Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
28.09.07
Eletti, amici cari,
attendete gioiosi i fatti significativi e forti che
annunciano il Mio Ritorno. Non temete se sono grandiosi come mai sono accaduti,
gli uomini della terra avranno il cuore colmo di spavento, ma voi restate nella
pace sapendo che Io, Io, Gesù, opero.
Sposa amata, temi i grandi fatti da Me
preannunciati per bocca dei Miei profeti e quelli che Io Stesso ti ho rivelato
negli intimi colloqui?
Mi dici: “Temo molto, Amore Santissimo, ma il
mio timore è pieno di viva speranza, di grande gioia perché Tu operi per il
bene delle anime, della mia anima e di quella di tutti gli uomini. Amore, sai
che i cambiamenti, anche i minimi, mi turbano nel profondo, quando però capisco
che tutto viene dal Tuo Amore, subito prendo nuova forza, mi rassicuro, dico:
Gesù, l’adorabile Amico sempre vicino, aiuterà, provvederà, sosterrà. Questo
speranza mi toglie la pena e fa crescere nuova speranza”.
Amata Mia sposa, sempre tale deve essere il
tuo pensiero perché non accade nulla che Io, Io, Dio, non permetta e non
voglia, chi ama la Mia
Volontà e La compie con grande gioia, che ha da temere?
Mi dici: “Amore quando avvengono fatti grandi
che turbano, il cuore trema, anche quello del più coraggioso e del più radicato
nella fede, trema e diviene come un pulcino che, nel pericolo, pigola ed altro
non desidera che rifugiarsi sotto l’ala della dolce madre. Amore Infinito, tu
sai come è fragile la natura umana, tutto sai, tutto conosci; quando le cose
vanno bene l’uomo è coraggioso e si sente forte, ma quando c’è un pericolo
imminente, ecco, viene la grande paura: affondato in essa l’uomo non comprende,
non ragiona, si smarrisce. Ti chiedo, Gesù adorato, Ti supplico, nei momenti
più forti che devono venire, manda le Grazie speciali per sostenerli. Certo
anche gli uomini più forti e coraggiosi, anche quelli che si sentono leoni,
davanti al pericolo divengono pulcini che non cessano di pigolare; coloro che
sono pieni di superbia, allora, saranno i più deboli, i più fragili, certo
invocheranno la Tua Dolce
Misericordia: concediLa, concediLa, concediLa, Dolce Amore, se non lo facessi,
ci sarebbe la disperazione e l’odio della vita, del Tuo sublime Dono”.
Amata sposa, resta ben stretta al Mio Cuore,
ascolta le Mie Parole, portaLe poi al mondo scettico, freddo, incredulo, lento
nel capire: nel presente attendo che ogni cuore si apra a Me, voglio fare di
tutti i popoli un solo popolo sotto un solo pastore: Io, Io, Gesù, sarò il
Pastore della nuova Umanità. Ho detto che attendo la scelta di ogni uomo,
quella che sta facendo liberamente ogni uomo; secondo la scelta ci sarà, poi,
la selezione; non Io, Io, Dio, la farò, l’uomo stesso si prepara il suo futuro
o di gloria con Me per sempre o di disperazione senza di Me per sempre. Questo
presente è il tempo della Mia Infinita Misericordia Che elargisco a chi La
cerca, La desidera, La brama. Ho parlato del tempo presente, grande tempo come
mai è stato e mai più sarà tale, la Mia Misericordia è per ogni uomo che La implora,
sulle Mie Ali voglio accogliere l’intera Umanità per condurLa verso i nuovi
orizzonti: quelli sublimi del Mio Amore. Sposa amata, c’è chi la scelta l’ha
già fatta nel profondo del suo cuore, ecco, la nuova fase di vita è cominciata
per costoro, essi vivono sulla terra, ma il cuore è già in Me, godono, in
anticipo, le sublimi Delizie del Paradiso perché questo hanno voluto con la
loro scelta. Costituiscono, questi, la nuova Umanità, ad essi si aggiungeranno
coloro che nel presente fanno la scelta, costoro godono la Mia Misericordia,
la Dolcezza
e la Tenerezza
della Mia Misericordia. Non sarà così sempre, però, sposa Mia, lo sappiano
coloro che rimandano la conversione ed indugiano, quelli che restano increduli
ed incerti, sono titubanti e non si decidono mai. Verrà il tempo che potrebbe
paragonarsi alla stagione invernale; pensa ad uno che cerca frutto sulla pianta
nel rigore dell’inverno, che pretende di trovarlo: che diresti sposa amata? Che
diresti? Certo così: “Costui è un folle che non ragiona, perché nell’inverno
gli alberi sono spogli e senza frutti, bisogna utilizzare quelli messi da parte
nella stagione buona”.
Ti dico che avrà chi si è preparato bene nel
tempo propizio, ma nulla avrà chi di nulla si è preoccupato; grandi saranno le
sue sofferenze perché così ha voluto. Porta al mondo, dolce Mia colomba, porta
al mondo il Mio Messaggio, è un sublime Dono del Mio Amore, è per ogni uomo
della terra, è per tutti. Chi si prepara avrà tutto, ma chi non vuole perderà
anche ciò che ha. Resta nel Mio Cuore, sposa fedele e godiNe le grandi Delizie
d’Amore. Ti amo.
Vi
amo.
Gesù


Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
28.09.07
La Mamma parla agli eletti
Figli cari e tanto amati, figli del Mio Cuore,
anche in questo giorno, nel quale potete avere la Mia Presenza Viva e
Palpitante accanto a voi, vi invito ad essere ardenti nella preghiera e nella
carità: con la preghiera adorante rendete gloria a Dio, con la carità aiutate
il prossimo dando gioia al Cuore di Gesù. Figli, i tempi sono particolari e voi
non sapete quello che Dio ha in progetto per voi, per l’Umanità intera. Certo,
figli, chi cammina sulle vie del Signore è un saggio che semina bene e si
prepara a fare un buon raccolto, ma chi semina male, poco o non semina affatto,
che potrà raccogliere? Vi faccio, figli amati, sempre esempi basati sulla
vostra esperienza quotidiana. Ora è tempo di vendemmia in molti paesi: vedete
come raccolgono bene quelli che hanno ben curato la loro vigna? Certo si preparano
a gioire, ma, guardate bene che fanno quelli che l’hanno trascurata la vigna,
non l’hanno potata né irrorata, ecco, essa dà poco frutto e scadente. Piccoli
cari, se oggi voi curate bene la vostra anima, se la curate proprio
diligentemente, potete aspettarvi un bel futuro, fruttuoso e ricco. Vi chiedo
di fare un buon esame di voi stessi, non superficiale, ma profondo, vedete
quali sono le condizioni della vostra anima: se capite che è bisognosa e
dolente per la vostra incuria, provvedete subito, senza attendere, non
indugiate, voi non sapete quanto durerà la vita terrena. Ricordate la parabola
che riguarda l’uomo che aveva fatto un buon raccolto, ricco e abbondante: egli,
sicuro di sé e del proprio domani, faceva progetti di una vita nel benessere e
nella gioia; la sua vita, invece, terminò proprio in quella stessa notte perché
Dio Altissimo lo chiamò al Suo Tribunale. Capite bene, figli cari, che non
bisogna attaccare il cuore alle ricchezze, ma occorre, invece, staccarsene
sempre più per pensare all’anima. Nel presente, essa è la grande trascurata,
gli uomini non pensano che non è il corpo da curare con grande meticolosità,
come fanno, ma è l’anima da curare in tale modo perché essa è immortale. Figli,
se vi preparate bene nel presente, avrete molte gioie anche nel prossimo
futuro, in quello remoto ancora di più, ma se vi trascurate nell’anima il
vostro futuro sarà di rovina e di dolore. Piccoli Miei, queste Parole Le ho
ripetute spesso, ma non Mi stanco mai di dirLe vedendo che molti sono ancora i
figli che non hanno voluto comprendere.
Mi dice la Mia piccola figlia: “Madre Santissima, come sei
Dolce e Paziente; certo, chiunque di noi vedendo tanta disobbedienza e
testardaggine generale non avrebbe più ripetuto, ma avrebbe lasciato al suo
destino di rovina l’uomo stolto e sempre distratto. Tu, invece, Dolcissima, non
Ti stanchi perché grande, immenso, smisurato è il Tuo Amore per ogni figlio.
Benedetta sia Tu, Madre, Tutta Dolcezza ed Amore, senza la Tua continua intercessione già
l’uomo avrebbe distrutto ogni cosa a causa della conseguenza della sua
stoltezza, ma Tu sei sempre davanti al Figlio adorato per tenere ben fermo il
Suo Braccio di Giustizia. Noi pregheremo come vuoi che facciamo ed uniremo i
nostri sacrifici per ottenere da Dio Grazie salvifiche per i poveri peccatori”.
Figli amati, insieme preghiamo. Ringraziamo,
adoriamo, vi amo tutti.
Ti
amo, angelo Mio.
Maria
Santissima