Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
07.06.09
Sposa amata, offro ad ogni uomo il Mio Amore, lo
chiamo a vivere nel Mio Amore per prepararsi all’Incontro Dolcissimo d’Amore.
Amata sposa, ogni uomo è creato per la Felicità con Me, non per l’attimo di
felicità, ma per quella che dura sempre. Sposa amata, hai veduto quanta Gioia
c’è nel Paradiso? L’anima sa che la sua felicità in Me non ha termine. Amata,
com’è differente la felicità che anche si può godere per un istante sulla terra
da quella che si gode nel Paradiso! Sposa cara, anche sulla terra dono qualche
attimo di Gioia, perché, come ti ho detto, offro ad ogni uomo, palpitante di
vita, qualche stilla di Paradiso, ma, terminato l’attimo, tutto cambia: il grigiore
torna, spesso la tristezza del vivere faticoso. Quale uomo sulla terra è stato
a lungo nella felicità?
Mi dici: “Adorato Gesù, sempre la vita è fatica, è
dura fatica. Essa sarebbe proprio grande pena, se Tu non corressi in aiuto alla
fragile Tua creatura: nel cuore metti la grande Gioia di sapersi da Te amati,
desiderati, sostenuti. Tutto diviene più facile con Te, Dolce Amore, Amico
Dolcissimo dell’anima. La vita sulle Tue Ali diviene un volo piano verso
l’eternità. Dolce Amore, ogni uomo dovrebbe scegliere di volare sulle Tue Ali,
accogliendo subito l’Invito Tuo d’Amore. Mi piace soffermarmi a pensare alla
felicità del primo uomo, quando Tu lo creasTi tutto bellezza, tutto armonia,
tutto stillante Rugiada Divina. Penso a quello che passava nel suo cuore, alla
grande gioia, alla sua purezza, alla sua armonia: tale era il primo uomo calato
in un Universo armonioso con la grande gioia di vivere in dolce intimità con
Te, Dio. Penso e rifletto a lungo sulla condizione iniziale dell’uomo con un
corpo non soggetto alla morte, alla malattia, al triste decadimento. Talora,
penso: tornerà ancora quel tempo meraviglioso? L’uomo nel suo cuore l’ha sempre
desiderato; ma il peccato, sempre presente nel mondo, ha fatto di ogni tempo
sofferenza e pena. La terra geme e barcolla, come un ebbro sotto il terribile
peso del peccato. Esso, ormai, ai tempi presenti, è divenuto un oceano che
invade la terra in ogni suo angolo. Quando tornerà sul pianeta almeno una
stilla della primigenia felicità?”
Sposa amata, se l’uomo capisse che sciagura è il
peccato, se si astenesse di farlo, se raccogliessero gli uomini tutte le loro
forze per vincere il terribile nemico, se questo facessero, molto cambierebbe
sulla terra ed il pianto diverrebbe sorriso di gioia, ogni malattia guarirebbe
rapidamente; anche l’artiglio della morte sarebbe diverso: essa sarebbe un
facile passaggio da una condizione all’altra, come un dolce sonno con un
meraviglioso risveglio.
Mi dici: “Adorato Gesù, possa il Tuo Sangue
Preziosissimo, versato nella terra, farla fiorire della più bella fioritura.
Ogni stilla sia un seme fecondo che la cambia tutta e, dopo venti secoli e più
dalla Tua Venuta sulla terra, nascano i bei fiori di una nuova splendida
realtà”.
Sposa amata, negli intimi colloqui molto ti ho detto,
altro ti dirò. Molto cambierà in breve sulla terra, perché questo voglio.
Accadrà ciò che nessuno immagina, perché il Mio Pensiero non è il vostro e le
Mie strategie sono assai differenti dalle vostre. Amata sposa, proprio quando
accadranno le cose più forti ed incisive, proprio allora, quando tutto sembrerà
finito, nascerà una nuova realtà non per opera di uomo, ma per Volontà Mia.
Coloro che hanno accolto il Mio Invito d’Amore già godono un anticipo delle Mie
Delizie e contemplano qualcosa delle Mie Meraviglie. Per costoro il volo
proseguirà sempre più sublime nei Miei Orizzonti Infiniti. Hai ben compreso,
piccola Mia sposa?
Mi dici: “Ho
compreso molte cose. Attendo che venga il giorno beato del cambiamento e lo
sogno nel mio cuore. Ti benedico, Dolce Amore! Sempre per Te sia il mio canto
di amore, di lode, di gratitudine. Possa ogni uomo capire che la vera sua
sciagura è quella di restare immerso nello stagno del peccato, senza volersi
rialzare. Chi resta affondato in esso, senza fare ogni sforzo per cambiare, non
potrà godere le Tue Delizie d’Amore né potrà contemplare le Tue Meraviglie”.
Amata sposa,
ognuno, se vuole, può cogliere le Grazie che dono ed uscire dalla sua
condizione di miseria. Sposa amata, Io, Io, Dio, dono ogni possibilità per
salvarsi; nessuno si perde, se non lo vuole. Resta felice nel Mio Cuore. Il
Padre ha fatto dono di Me, Io ho fatto dono all’Umanità del Padre; insieme,
offriamo il Nostro Amore, Oceano Infinito, dove c’è un posto per ogni uomo, se
questa è la sua libera scelta. Ti amo.
Vi amo.
Gesù
07.06.09
Figli cari e
tanto amati, sia il vostro cuore colmo di gratitudine per il Dono della vita. Benedite
Dio, in ogni istante, Che per Amore vi ha voluto, per Amore vi conduce e nel
Suo Amore vi vuole accogliere per sempre. Figli amati, riflettete sui Doni che
Dio vi concede per saper manifestarGli la vostra gratitudine: un figlio che non
ringrazia non è gradito a Dio. Siate tutti attenti ai Doni che vi vengono
elargiti e ringraziate, facendone sempre buon uso. Figli amati, tutto è Dono;
non c’è nulla che possedete che non sia sublime Dono di Dio, della Sua Bontà,
della Sua Tenerezza.
Mi dice la Mia piccola
figlia: “Madre amata, questo l’ho ben capito, l’ho compreso sin dalla più
tenera età, rimanendo emozionata e felice davanti ai Doni di Dio, quelli che
Egli ha sempre elargito con larghezza. Anche quando osservavo un solo albero
fiorito, benedicevo Dio per il Dono di quella bella scena. Guardavo con gioia
la bellezza della natura, tanto stupenda nel bel paese dove Dio mi aveva fatto
nascere. Il mio bel paese mi faceva pensare all’Eden, tanto era bella la natura
in ogni stagione. Madre amata, avrei voluto essere un grande pittore per
dipingere le Meraviglie di Dio, un grande scultore per saper cambiare un’umile
pietra in un grande capolavoro; non parlo, poi, della musica che unisce l’uomo
più che mai allo Spirito di Dio. Madre amata, i Doni di Dio non si possono
contare: la Sua Generosità è immensa, la Sua Tenerezza è Infinita. Madre amata,
col Tuo Cuore Meraviglioso, aiutaci a ringraziare Dio per i Suoi Doni sublimi.
Noi, per quanti sforzi facciamo, certo, non riusciamo a farlo bene”.
Figli amati,
siate sempre pronti al ringraziamento volto a Dio, alla lode, alla preghiera
ardente, all’adorazione continua. Pensate alla grandezza Infinita di Dio
Altissimo Che ha voluto donare il Figlio Gesù; pensate a Gesù, Che ha donato il
Padre Santissimo, pensate all’Amore Che unisce il Padre al Figlio e viene
donato all’Umanità.
Mi dice la Mia
piccola figlia: “Madre cara e tanto amata, che mistero grande e sublime è la
Trinità! Mi piace immergermi in questo Meraviglioso Oceano di Soavità Infinita.
Penso al Dono della vita, dato da Dio, con grande felicità e con grande
riconoscenza. Noi, spesso, non capiamo bene la grandezza del Dono di Dio,
perché il pensiero è più volto alle cose della terra che a quelle del Cielo, ma
se l’uomo vive sulla terra con lo sguardo volto sempre al Cielo, capisce tante
cose e gioisce nel suo cuore. Vedo, constato che l’uomo di questo tempo poco
ancora ha compreso, dopo venti secoli dalla Venuta del Figlio Tuo Santissimo.
Insieme a Te, Dolce Giglio, imploro da Dio la Grazia per tutta intera l’Umanità
di capire le Meraviglie di Dio. Possa ogni uomo fare della sua vita, di ogni
istante, un canto di amore, volto alla SS. Trinità. Madre Perfetta, conducici
con Te: Tu sei nella SS. Trinità; noi vogliamo stare con Te. Sei la nostra
Madre e ci ami teneramente, vedo che ci tendi le Braccia per accoglierci tutti.
Nessuno rifiuti il Tuo Invito; il figlio vuole essere sempre accanto alla madre
amata. Noi Ti amiamo, Madre cara, noi vogliamo essere sempre con Te. Portaci
con Te, Dolce Giglio, lì, dove Tu sei”.
Figli amati
venite tutti tra le Mie Braccia: vi voglio condurre tutti con Me per essere
felici della Mia Felicità in Dio. Vi amo tutti.
Ti amo, angelo
Mio.
Maria
Santissima