Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

09.08.08

 

 

Eletti, amici cari, vivete nella pace e nella gioia del cuore la vostra vita. Vi ricolmo di Doni perché vi amo, sciolgo i vostri nodi e risolvo i vostri problemi. Fate la Mia Volontà con gioia ed avrete un futuro luminoso in Me.

 

 

Sposa amata, gli uomini si agitano per molte cose, sono sempre turbati, nel presente più ancora che nel passato, una cosa sola è importante: pensare all’anima, curare la propria anima che è immortale. Sposa amata, chi cura soprattutto la propria anima, che è immortale, è un saggio; per il suo corpo penso Io, Io, Dio. Amo l’uomo nel suo insieme di anima e di corpo, ho cura attenta di ogni anima, ma non trascuro neppure il corpo perché, sposa amata, è Mia Opera, sia l’anima immortale che il corpo che, per un po’, deve staccarsi dall’anima. Amata, ogni volta che un male colpisce il corpo dell’uomo, egli pensa di essere stato da Me dimenticato, abbandonato, respinto. Non è così! La sofferenza, la pena del corpo, spesso, è per la propria purificazione o per quella altrui, talora, secondo la Mia Logica che è tanto differente da quella umana; questo, piccola Mia, l’hai compreso?

Mi dici: “Dolce Amore, negli intimi colloqui mi hai fatto capire questo e bene l’ho afferrato. Il peccato, grave o lieve che sia, anche se confessato e perdonato, perché Tu, Santissimo, hai pagato il debito, il peccato ha come conseguenza anche una pena temporale che deve essere pagata sulla terra in parte e, se non basta, in Purgatorio. Tu Dolcissimo Dio, hai davanti agli Occhi sempre il cuore umano: vedi la mente e conosci perfettamente la condizione dell’anima. Se vedi che c’è bisogno di purificazione, subito fai il Dono della sofferenza per curare l’anima, il cuore e la mente insieme. Questo fai, Dolce grande Amore, ma l’uomo non capisce, l’uomo rifiuta il dolore, stenta ad accettarlo come Tuo Dono d’Amore. L’uomo, nella gioia pensa: “Dio mi ama teneramente, perché mi ha concesso questa gioia”; nel dolore pensa: “Dio non mi pensa. Dio è lontano da me. Dio si è dimenticato di me”. Perdona, Dolce Amore, perdona questa debolezza. L’uomo, talora, assomiglia ad un bambino capriccioso che vuole solo giocare, ballare e cantare, altro che questo non vuole fare, e prepara la rovina della propria anima. Tu, Santissimo, vedendo le condizioni dell’anima, per salvarla provvedi alla purificazione, ma l’uomo, nella sua stoltezza non comprende, Ti sente lontano proprio quando Tu, Amore, sei più vicino. Talora, poi, mi hai insegnato, negli intimi colloqui, la sofferenza ha un diverso significato. Ad alcune anime tutte Tue e particolarmente ardenti, concedi la sofferenza del corpo, secondo le proprie capacità per la salvezza del mondo. Alcuni santi hanno tanto sofferto non tanto per la propria purificazione, ma per la salvezza dei peccatori, questo Tu concedi ad alcune anime elette. Ho ben compreso che la sofferenza, quindi, ha diversi significati. Il Tuo Cuore Meraviglioso non vuole donare pene e sofferenze, non vuole il dolore e l’inquietudine, ma sempre la Gioia vuole; le pene, il dolore hanno un solo ed unico significato: servono alla purificazione dell’anima. Amore Infinito, l’uomo che fa la Tua Volontà, sempre prepara il suo vero bene, perché la Tua Volontà scaturisce da un Cuore Dolce, Tenero, amoroso, Meraviglioso; non vuoi che la salvezza di ogni creatura umana, Gesù, adorato mio Signore, questo ho capito. Provo una grande pena, profonda veramente, quando vedo un grande peccatore al quale non offri il Dono della purificazione, provo un grande dolore per coloro che cantano e ballano sempre, come faceva la cicala della favola che, spensierata, durante l’intera estate non faceva che cantare e ballare, vedeva giungere i rigori del freddo, ma di nulla ancora si dava pensiero, venne il gelido inverno e si trovò senza cibo. Così fanno alcuni del presente, tremo per le condizioni della loro povera anima”.

Sposa amata, sposa cara, bene hai parlato perché il Mio Spirito parla in te. Non c’è da preoccuparsi per coloro che soffrono anche le pene più amare del corpo, esse sono purificazione e benedizione; c’è, invece, da riflettere se un grande peccatore vive spensierato, se non offre la purificazione del dolore, in questo caso c’è molto da riflettere.

Mi dici: “Dolce Amore, dona ad ogni peccatore la purificazione in terra. Soffra pure il corpo, soffra il corpo, Dolce Amore, ma si salvi l’anima, non periscano, insieme, anima e corpo nell’abisso orrendo di disperazione eterna”.

Amata sposa, dono Grazie speciali per la salvezza di ogni anima, ma se non vengono colte, la rovina è certa. Resta in Me, dolce Mia sposa, godi le Delizie Infinite del Mio Amore. Ti amo.

Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

09.08.08

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari e tanto amati, vivete nella pace del cuore questi tempi così inquieti. Abbiate pace, piccoli Miei e date pace, abbiate gioia e date gioia: voi date ai fratelli e Dio dona a voi per poter offrire ancora. Dovunque andiate portate il saluto di pace e parlate di Gesù, del Suo Amore Meraviglioso, della Tua Tenerezza, della Sua Misericordia.

Dite al peccatore: “Gesù ti ama, convertiti e non peccare più”. Dite all’affaticato: “Volgiti a Dio, lasciati andare, non confidare in te stesso né nell’uomo perché Dio dice: “Maledetto colui che confida nell’uomo”. Confidate tutti in Dio e prendete il Suo Giogo, esso è leggero.

Dite al pigro che non vuole impegnarsi per la sua salvezza: “Alzati dal tuo letto, corri verso la salvezza. Non indugiare, perché ogni minuto di indugio è perso!” Nessuno, infatti, può contare sul suo domani, Dio chiama a tutte le ore del giorno e della notte e non rivela ad alcuno il suo momento.

Dite all’indeciso: “Non restare così, ma deciditi per Dio! Guarda con gli occhi del cuore, vedi le Sue Braccia spalancate: ti vogliono accogliere, caro fratello. Tu hai gli occhi del corpo per vedere le Meraviglie di Dio, i segni eloquenti del Suo Amore, hai poi gli occhi del cuore per vedere le cose dello spirito”.

Amati figli, siate guida e sostegno a quelli che incontrate: a tutti, a tutti, non fate distinzione, non giudicate, Dio ama ogni uomo con Amore Immenso, voi amate così ogni fratello. Portate al mondo raggelato dal peccato, portate al mondo il Sorriso di Dio, vedendo voi ognuno capisca che Dio è nel vostro cuore, nella vostra mente, nel vostro essere.

Mi dice la piccola figlia: “Madre Santissima, non è facile il compito che l’Altissimo ci ha affidato, perché il mondo odia ciò che non gli appartiene; se sente in noi la Presenza di Dio, certo ci scaccia e ci perseguita, ci deride, ma tutto questo non ci ferma dal fare la nostra ardita testimonianza e gioiosa, perché il cuore è felice se porta Dio al fratello. Se viene offeso e respinto non si adira e non geme, ma è colmo di viva gioia per aver servito Dio. Madre amata, stacci vicino sempre, mentre operiamo al sevizio di Gesù, metti sulla nostra bocca le Tue Parole, nel nostro cuore il Tuo Amore; Tu, Dolce Madre, sei la Sposa dello Spirito Santo, noi vogliamo anche essere il Suo Tabernacolo, neppure una parola né un pensiero né un atto deve esserci che non sia dettato dallo Spirito. Vogliamo assomigliare a Te, Santissima, essere sempre più simili a Te in tutto”.

Figli amati, implorate lo Spirito Santo, Egli è la Fonte Inesauribile di Grazia e di Vita, fate spesso la consacrazione allo Spirito Santo: Egli verrà in voi come Fuoco d’Amore, come Potenza, come Luce fulgidissima. Vi chiedo, figli, in questo momento difficile e pesante, di invocare più volte al giorno lo Spirito Santo con le preghiere che la Chiesa vi ha insegnato (Veni Sanctus Spiritus ecc...). Se lo Spirito opera in voi, potete fare cose stupende nel mondo e non cadete nel sottile inganno del nemico infernale.

Insieme uniamoci per la preghiera di intercessione e di adorazione. Vi amo tutti.

Ti amo, angelo Mio.

 

                                                                                              Maria Santissima