Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
21.09.09
Sposa amata,
hai ben compreso che il tempo è un Mio Dono?
Mi dici:
“Dolcissimo Amore, tale l’ho sempre considerato, perché Tu, Gesù, Ti sei
degnato di parlare al mio cuore già da quando ero in tenera età. Ti benedico,
Gesù, perché non hai lasciato la Tua piccola creatura affondata nel suo nulla,
ma, presto, l’hai chiamata a vivere in Te, nella Tua Reggia d’Amore. Chi è in Te,
Gesù, vive nella fulgida Luce, quella che Tu offri con generosità, e comprende
ogni cosa. Ho sempre dato molta importanza allo scorrere del tempo. Vedevo le
stagioni cambiare e pensavo: anche le stagioni della vita cambiano, c’è il bel
tempo verde, c’è poi il tempo della maturità, infine quello conclusivo. Adorato
Gesù, Tu mi hai insegnato la bellezza delle varie stagioni della vita. L’uomo
nell’età verde è pieno di vigore: deve tutto usarlo per il Tuo servizio
gioioso. Nell’età matura, l’anima, che a Te si è donata, già comincia ad essere
bella della Tua Bellezza e luminosa della Tua Luce, perché Tu operi su di lei e
la plasmi con la Tua Sapienza e la Tua Tenerezza. C’è poi il tempo conclusivo,
la sera della vita; ecco, dalle Tue Mani sta uscendo, pronto, il Tuo sublime
Capolavoro. L’anima, pronta, ornata e bella, si prepara al sublime Incontro
speciale con Te. Dolcissimo Amore. Ogni stagione della vita con Te è bella, è
gioiosa, è piena di speranza. Tremo nel cuore, quando vedo tante giovani vite
spezzate in questo tempo. Vorrei che ogni uomo potesse attraversare le varie
stagioni della vita per essere ben pronto, poi, al dolce Incontro d’Amore con
Te, Gesù. In questo tempo vedo che molti sono da Te chiamati in età molto
verde. La Tua Logica, Dolcissimo Amore, non è quella umana, secondo essa ogni
uomo dovrebbe poter vivere tutte le sue stagioni per divenire un Tuo Capolavoro
per il Paradiso. Vedendo ciò che accade, più che mai do molta importanza anche
ad un solo istante di vita. Penso: ogni istante può essere l’ultimo sulla
terra: deve essere utilizzato per adorare il mio Signore, dal Quale ho tutto.
Penso, infatti: cosa ho che non sia Suo? Gesù Dolcissimo, penso che, se anche
l’uomo spende ogni istante della sua vita, fosse pur lunghissima per lodarTi, benedirTi, ringraziarTi, adorarTi, nulla
avrebbe fatto. Chi mai può ringraziarTi adeguatamente
per il solo Dono della vita? A questo poi si aggiungono tutti gli altri, perché
tutto è Dono Tuo, anche quello sublime della liberta che è dignità per l’uomo.
Dolcissimo Gesù, Delizia di ogni anima che a Te si affida, faccio molta
attenzione allo scorrere del tempo e voglio donare a Te ogni istante di vita,
ogni palpito del cuore, ogni fremito del mio piccolo essere. Degnati di
accettare il mio nulla e concedimi di restare sempre nella Tua sublime Reggia
d’Amore, lì, dove ogni istante di vita diviene palpito d’Amore di Dio verso la
Sua creatura e della creatura verso il suo Creatore. Che sublime scambio di
amorosi sensi avviene nella Tua Reggia! Com’è bella la vita, pur nel suo
travaglio, quando è condotta accanto a Te, Gesù, stretti al Tuo Cuore
Meraviglioso: c’è sulla terra già il Palpito del Cielo! Ho ben compreso che il
Paradiso comincia sulla terra e le sue sublimi Delizie crescono di intensità
con l’età. La stagione più bella diviene, poi, come in natura, quella dei
frutti abbondanti e maturi, che Tu, Amore, puoi cogliere. Ogni uomo dovrebbe
essere come quegli alberi belli e fruttuosi, colmi di frutta e rigogliosissimi
del mio bel paese, quello dove il Tuo Tenero Amore mi ha fatto nascere. I rami,
infatti, in autunno, erano tanto carichi di frutti da incantare e l’agricoltore
li guardava con grande gioia, pensando: “Non è stata inutile la mia fatica”. Li
guardava e sorrideva, felice.”
Amata sposa,
bene hai compreso: ogni uomo nella sua vita terrena si deve impegnare a
preparare i suoi frutti per il Cielo, non attaccarsi alle vanità della terra;
lì, dove Io Dio voglio che sia solo un pellegrino frettoloso, deve preparare
frutti per il Cielo nell’arco della vita, nel tempo che Io concedo.
Mi dici:
“Dolcissimo Amore, per questo trema tanto il mio cuore, quando finisce una vita
ancora in tenera età, quando ancora non vi sono frutti. Tremo, Dolce Amore,
temendo l’impreparazione dell’anima, ma dico: se l’Altissimo questo ha deciso,
sia sempre benedetta la Sua Volontà. Non si spegne, infatti, una giovane vita
per caso: Tu recidi il tenero virgulto, quando vuoi. Capisco che tutto è Tuo
Dono: una vita lunga, una breve, una brevissima. Si compia sempre in terra la
Tua Perfetta Volontà, come si compie in Cielo”. Sposa amata, queste sono sempre
le parole che voglio sentire dall’uomo: piena accoglienza della Mia Volontà,
senza discuterla. Il Mio Pensiero, infatti, piccola Mia sposa, non è il vostro
pensiero né la Mia Logica è la vostra. Resta felice nel Mio Cuore. Nella Mia
Reggia d’Amore voglio accogliere ogni uomo, ma pochi hanno compreso che solo in
Me c’è Felicità, c’è Pace, c’è Armonia di vita. Resta in Me; la tua adorazione
Mi consola della grande amarezza di non essere accolto da molti. Ti amo.
Vi amo.
Gesù
21.09.09
Figli cari e
tanto amati, preparate per Gesù, Che adorate con Me con tutto il cuore e con l’anima,
preparate per Lui tanti frutti da offrire. Sia la vostra vita una bella
preparazione all’eternità felice. Figli amati, molti non vogliono sentire
parlare di eternità; ma voi parlate con gioia, perché anche i più distratti
comincino a pensare.
Mi dice la Mia
piccola: “Madre amata, sulle Tue Labbra c’è spesso, in questo tempo, la parola
“eternità”. All’uomo che si attacca troppo alla terra insegni che il tempo
della vita terrena passa, passa rapido ed egli si avvia verso l’eternità. Gli
uomini di questo tempo stanno mettendo in disparte non solo il termine peccato,
ma anche quello di eternità. Quando si parla di eternità, cala intorno un fitto
velo di malinconia, i volti sorridenti diventano seri. Madre amata, non capisco
quello che accade all’uomo moderno, non capisco proprio cosa stia accadendo:
non riflette l’uomo, non guarda i segni; capisco che ha il terrore della fine
della sua esistenza. Il più giovane è proprio spensierato e pieno di illusioni;
il maturo molto affannato per mettere insieme beni. L’anziano, poi, non fa che
sospirare al pensiero della fine della sua esistenza terrena: giungono al Cielo
i sospiri degli uomini, ma poche sono le preghiere, poche le suppliche. Madre
cara, non cessare di ripetere ai figli amati sempre le stesse cose perché essi
capiscano e si sveglino dal torpore. Chi si è svegliato coglie i segni e
ascolta la Voce di Dio con grande gioia nel cuore, aprendosi sempre più alla
speranza. Madre amata, ottieni dal Figlio Santissimo il Dono del risveglio di
tutte le coscienze, prima del grande giorno, quando, in un istante, passerà la
scena di questo mondo e godrà chi si è convertito.”
Amati figli,
parlo con chiarezza ed Amore ai Miei figli. Dio offre ad alcuni Doni speciali
che devono essere elargiti a tutti: sono i Suoi amati strumenti d’Amore, sparsi
in ogni angolo della terra. Chi ha questi Doni li offra con generosità, con
grande amore ed umiltà, perché anche il povero, lontano da Gesù, possa andarGli incontro nella gioia. Chi ha doni a chi non ha,
perché Dio elargisce per tutti, vuole la felicità di ogni anima. Se parla di
eternità la Madre del Cielo, anche voi fatelo con tanto amore. Se vi ascoltano
con gioia, continuate il discorso; se non vogliono sentire, non insistete, ma
pregate, pregate! Pregate, perché, già l’ho detto e non Mi stanco di ripetere
che colui che non vuole pensare all’eternità non si prepara e chi non si
prepara si avvia verso una triste fine! Figli del mondo, la vostra vita sulla
terra dura un istante; anche la più lunga è sempre un istante se confrontata
con l’eternità. La vita nuova, quella che segue a quella terrena, è quella vera
che non ha mai fine. Piccoli cari, siate saggi e date saggezza. Voi siete come
i fiori che oggi ci sono e domani sono spariti. Preparatevi tutti, figli amati,
con gioia; preparatevi tutti, pieni di viva speranza in Dio. Sia il momento
dell’Incontro con Gesù un sublime Abbraccio d’Amore.” Uniamo i cuori, piccoli
Miei, nella lode a Dio, nel ringraziamento, nell’adorazione. Vi amo tutti.
Ti amo, angelo
Mio.
Maria
Santissima