Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli
ultimi tempi
22.06.09
Amata sposa,
questo è il momento delle più grandi elargizioni: chi chiede a Me, con cuore
sincero, può avere tutto. Voglio concedere perché l’uomo di terra divenga
presto uomo di Cielo, usando bene i Miei Doni. Amata sposa, hai ben compreso che
ogni Dono che elargisco deve essere usato per conquistare la vita eterna
felice? Chi fa buon uso dei Miei Doni può avere una vita più lieta e felice:
con Me inizia il volo verso l’eternità di Gioia; senza di Me non c’è Gioia né
Pace. Amata sposa, hai ben compreso questo?
Mi dici: “Dolce
Amore, quando vedo tanto tormento, quando vedo tanto dolore nei cuori e
smarrimento nelle menti, esamino a fondo le situazioni per capire la causa di
tanti mali. Non è difficile capire, presto, che la causa dei grandi mali, che
rendono spesso durissima la vita umana, è sempre la stessa: la lontananza da
Te, Amore. Chi, infatti, è vicino al fuoco non si gela e mantiene il suo
calore; ma chi si allontana da esso gela e soffre. Tu, Gesù adorato, Tu, Gesù
Santissimo, sei un Fuoco Meraviglioso d’Amore: chi si avvicina a Te si scalda
al Tuo Calore e vede alla Tua Luce. Certo, vicino a Te l’uomo è felice, certo,
ha la pace del cuore, vince la sua battaglia contro il male e vola sulle Tue
Ali Sante e benedette verso l’eternità felice. Gesù, quanta differenza c’è tra
l’uomo stretto al Tuo Cuore e l’uomo che resta lontano da Te! La differenza è
simile a quella che c’è tra il Cielo e la terra. Vedo uomini sempre tormentati
e pensierosi; vedo uomini nella grande sofferenza fisica e morale. Vedo tutto
questo, Dolce Amore e, spesso, è difficile fare qualcosa per loro. Chi non si è
voluto avvicinare a Te nel momento dell’Invito si è indurito tanto che è giunto
al punto di non riconoscere la gravità del peccato; talora, accade anche che egli
dica: “Cosa è il peccato?” Dolce Amore, come è triste la condizione di questi
miseri! Ad essi non serve parlare di Te, perché non Ti hanno lasciato posto nel
loro cuore. Lì, dove Tu, Amore Infinito, non sei, lì tutto diventa triste e
squallido. Tu, Gesù, sei il Rigoglio della vita: chi ha Te nel cuore e nella
mente è come un fiore sempre vivo e vellutato, mai privato della sua stilla di
rugiada. Il mio ardente desiderio è quello di vedere mutare la situazione dei
miseri peccatori. Ognuno prenda coscienza dei suoi errori e implori il Tuo
Perdono per avere la pace ed iniziare il volo”.
Amata sposa,
bene hai detto. L’uomo, che non Mi ha spalancato le porte del cuore, è come una
pianta svigorita che si avvia verso l’ingiallimento e la morte. Piccola Mia
sposa, come puoi constatare, se anche questa generazione è fragile e sviata,
ribelle ed incredula, non per questo Io, Io, Gesù, la lascio alla rovina. Hai
ben compreso, amata sposa, che Mi chino su ogni uomo malato per guarirlo.
Voglio guarire anzitutto lo spirito, poi anche, talora, il corpo. Occorre solo
fare la scelta per Me, rispondere all’Invito, dire: “Sì”. Chiedo troppo? DiMMi,
piccola sposa: chiedo troppo?
Mi dici: “Gesù,
è molto facile darTi risposta per i cuori non ancora troppo induriti; ma come è
difficile per quelli che hanno subìto il morso del Tuo nemico! Il suo veleno ha
un effetto micidiale e distruttivo, si diffonde in tutto l’essere e non dà
scampo. Ti chiedo, Dolce Amore, per i duri di cuore fa’ scendere le Grazie
speciali perché capiscano la loro condizione. Essi, spesso, dicono: “Non c’è
Dio. Non credo; sono scettico. Sto bene così”. Ecco le parole terribili dei non
credenti. Essi sono come massi enormi, che nessuno può spostare, se non una
leva potente e speciale, adatta al caso. Tu, Amore, Tu, Dolcezza Infinita, solo
Tu possiedi tale leva potente. Tu puoi ciò che vuoi: parli; solo una Parola e
tutto è fatto!”
Amata sposa,
così è: dico una sola Parola e tutto è fatto. Il Mio Potere è Infinito; posso
sempre ciò che voglio, ma sui cuori e sulle menti non voglio usare il Mio
Infinito Potere: l’uomo è libero di usare la sua libertà, l’uomo può dire anche
il suo no. Sposa amata, tu l’hai ben compreso.
Mi dici:
“Certo, Amore, certo che l’ho compreso! Vedendo la realtà orribile
dell’inferno, come non comprendere che quei miseri sono lì non per Tuo Volere,
ma perché essi sempre si sono ribellati a Te, fino all’ultimo momento Ti hanno
detto: “No”. Cosa terribile! Il Tuo Potere è Infinito, ma Tu, Amore Dolcissimo,
non lo vuoi usare sull’uomo, hai dato la libertà come Dono e non la togli. Gesù
adorato, non voglio pensare proprio, non voglio pensare a coloro che fanno uso
sbagliato della loro libertà: com’è terribile la loro sorte finale! Il mio
piccolo cuore trema al pensiero”.
Amata Mia sposa,
ho preparato per ogni uomo una sorte felicissima: c’è un posto preparato nel
Mio Oceano
Infinito d’Amore; ma occorre fare la giusta scelta. Resta in Me. Palpiti il tuo
piccolo cuore vicino al Mio Divino. Godi le Delizie del Mio Amore. Ti amo.
Vi amo.
Gesù
22.06.09
Figli cari e
tanto amati, gioisco nel vedere che vi impegnate al servizio di Dio e volete
essere sempre più fervorosi. Spesso, vi sento dire: “Madre amata, voglio dare
più gioia al Cuore di Gesù, tanto offeso in questo tempo; voglio dare a Lui la
lode, che molti ancora non danno, la gratitudine, che molti non hanno per i
Suoi Doni”.
Figli amati,
questo è veramente un tempo nel quale è cresciuta la freddezza dei cuori e con
essa il peccato. Molti si sono immersi nello stagno del peccato e non vogliono
neppure riemergere, pur immersi, come sono, nella sofferenza più profonda. Io
richiamo i figli perché si ravvedano e diminuiscano le loro sofferenze; ma
spesso non sono ascoltata. Vedo, allora, crescere a dismisura le sofferenze: il
grido di dolore giunge fino al Cielo. Ho supplicato l’adorato Figlio di
alleviare le pene, di mitigare il dolore, di concedere la Rugiada della Sua
Misericordia. Questa è stata la Sua Risposta sublime: “Madre amata, il grido di
dolore di questa Umanità gemente giunge a Me. Tu Mi chiedi di ascoltare ed
alleviare le grandi pene che affliggono l’Umanità. Madre amata, il Mio Cuore,
proprio in questo tempo, vuole concedere cose uniche e speciali; ma serve che
gli uomini si mettano nella condizione di cooperare al Mio Piano. Chi molto è
disposto a dare molto può ricevere; ma chi non vuole dare e resta immerso nello
stagno melmoso del peccato non può ricevere: è come colui che continua a
rifiutare il Mio Dono. Madre amata, parlo ogni giorno a questa generazione
presente, parlo del Mio Piano di salvezza e di Gioia; ma quanti ascoltano la
Mia Voce e fanno la Mia Volontà? Madre amata, gli uomini del presente gemono e
soffrono, perché non vogliono fare la Mia Volontà. Se molti si decidessero a
cambiare il loro comportamento, cambierei la loro vita immediatamente, da un
momento all’altro: potrebbero essere felici e vivere già in terra un anticipo
della Pace del Cielo”. Queste le Parole di Mio Figlio Che vuole concedere le
cose più belle proprio in questo tempo; per donarle chiede ad ogni uomo
l’apertura del cuore. Figli amati della terra, voi potete avere le cose più
belle, se fate le giuste scelte, le cose più sublimi, se siete docili ed
obbedienti. Figli amati, aprite gli occhi del cuore e guardate le Meraviglie
che Dio compie per voi. Aprite gli orecchi del cuore, ascoltate la Sua Voce che
ancora chiama. Figli amati, voi tardate nella incredulità; se ancora indugiate,
rischiate di avere il Silenzio di Dio.
Mi dice la Mia
piccola: “Che Dolcezza nel cuore quando Dio parla col Suo Linguaggio, Dolce e
Soave; che amarezza, quando offre il Suo Silenzio! Si converta presto ogni
uomo, apra a Dio il suo cuore; nessuno, proprio nessuno sperimenti il terribile
momento del Silenzio di Dio. Quelli del diluvio lo sperimentarono, quelli di
Sodoma gridarono invano a Dio; non ci fu risposta. Così avvenne a Gerusalemme,
quando fu circondata da trincee: chi sentì il suo grido di angoscia?”
Figli amati, vi
dico, con grande pena nel Cuore, che terribile sarà la sorte di coloro che
resteranno nella freddezza e nella grande incredulità.
Insieme, Cuore
con cuore, imploriamo la Misericordia di Dio. Lodiamo, ringraziamo, adoriamo.
Vi amo tutti.
Ti amo, angelo
Mio.
Maria
Santissima