Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
27.06.07
Eletti, amici cari,
confidate in Me, lasciatevi condurre dal Mio Amore; molto vi concederò in
questo tempo, più di quanto avete avuto nel passato. SiateMi fedeli e testimoniateMi,
amici cari, siate sempre
Sposa
amata, molto Dolore provo per coloro che si allontanano da Me, per quelli che
continuano a girarMi le spalle e Mi dicono con superbia: “Non Ti conosco”.
Pensi che siano pochi costoro?
Mi dici:
“Amore! Amore! Amore Santissimo, Tu, prima di morire, dicesTi al Padre Celeste:
“Padre, Padre, perdona loro che non sanno quello che fanno”. Amore, ripeti ora
questa sublimissima frase per coloro che, invece di correre verso di Te, si
allontanano e Ti tradiscono come Giuda. Ti chiedo umilmente Perdono per tutti
coloro che Ti offendono in questo modo ed osano offendere
Amata, Mia
piccola sposa, nel presente il nemico opera con massima ferocia perchè sa che
il suo tempo sta per scadere, fa molta preda perché trova le anime impreparate
e disarmate. Questo accade, ma non perché non scendano assai copiose le Grazie,
ma perché, sposa cara, c’è uno stordimento generale, c’è un grande torpore
delle menti e dei cuori. DiMMi, sposa amata, quale spiegazione dai a questa
condizione umana di torpore e di stordimento? Forse che Io non provveda
abbastanza alle Mie creature predilette tanto da averle abbandonate alla loro
miseria?
Mi dici:
“Amore! Amore! Amore, no certo! Tu, Meraviglioso, Santissimo Dio, provvedi con
grande premura alle Tue creature, ogni uomo è per Te come un figlio unico, un
primogenito, ma la causa di tanti mali nell’uomo è il grave peccato sociale:
gli uomini peccano terribilmente e calpestano le Tue Leggi, dicono: “Questo non
è peccato, quello non è peccato, è libertà”. Sono giunti a tale stoltezza da
chiamare Bene ciò che è male, libertà quello che è terribile peccato. Amore
Santissimo, l’uomo peccatore incallito è come un ubriaco: pende a destra, pende
a sinistra, barcolla, procede in tal modo e parla sragionando, neppure sa
quello che fa né ciò che dice. La società presente è composta da molti ebbri,
la bevanda soporifera l’offre il Tuo nemico continuamente. Amore Santissimo, se
le cose procedono in questo modo, sulla terra, nel giro di poco tempo, non
resterà neppure un solo savio, saranno tutti ebbri perché il Tuo nemico sta
preparando il suo colpo finale. Gli uomini, sono senza meriti, Tu, però, Ne hai
infiniti e con Te
Amata
sposa, concederò certo questa Grazia, sia nella gioia il tuo cuore e non nella
tristezza, vedrai accadere, ancora palpitante di vita, sulla terra, le Mie più
grandi Meraviglie. Riposa nel Mio Cuore, piccola Mia colomba, godi le Delizie
del Mio Amore. Ti amo.
Vi
amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
27.06.07
Ore10,45
Figli cari
e tanto amati, sono con voi per guidarvi ed aiutarvi nel cammino di santità.
Questo sia il vostro principale desiderio, quello di essere santi; diviene
santo chi desidera ardentemente diventarlo. Amati piccoli, Gesù ha nel Suo
sublime Progetto per ciascuno di voi: che siate santi e felici con Lui in
Paradiso. Egli, però, non vi costringe a fare ciò che non volete fare, ma vi
lascia liberi nella scelta.
Mi dice la
piccola Mia figlia: “Madre amatissima, come far capire al mondo che l’unica
cosa che conta è proprio essere santi per dare gioia al Cuore di Gesù in terra
e poi goderLo per sempre in Paradiso?”
Figli
amati, nel presente Gesù guida in modo speciale ogni uomo, vedete che si è
fatto Maestro e Guida di questa amata generazione, non solo, Egli Mi permette
di venire a voi ogni giorno a prendervi per mano e condurvi a Lui. Sia il
vostro cuore pieno di gratitudine per questo Dono, capite che Amore
Meraviglioso e Dolcissimo è il Suo. Se gli uomini si aprono anche un poco,
possono essere aiutati a capire, ma se rimangono chiusi all’Amore di Dio, anche
la mente non può avere Luce. Amati, in questi anni vi ho insegnato la strada
per avvicinarvi sempre di più a Dio, la strada è quella di vincere la battaglia
col peccato. Non peccate, figli amati, non peccate né molto né poco: non
peccate affatto. Pensate ad un uomo che ha una piccola malattia: egli soffre e
geme, se poi questa si aggrava, la sua condizione ancora peggiora. Figli cari e
tanto amati, considerate sempre il peccato una malattia da curare, sia che il
peccato sia veniale che più grave. Chi pecca poco, ma non si impegna nella
battaglia, finisce col peggiorare la sua condizione. Il piccolo peccato non
curato è proprio come un male che viene trascurato: certo, da solo, non
guarisce, ma peggiora. Figli cari e tanto amati, guardate le condizioni della
vostra anima, curatela finché siete in tempo e supplicate l’Aiuto Divino; riconoscete
i vostri errori e supplicatene il Perdono. Amati, vedo dei figli che hanno
tanta cura del proprio corpo, ma all’anima pensano poco, gemo e soffro molto
per loro perché vedo che la condizione va peggiorando mentre il tempo concesso
si assottiglia sempre più. Ecco, Mi rivolgo a tali figli anche in questo giorno
e dico: “Figli cari e tanto amati, vedete come Dio Mi concede ancora di stare
con voi, di parlarvi? Considerate un grande e meraviglioso Dono
Insieme
lodiamo il Nome Santissimo. Ringraziamo, adoriamo. Vi amo tutti.
Ti
amo, angelo Mio.
Maria
Santissima