Io, Io, Gesù, amo tanto gli umili, innalzo gli umili, ma abbasso i superbi e gli orgogliosi. L’umile, riconosce la propria debolezza e Mi implora dicendo: “Gesù, abbi Misericordia di me, non mi lasciare, tienimi ben stretto al Tuo Cuore”. Questo dice sempre l’umile e Mi desidera ardentemente. Il superbo, invece, dice: “Non ho bisogno di Te, Dio; ho le mie forze che mi sostengono, ho la mia intelligenza, le mie capacità: posso fare a meno di Te”. Questo ripete il superbo e si allontana dal Mio Cuore. Io, Io, Dio, lo vedo andarsene e geme il Mio Cuore, ma non gli impone di restare perché gli ha concesso la libertà e la rispetta. Va col pensiero al padre del figliol prodigo: egli vide andare lontano il figlio e gemette nel profondo, ma non lo trattenne perché questa era la sua volontà, restò, però, in attesa e non smise di farlo. Quanto fu felice allorché lo vide riapparire all’orizzonte pentito! Non gli rinfacciò nulla ma, felice, lo strinse tra le sue braccia, lo fece rivestire di un abito bello e fece per lui grande festa. Io, Io, Gesù, sono quel Padre: l’anima che si allontana da Me, col cuore e con la mente, Mi fa gemere di Dolore e di pena, ma quando, pentita, torna a Me, la rivesto della Mia fulgida Luce, la stringo al Cuore e faccio una grande Festa per la Gioia di averla ritrovata.

Mi dici: “Come è splendido e Generoso il Tuo Cuore, Dio d’Amore! Possa ogni uomo della terra, con la Tua Grazia, giungere a capire almeno un po’, dico questo, Amore Infinito, perché penso che mai l’uomo potrà giungere a capire veramente la Tua Grandezza; forse nel cerchio più alto del Paradiso maggiore sarà la comprensione. Concedi, Tu, a noi miseri, di comprendere un po’ della Tua Grandezza, chi Ti comprende solo un po’ altro non desidera che aumentare la Tua conoscenza, vuole adorarTi sempre di più, servirTi sempre meglio. FaTTi conoscere, Dolce Amore, dai cuori che, senza di Te, non hanno pace, non hanno gioia alcuna”.

Amata sposa, questo è nel Mio Progetto: farMi conoscere sempre di più; bene hai detto. Per Mia Grazia hai compreso che le anime del Paradiso non hanno tutte lo stesso grado di santità pur essendo felici nel loro grado: c’è chi sta più su e c’è chi sta più giù, chi è più su vede e comprende in modo diverso.

Mi dici: “Dio adorato, aiuta le anime a crescere sempre di più nella Tua Conoscenza già sulla terra, perché so, per Tua Rivelazione, che ogni processo inizia già sulla terra per poi completarsi in Paradiso”.

Amata, concedo sempre all’anima il numero di Grazie che serve per la piena realizzazione, essa può coglierLe o può anche rifiutarLe. Adorato Signore, ognuno Le colga perché i santi siano tanti e con un alto grado di santità. Concedimi, Dio Altissimo, di restare in adorazione nel Tuo Cuore Meraviglioso”.

Resta, amata sposa, dolce Mia colomba, godi le Delizie del Mio Amore. Ti amo.

                                                                                  Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

23.04.06

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari e tanto amati, vedo che sospirate; vi sentite un po’ tristi vedendo che molte cose vanno male, siate, invece, pieni di speranza perché Dio sta operando e vuole rinnovare la terra, per chi L’ama ha preparato soavi sorprese.

Mi dice la figlia amata: “Madre Santissima, quello che fa gemere di più il nostro cuore è che crescono coloro che non seguono le Leggi di Dio e sono in numero sempre più ridotto i credenti e praticanti. Ognuno nel suo cuore dice: “Quanto durerà ancora questa situazione? Il male cresce in ogni parte del mondo anche negli stati che erano lume per le nazioni. Chi ama Dio non desidera altro che di servirLo e farLo servire, lodarLo e farLo lodare, vivere per adorarLo e vedere che gli altri fanno la stessa cosa. Madre Santa, come è duro vedere intorno tanti non credenti che vivono come nel tempo del paganesimo. Sì, Madre Santissima, ho l’impressione che nel mondo torni il tempo del paganesimo e non si sviluppi il Cristianesimo, proprio questa è la mia impressione. Madre Santissima, Tu Che vedi e conosci ogni cosa, ottieni per noi la Grazia di vedere un cambiamento; tutti gli uomini della terra si volgano a Dio presto, ognuno si ravveda cogliendo le Grazie salvifiche e si alzi, al Cielo, a Dio Altissimo, un canto d’amore, un canto sincero di ogni cuore che ha compreso e si è ravveduto”.

Figli amati, vi ho detto continuamente di essere nella gioia e non nella tristezza, vi ho detto di fare bene la vostra parte e di non darvi cura del resto; Dio non vi chiederà certo conto di quello che hanno fatto gli altri, ma solo di ciò che voi avete fatto e di come l’avete fatto. Figli cari e tanto amati, la vostra preoccupazione sia quella di servire Dio e di farlo bene, con amore.

Mi dice la Mia piccola: “Madre Santissima, noi sempre ci sforziamo di fare bene ogni cosa, ma capiamo bene di essere molto imperfetti. Gesù usi verso di noi la Sua Misericordia e non ricorra alla Sua Perfetta Giustizia; chi, infatti, è giusto davanti a Dio? Chi può dire di fare bene il proprio dovere? Chi si presenta davanti a Lui a testa alta dicendo: “Sono sicuro di aver fatto tutto bene”? Madre Santissima, in noi c’è tanta debolezza e grande superficialità, aiutaci, sostienici, perdonaci, prendici tra le Tue Braccia Dolcissime e così presentaci a Gesù, certo Egli proverà tanta Tenerezza per noi vedendoci stretti a Te ed userà tutta la Sua Misericordia verso di noi e saremo salvi”.

Figli cari e tanto amati, siate sempre tanto umili davanti a Gesù, piegate il capo e riconoscete le vostre colpe, non è venuto Egli proprio per salvare? Non ha questo fine il Suo sublime Sacrificio? Quando vi presentate davanti ad un ministro di Dio, chi offre il Perdono? Non è Gesù Che assolve tramite il Suo ministro? Fate bene, molto bene ad implorare la Misericordia Divina; oggi, Gesù della Misericordia è davanti a voi, la Sua Misericordia è per tutti gli uomini Che La invocano, Che La cercano, Che la desiderano. Tutta l’Umanità, specialmente tutti i peccatori, si immergano nel mare della Misericordia Divina, questo Gesù desidera, Egli Che è tanto amareggiato per la perdita delle anime. Portate davanti a Lui le anime dei sacerdoti, attraverso di loro scende sull’Umanità il canale della Sua Misericordia. Portate a Gesù i pagani e quelli che ancora non Lo conoscono, scenda su di loro la Rugiada Vivificatrice della Sua Misericordia. Portate a Gesù le anime degli eretici e degli scismatici, immergetele nel mare della Sua Misericordia, supplicate perché tornino alla Chiesa e diano gioia così al Cuore Santissimo. Portate a Gesù anche le anime che sono nel carcere del Purgatorio, sono molto grandi le loro sofferenze, esse danno soddisfazione alla Giustizia Divina, potete recare loro sollievo con la preghiera e le indulgenze. Figli amati, portate in modo speciale le anime che corrono il più grande pericolo: sono le anime tiepide. Esse sono state la causa per cui ha detto: “Padre, allontana da Me questo calice”. Per queste anime, la Misericordia Divina è l’ultima ancora di salvezza. Figli amati, confidate nella Misericordia Divina ed aiutate gli altri a confidare.

Insieme lodiamo il Nome Santissimo. Ringraziamo, adoriamo.     Vi amo tutti.

                                                                                  Ti amo, angelo Mio.

 

                                                                                              Maria Santissima