Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.08.08
Sposa amata, quale
pensiero hai del futuro tuo e di quello dell’intera
Umanità?
Mi dici: “Adorato Dio, Santissimo Signore, i pensieri che
riguardano il futuro del mondo sono molto eterogenei, non penso con
preoccupazione al futuro, perché Tu sei con me, se ora il mio piccolo cuore
palpita vicino al Tuo sublimissimo, anche così sarà nel mio futuro prossimo e
remoto, perché questo è il mio ardente desiderio, questo desidero sia il mio
futuro, strettamente unita a Te, Sommo Bene. Che ha, infatti,
da temere la creatura che a Te si abbandona? Quale pericolo corre una nave
guidata da un sapientissimo timoniere, quando sei Tu Colui
Che dirige? L’anima mia ha sete di
Te, altro non desidera che Te, nel Tuo Oceano Infinito
di Dolcezza e Soavità vuole continuare ad immergersi. Quello che Tu desideri
per me anche io desidero ardentemente.
Gesù adorato, che c’è di più bello, che c’è di più splendido, che fare
sempre la Tua Volontà e conformare la propria alla Tua Divina? Penso alla mia
sorte futura, senza preoccupazione alcuna perché in Te vivo, in Te respiro, in
Te palpita l’anima mia. Questo è
sempre stato il mio sommo desiderio, questo Tu, Santissimo, hai
esaudito pienamente perché chi Ti desidera, con cuore ardente, Ti ha; chi ha Te
ha tutto e non manca di nulla. Adorato Gesù, come vedi, di me stessa non ho
preoccupazione alcuna perché la mia misera vita è chiusa in Te, Dio d’Amore, Dio di Tenerezza, Dio d’Infinita Misericordia. Ho, invece, un grande timore
per tutti coloro che non Ti hanno voluto aprire il
cuore, per quelli che non Ti hanno voluto amare né obbedire né servire, penso
alle Tue sublimi Parole: “Dono a quelli che devono aprirsi al Mio Amore, un
tempo, poi, talora, un altro tempo, infine, aggiungo ancora un breve tempo
conclusivo, unico”. Penso a queste Tue
Parole e tremo come foglia scossa da un forte vento. Mi chiedo: quanti sono già
all’ultimo tempo? Quanti, sono in questa fase e
neppure si rendono conto? Gesù
adorato,
mio Signore, Dolce Infinito Amore, Ti chiedo per i Tuoi Stessi Meriti e per
quelli della Madre Tua Corredentrice, Ti chiedo di far capire, a quelli che si
trovano nel tempo conclusivo, di far capire la loro condizione: nessuno viva
come se niente fosse, essendo entrato nel suo tempo finale e risolutivo. Gesù
mio adorato, vedo gli spensierati della terra, ne vedo molti, un numero grande,
e trema il mio cuore, sapendo quello che accadrà loro se restano
nella loro terribile condizione, tremo, Dolce Amore, tremo nel profondo dell’anima. Il mio sguardo è sempre volto a Te,
supplichevole, unisco le Mie suppliche a quelle della Madre Tua che intercede
per ogni figlio della terra, ma, specialmente, per i più lontani, per i più
ribelli, per coloro che vivono da insensati o
distratti, mentre dovrebbero essere attenti più che mai ai segni dei tempi. Gesù adorato, mi chiedi che penso per il futuro del mondo.
Tu già sai tutto. Ho dei tristi presagi per coloro che sono
restati chiusi al Tuo Amore, vedo scorrere rapido il tempo ed alternarsi le
stagioni, so ciò che accadrà perché l’ho
compreso negli intimi nostri colloqui. Il mio ardente desiderio è che ogni uomo
si apra subito al Tuo Meraviglioso Amore, come fiore alla splendida luce del
sole. Desidero che il mondo intero, popoli e nazioni, supplichino la Tua
Sapiente Guida. Vedo la grande nave dell’Umanità, la vedo molto inclinata ed in grande pericolo:
prendi Tu, Gesù, adorato Signore, prendi Tu, Gesù, il timone della storia
presente, cambia il corso di essa perché terribile è la rotta che ha preso”.
Amata Mia sposa,
avrei già preso nelle Mie Mani il timone se gli uomini non avessero opposto
resistenza forte, in ogni angolo della terra. Li ho lasciati fare per un po’, ma, è vicino il tempo nel quale strapperò ai
potenti il potere e li getterò giù dai loro troni fatti di violenza e soprusi
di ogni genere. Questo farò, amata Mia sposa, acquieta il tuo cuore, tutto
farò, tutto avverrà quello che deve avvenire. Resta in
Me, dolce Mia sposa, godi le Delizie del Mio Amore. Ti
amo.
Vi amo.
Gesù
25.08.08
Figli cari e tanto amati, sono con voi, cono con ciascuno di voi. Nella gioia,
Dono dolce di Dio, vi aiuto a non inorgoglirvi, pensando che sia dovuto ai
vostri meriti; nel dolore sono con voi per aiutarvi a comprendere la sua
utilità e la sua preziosità. Figli amati, voi, certamente, vorreste avere solo
gioia e ben poche pene, ma il sacrificio, la prova, il dolore, la tribolazione
sopportati con amore e per amore di Dio, ottengono Grazie speciali e meravigliose per la salvezza delle
anime. Sappiate accogliere, con viva speranza, sempre, sempre la Volontà
Divina, anche quando vi chiede il sacrificio duro.
Mi dice la Mia
piccola: “Madre amata, Madre Dolcissima,
l’uomo, davanti al dolore, al sacrificio, alla
dura prova, trema, trema come foglia scossa dal vento. Certo è che, se si
chiedesse ad un uomo che pensa del dolore, della prova
e del sacrificio, subito il suo volto diverrebbe serio serio
e triste, nessuno ama il dolore ne suo né altrui. Penso che ogni cuore vorrebbe
essere sempre nella gioia e vedere anche gli altri nella viva gioia. Dio, però,
nella Sua Infinita Sapienza, dà all’uomo sì la Gioia, ma è spesso presente anche il dolore che serve
come purificazione individuale o collettiva. Madre amatissima, la Logica
Divina, è assai differente dalla logica umana, come il Cielo dista dalla terra. Dolce Madre, aiutaci ad
accogliere bene la Logica Divina anche quando essa è tanto differente da quella
umana; Tu sai, Tu puoi: aiutaci, perché noi siamo fragili ed
incapaci di capire specialmente quando più dura si fa la prova e più acuto il
dolore”.
Amati figli Miei,
dovete capire che il dolore ha sempre il suo preciso significato, dovete capire
che Dio non vuole la sofferenza delle Sue creature. Pensate che Egli le crei
per farle patire? Può una madre volere un figlio per farlo soffrire? Se tanto
ama una madre umana, quanto di più ama Dio che è l’Amore! La sofferenza è la conseguenza del peccato, più
aumenta il fiume di peccato e maggiori saranno le
sofferenze umane e dell’intera Creazione.
Figli amati, vi dico, vi prego, vi supplico: non peccate, non peccate né molto
né poco, ritenete il peccato la maggior sciagura dalla
quale tenersi molto lontano. Figli amati, il peccato si può evitare, il peccato
si deve evitare, perché è offesa a Dio sia quello
grave che quello più lieve, ogni peccato è offesa a Dio, perciò, occorre fare
ogni sforzo per evitarlo.
Mi dice la Mia
piccola: “Madre Santissima,
Madre Perfetta, in una società nella quale si è addirittura perso il senso del
peccato, com’è difficile
evitarlo, serve una fede profonda e radicata. Madre amata, aiutaci ad avere sempre più fede per riuscire
ad evitare non solo il peccato grave,
ma
anche il più piccolo, ad evitare proprio il peccato,
perché è sempre offesa a Dio, anche il più piccolo”.
Figli cari, come Mi
è gradita questa vostra richiesta che scaturisce dal
cuore che arde d’amore per Dio e per
i fratelli, certo che vi aiuto, certo, piccoli cari, questo desidero
ardentemente: aiutarvi a capire che il peccato è la più grande sciagura.
Insieme supplichiamo
Gesù, perché continuino a fluire le Grazie di salvezza per
ogni cuore. Lodiamo, ringraziamo, adoriamo. Vi amo tutti.
Ti amo, angelo Mio.
Maria
Santissima