Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
10.10.08
Sposa amata e
tanto cara al Mio Cuore, voglio ricolmare sempre più la tua anima del Mio
Sentimento e la tua mente della Mia Luce, vivi in Me questo grande
tempo. Beato colui che ne ha capito l’importanza,
beato colui che ha messo il suo tempo al Mio servizio e vive in Me ogni istante
di vita, il suo volo sarà soave e sicuro verso il tempo senza tempo. Sposa
cara, hai compreso tutto questo?
Mi dici: “Adorato
Gesù, nei colloqui intimi mi hai fatto comprendere tante cose, fra queste il
vero segreto per
Amata sposa,
porta ad ogni uomo il Mio Messaggio d’Amore, portalo e non temere di essere importuna. L’uomo che vive, in questo momento nel
torpore, corre un grave pericolo perché rischia di ridestarsi troppo tardi quando non c’è più rimedio alla sua situazione tanto
si è lasciato indurire il cuore. Amata Mia sposa, sto chiamando a Me tutta l’Umanità,
da ogni continente chiamo gli uomini perché desidero
il loro risveglio e l’apertura alla Mia Luce. Chiamo nel
cuore, nessuno può dire: “Non sento
Mi dici: “So, Gesù
adorato, so che Tu non abbandoni mai un’anima nella
sua miseria, ma la segui, per salvarla, fino all’ultimo istante”.
Sposa cara,
questo è, ma non sono Io, Io, Dio, che abbandono l’anima,
mai lo faccio, perché sono l’Amore Che vuole salvare, è però l’uomo, ormai
incallito nel male, che abbandona Me, donandosi al Mio nemico. Pensa, sposa, pensa a Giuda, il discepolo da Me tanto amato: l’ho forse
mai abbandonato? No, certo! Anche dopo il terribile
tradimento, anche dopo il terribile tradimento l’ho seguito col Mio Amore. C’è
stato, infatti, in lui, il risveglio della coscienza: andò dai sommi sacerdoti
per portare le monete frutto del tradimento. Io, Io, Gesù, operai con Potenza
nel suo cuore e non lo abbandonai, ma egli abbandonò Me
lasciandosi prendere dalla disperazione e andandosi ad impiccare. Amata sposa,
fino all’ultimo cerco di salvare, fino all’ultimo istante di vita chiamo, ma,
ti dico: che il cuore, ormai divenuto una pietra dura, non palpita più, diviene
sordo al Mio Richiamo e cieco ai Miei Segni. Non sono Io,
Io, Gesù, Che abbandono le anime, ma esse, ormai, inaridite per le scelte
sbagliate, esse abbandonano Me, Dio, straziandoMi
il Cuore. Sposa amata com’è lacerante il Dolore Mio per ogni
anima che si perde!”
Mi dici: “Quanta
Dolcezza c’è in Te, Gesù, quanta meravigliosa Tenerezza! Benedetto sia Tu per
Resta Mia
piccola, resta e godi le Delizie del Mio Amore. Ti amo.
Vi amo.
Gesù
10.10.08
Figli cari e tanto amati, anche in questo
giorno Dio Mi permette di stare con voi, con ciascuno di voi per aiutarvi nel
cammino verso la santità. Figli amati, sia questo il vostro
obiettivo, sia questo: essere santi per assomigliare a Gesù che è il Santo dei
Santi. Non ripetete con volto mesto: “Come si può giungere alla santità,
alla grande santità?” Figli amati, pensate ad un uomo
che è ai piedi di un’alta montagna, egli alza gli occhi e guarda la sommità,
prova un brivido e dice: “Com’è possibile arrivare alla vetta?” Guarda e
riguarda con tremore, egli può avere due atteggiamenti diversi: può dire a sé
stesso: “La montagna è tropo alta, non arriverò mai alla meta”. Può dire questo
e rinunciare in partenza, divenendo così un vinto; può dire, invece: “Certo è
un’impresa dura e difficile, ma con l’Aiuto del mio Signore mi metto in cammino
e provo”. Detto questo, passo dopo passo procede verso
l’alto, implora l’Aiuto di Dio e continua il cammino con la pace nel cuore e
con il desiderio di raggiungere la cima e la speranza viva di riuscirci. Figli
amati, voi dovete essere come quest’uomo attivo e
coraggioso e non come il primo che si scoraggia.
Mi dice la piccola figlia: “Dolce
Madre, meraviglioso obiettivo è la santità al quale è chiamato ogni
uomo, talora la debolezza umana fa scoraggiare; aiuta, Dolce Madre del Cielo,
aiuta ogni scoraggiato, aiuta il debole e l’inetto a lasciare la sua debolezza,
la sua inerzia, ogni figlio dia gioia al Tuo Cuore di Madre amorosa, volando
verso il traguardo della santità. Madre cara, nel presente, gli uomini della
terra si lasciano prendere dall’attrazione dei beni materiali che, nella
società del benessere sono molti ed appetibili, gli uomini sempre spinti dalla
sete di avere, di possedere; nello slancio verso le cose materiali, perdono
d’occhio quelle spirituali che veramente contano. Madre amata, accade, poi, che l’errore di uno, per emulazione, diventa
errore di tutti. Dolce Giglio del Cielo, Madre Dolcissima, guida Tu ogni uomo
verso la santità, il suo pensiero dominante sia quello di essere
santo, vero santo, grande santo. Madre, supplica il Figlio Gesù che conceda ad
ogni uomo le Grazie di santità, di raggiungere la santità
secondo il Progetto Divino su di lui”.
Figli amati e tanto cari,
figli del Mio Cuore, sono con voi da anni con tanta Gioia perché voglio
aiutarvi in questo vostro cammino, passo dopo passo procedete. Un giorno,
guardandovi indietro, con esultanza vi accorgerete di aver già proceduto molto,
nessuno si scoraggi perché Dio aiuta, non siete soli nel cammino,
ma Gesù è con voi ogni giorno ed opera con Potenza e Tenerezza
attraverso i Suoi Strumenti. All’inizio di ogni giorno
fate questo proposito: “Voglio essere santo, voglio essere sempre più perfetto
nella docilità e nella obbedienza a Dio”. Dovete fare questo proposito e non
scoraggiarvi anche se di tanto in tanto inciampate e
cadete. Vi aiuto cari figli, vi aiuto ed intercedo
presso Mio Figlio, perché abbiate le Grazie di divenire santi, grandi santi.
Insieme lodiamo il Suo
Nome Santissimo. Ringraziamo, adoriamo. Vi amo tutti.
Ti amo, angelo Mio.
Maria Santissima