Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli
ultimi tempi
14.12.06
Eletti, amici cari, venite a Me con cuore
sincero, venite a Me e non vi farò mancare nulla, venite a Me per essere felici
per sempre. Portate, amici cari, portate dietro a Me la vostra croce: Io, Io,
Gesù, vi aiuto a portarla e, talora, la pongo sulle Mie Spalle perché abbiate
sollievo. Attendete, amici cari, attendete il compimento del Mio Progetto
d’Amore.
Sposa amata,
senti, in questo tempo, senti il peso della croce che hai sulle spalle, conosco
la tua croce, piccola Mia, e la lascio così com’è, perché la tua sofferenza,
portata con amore e pazienza, Mi serve, è importante per la salvezza di alcune
anime in pericolo. Amata, la sofferenza dura un solo giorno, la Felicità sarà
per sempre. Vuoi sopportare ogni cosa che Io, Io, Gesù, permetto, per Mio amore
e per la salvezza delle anime?
Mi dici:
“Adorato! Adorato! Adorato, voglio fare bene la Tua Volontà in ogni momento
della mia vita ed altro non desidero che fare quello che Tu attendi da me.
Umilmente, Ti chiedo Perdono per i momenti di impazienza; sono sempre presenti
perché la natura umana è debole debole, per quanti sforzi faccia l’uomo per
migliorarsi con le Tue Grazie, sempre resta nella più grande debolezza. Se non
ci fossi Tu a sostenere, se non ci fossi Tu, Amore Infinito, certo l’uomo
cadrebbe ad ogni passo e non riuscirebbe più a rialzarsi. Spesso, quando viene
la tristezza a causa della tribolazione fisica o morale penso a Te. Per salvare
gli uomini dalla loro grande miseria, hai preso sulle Tue Spalle la pesante
Croce, tanto era pesante che, per ben tre volte cadesTi. Amore mio, tutto
facesTi, Tu, Innocente, Perfetto, senza colpa alcuna, tutto facesTi per noi,
per ciascuno di noi, per salvarci dalla colpa che, essendo dei progenitori, è
di tutti. Se penso a questo, io, sempre colpevole e misera, provo vergogna per
l’insofferenza davanti alla mia croce leggera leggera, in confronto a Quella
che portasTi Tu, Tu, Amore Infinito, Innocente e Perfetto. Perdona, Gesù, l’insofferenza
nostra; perdona, perdona, perdona, usa verso di noi la Tua Misericordia e non
passarci, Amore, attraverso il setaccio della Tua Perfetta Giustizia. Se Tu
dovessi operare secondo i nostri demeriti, tutto dovresTi toglierci, per grande
indegnità, ma il Tuo Cuore Santissimo e Meraviglioso, ci colma di Doni, sempre
Doni, quanti Doni! Sempre mi propongo di essere molto gioiosa e mostrare al
prossimo il volto della gioia, ma accade, talora, di sprofondare nella
tristezza, capisco come non è facile vincere del tutto la propria fragile
natura”.
Amata sposa,
la natura umana è così fragile perché ha in sé la ferita profonda del peccato
di origine, la sua è una debolezza che dura fino all’ultimo giorno di vita
sulla terra. Se Io, Io, Gesù, non Mi fossi sacrificato con un eterno Olocausto,
se questo non avessi fatto, per l’uomo non ci sarebbe stata più speranza. Pensa
ad un masso che si stacca dalla cima della montagna e precipita fino a valle:
che speranza c’è di ritornare in cima?
Mi dici:
“Amore! Amore! Amore, capisco bene quello che intendi dire, non c’è proprio
speranza alcuna che il masso torni sulla cima del monte: è impossibile! Capisco
che l’uomo, precipitato così miseramente col peccato, non avrebbe più avuto
alcuna possibilità di salvezza se Tu, Gesù, se Tu, adorabile Signore, non Ti
fossi Incarnato, umiliandoTi fino a prendere la misera natura umana, questo hai
fatto associando a Te una sublime Creatura: la Madre Tua, Giglio Perfetto e
Fragrante che profuma il Cielo e la terra. Se penso a questo Tuo Progetto
d’Amore per tutta l’Umanità di ogni tempo, provo una grande e profonda
emozione; trema, sì, il mio cuore, ma di gioia perché sa di essere amato, di
essere teneramente amato non da un uomo qualunque, il cui amore è solo miseria,
ma da Te, Dio, il Tuo Amore è Perfetto e sublimissimo. Il mio progetto umano è
quello di portare sempre la mia croce benedicendoTi ad ogni istante perché ogni
sofferenza, sopportata per amore Tuo, è espiatrice e risana le anime come
medicina che mai fallisce. Mi hai fatto capire, in questi anni, quanto è utile
ed efficace la sofferenza sopportata con amore e per Tuo amore, unita alla Tua
di Redentore. Gesù adorabile, pazienta con noi quando ci lamentiamo un poco,
pazienta e perdona considerando la nostra fragilità”
Amata sposa,
poni il tuo capo sul Mio Cuore Ardentissimo d’Amore per ogni essere umano,
ascolta serena le Mie Parole e portaLe al mondo perché Le conosca: conosco la
fragilità umana e non condanno alcuno per questo, potrei toglierla ad ogni
uomo, in un solo istante potrei fare questo, ma non lo faccio, non tolgo quella
altrui, non tolgo nemmeno la tua, piccola Mia sposa, ma la lascio. Se l’uomo si
sente forte e sicuro di sé, non comprende il Mio Amore e la Mia Tenerezza, ma
quando è nella sua debolezza, cerca il Mio Cuore, pigola come un pulcino
smarrito e Mi chiama. L’umile Mi cerca e Mi desidera, il superbo Mi gira le
spalle e va per la sua strada.
Mi dici:
“Adorato, adorato Signore, lasciaci la nostra debolezza, essa sarà la nostra
forza per uscire col Tuo Aiuto dalla grande bufera in atto. Guarda con pietà la
povera Umanità presente sulla terra che piange e geme nella sua povertà, possa
ogni uomo di questo tempo forte, trovare Rifugio nel Tuo Dolcissimo Amore,
immergersi nel Tuo Oceano di Tenerezza e Soavità”.
Amata sposa,
resta in Me e sii felice, godi le Delizie del Mio Amore. Ti amo.
Vi
amo.
Gesù
14.12.06
La Mamma parla agli eletti
Figli cari e
tanto amati, sono con voi e non vi lascio, sono vostra Madre e vi amo
teneramente; non lasciatevi prendere dalla tristezza se dovete un poco soffrire
e crescono le difficoltà ogni giorno. Riflettete, figli Miei, riflettete bene
sulle Mie Parole: forse che Gesù non conosce la vostra fatica e le vostre pene?
Mi dice la
Mia piccola: “Madre Santissima, Gesù sa ogni cosa, conosce tutto
ciò che avviene nel cuore e nella mente”.
Bene hai
risposto, piccola Mia, ora diMMi: se Dio volesse toglierti le pene da un
istante all’altro, forse che non lo potrebbe fare?
Mi dice la
piccola figlia: “Dio può
tutto, come vuole, quando vuole”.
Figli amati,
se Dio non vi toglie una pena significa che essa serve, che è importante e
proficua. Capite bene il senso del dolore, il suo significato, capitelo bene,
perché Io ve l’ho spiegato spesso con chiarezza e continuerò a
farlo con Amore. Capitelo e fatelo capire agli altri, a coloro che vogliono
operare al posto di Dio e si arrogano dei diritti che non hanno.
Mi dice la
Mia piccola: “Madre Santissima, ho ben compreso che il dolore ha
il suo profondo significato, tuttavia, può, l’uomo,
attenuarlo un poco facendo uso di medicine che lo alleviano e lo rendono più
sopportabile?”
Figli amati,
vedete come la scienza medica ha fatto molti progressi in questo campo, grandi
progressi; vi sono medicine molto efficaci per il dolore che lo attenuano rendendo più serena la vita del
malato. Chiedetevi questo: forse che la scienza medica, con le sue grandi
scoperte ed invenzioni, forse che non è guidata da Dio, il Medico Perfetto e pietoso?
Mi dice la
Mia piccola: “Questo l’ho sempre
pensato, che cioè ogni progresso della scienza e della tecnologia è voluto da
Dio per il bene dell’uomo”.
Figli amati,
Dio è un Padre amorosissimo che pensa a tutto, non abbandona mai le Sue creature, tanto meno nella
sofferenza. Amati figli, aiutate sempre chi ha bisogno, sostenendo con amore la
sua vita fino a quando non si spenga naturalmente nel momento da Dio voluto,
nessuno si arroghi i diritti che solo a Dio spettano, quelli, cioè, di spegnere
la propria vita o quella altrui. Amati figli, Dio dona la vita e Dio se la
riprende quando vuole, come vuole, se vuole. Aiutate, sempre con amore ed
usando bene la scienza medica, aiutate il malato col massimo rispetto verso il Dono sublime della vita.
Figli amati, non cadete miseramente nell’inganno del
nemico di Dio che odia la vita, odia l’uomo e l’intera Creazione. Dio Creatore ama la vita, Sua
Creazione; voi, figli, amate la vita, Suo Dono, amate la
vostra vita e quella altrui. Questo è il tempo nel quale il nemico imperversa
ed inganna molti cuori che dalla sua astuzia si fanno dominare. Chi non ama la
vita da Dio creata è nemico di Dio, chi attenta alla vita non Gli appartiene, ma è caduto nell’inganno
terribile del principe della menzogna. Figli, badate, state ben attenti, figli
amati, vi chiedo di stare all’erta come si
fa quando si sa che una serpe velenosa si nasconde nell’erba: chi camminerebbe scalzo sapendo questo?
Mi dice la
Mia piccola: “Certo, chi lo facesse potrebbe definirsi uno stolto,
il più stolto degli stolti”.
Figli amati,
il nemico di Dio è la serpe peggiore, la più velenosa: il suo veleno è mortale;
non lasciate che vi morda, difendetevi con la preghiera, con la frequenza dei
Sacramenti. Figli amati, vi posso aiutare se volete e, lo sto facendo, ma se voi non collaborate nulla posso più fare per
voi.
Insieme
lodiamo il Nome Santissimo. Ringraziamo, adoriamo. Vi amo tutti.
Ti amo, angelo Mio.
Maria
Santissima