Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.04.10

 

 

Eletti, amici cari, avete molto, perché così ho voluto. Date molto a chi ha bisogno, non parlo solo dei beni materiali, ma di quelli spirituali. Molti sono i miseri che vanno sostenuti. Dono a voi perché doniate agli altri.

 

 

Sposa amata, l’uomo del presente terreno pensa sempre che il bisognoso sia colui che manca di beni materiali, così si chiama il povero; ma, ti dico che così non è. La grande povertà è la mancanza di fede e sulla terra di questi poveri ce ne sono molti. Sposa cara, questi occorre aiutare, questi soccorrere, questi sostenere. I Miei strumenti sono in ogni angolo della terra. Dovunque li ho posti. Essi sono le colonne portanti della Mia Chiesa. Essi la sostengono, secondo la Mia Volontà. Amata sposa, ti dico: beato colui che si è lasciato da Me plasmare ed è divenuto un Mio strumento d’Amore! Beato tale uomo perché la sua vita è divenuta un Mio capolavoro ed il cuore è sempre colmo di gioia. Egli dà ed Io, Io, Gesù, gli offro i Doni più belli: non solo è felice sulla terra, secondo le regole della terra, ma si prepara ad avere un Dono sublime in Cielo, Dono di fedeltà. Nessuno può spiegare quello che Io, Io, Gesù, ho preparato per coloro che Mi amano e Mi restano fedeli. Nessuno mai l’ha potuto spiegare, perché non ci sono parole umane abbastanza efficaci. Sposa amata, la fatica dei Miei fedeli testimoni sarà pienamente ripagata. Il Mio Cuore vuole donare molto a chi molto Mi ha donato.

Mi dici: “Dolce Amore, ricordo, con immensa gioia, la Tua Risposta a chi Ti chiedeva cosa avrebbe avuto da Te, avendo lasciato ogni cosa per Tuo Amore, dicesTi: “Avrà il centuplo sulla terra e poi in Dono il Paradiso”. Come sei grande nell’Amore, Gesù! Se anche l’uomo

Ti dà molto, quello che Ti offre è sempre poco, perché egli è un povero mendicante che apre le sue braccia per dare. Che ci può essere nelle braccia di un mendicante? Ogni uomo, davanti a Te è tale. Tu, Santissimo, pur essendo il più Grande, Ti accontenti del poco che un mendicante può dare, ricambi con i Tuoi Doni che sono quelli del Re più Dovizioso e Generoso. Gesù adorato, spesso, rifletto sulla povertà dell’uomo, confrontata alla Tua Ricchezza Infinita. Dico: cos’è l’uomo perché Dio lo ami tanto? Egli è un essere debole e povero. Gli uomini della terra, spesso, disprezzano i loro simili poveri e deboli; se anche proprio non li disprezzano, certo, non li amano come i più potenti, non li tengono in considerazione. Se in un convito si presentano un potente della terra ed un pezzente, gli uomini salutano con fervore il potente e lo ricolmano di complimenti; del pezzente proprio non si accorgono. Amore Infinito, ogni uomo davanti a Te è solo un povero mendicante che ha bisogno di tutto; è sempre mendicante, ma Tu, Gesù, Tu, Dolcissimo Amore, per ogni uomo hai dato in Sacrificio la Tua Vita di Uomo Dio, per la sua salvezza, per trarlo fuori dalla sua miseria infinita. Gesù adorato, penso e rifletto su quello che hai fatto anche per me. Penso e ripenso al Tuo sublime Sacrificio per la salvezza della mia anima: nasce nel mio cuore, nella mia anima un grande desiderio di ricambiare il Tuo Amore. La Madre Tua Dolcissima ci ha insegnato a ripetere al mattino due frasi, la prima è questa: “Dio mi ama”. La seconda è: “Devo impegnarmi a corrispondere a tale sublime Sentimento”. Questo ha insegnato la Tua Madre Meravigliosa e Perfetta. Al mattino, quando apro gli occhi, Ti benedico per il Dono di un altro giorno di vita, Dono meraviglioso del Tuo Cuore e, poi, subito penso a quanto mi ami; progetto come ricambiare il Tuo Sentimento e dico al mio piccolo cuore: mai riuscirai a ricambiare, perché il Cuore Divino è un Oceano Infinito d’Amore e tu sei piccolo piccolo. Sarà sempre una goccia in un mare immenso! Dolce Gesù, Ti supplico: accogli la piccola stilla d’amore che il cuore riesce a darTi, non disprezzare il misero dono di un cuore ardentissimo, ma piccolo, piccolo, che davanti alla Tua Infinita Grandezza trema e freme: trema, ma non di paura, perché sei l’Amore, trema, per la felicità di essere amato da Te, Infinito, e freme per il desiderio di darTi di più, sempre di più. Il mio cuore assomiglia a quel bimbetto che, vedendosi davanti al padre, riconosce la sua piccolezza confrontata alla grandezza del genitore; si alza sulle punte dei piedi, ma capisce di essere sempre piccolo piccolo, allora tende a lui le braccia. Subito, il padre lo alza fino alla sua guancia, mentre il piccolo cuore è tutto felicità.”

Sposa amata, se l’uomo Mi dona il suo amore, la briciola che contiene il suo cuore, Io, Io, Dio, lo accolgo con grande Gioia, perché egli Mi dà tutto ciò che possiede. Io, Io, Dio, ricambio col Mio Dono e vorrei che tutti gli uomini ricambiassero col loro sentimento, offerto con tutta l’anima. Certo, farei della terra un Paradiso. A chi Mi offre il suo sentimento, il suo pensiero, il fremito della sua anima Io, Io, Dio, offro Me Stesso. Resta felice in Me e godi le Delizie del Mio Amore. Ti amo.

Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.04.10

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari e tanto amati, siate nella gioia di Pasqua: Gesù è risorto e splende la Sua Luce nei vostri cuori. Dimenticate i problemi, la tristezza; gioite in Dio Che vi ama e vi dà la Gioia. Il Padre caro, Che voi adorate, ha preparato per voi un Progetto speciale e sta per realizzarlo. Voi capite che ogni progetto di chi ama immensamente è meraviglioso e sublime. Non pensate alle sofferenze del momento; pensate a quelle gioie sublimi già pronte per voi. Pensate, sì, alla morte di Gesù. Pensateci sempre. Pensate e non dimenticate la Croce di Gesù: essa è la vostra salvezza. Amate la Croce che vi ha salvati, adoratela; ma pensate anche che Gesù è Risorto e, Glorioso, splende. La Sua Luce potete vederla con gli occhi del cuore. Guardatela ed esultate in essa! Figli amati, non voglio vedervi sprofondati nella tristezza; sapete, perché l’ho ripetuto, che le pene del momento sono passeggere per chi ama Dio con tutto il cuore, con ogni fremito dell’anima. Questo momento prepara a voi una grande, meravigliosa gioia senza tramonto. Il cuore di chi crede in Gesù è sempre in festa; vi può essere un temporale provvisorio, ma subito spunta il sole ed esplode la gioia di essere figli di Dio, da Lui amati e desiderati, da Lui creati per la Felicità.

Mi dice la Mia piccola: “Madre amata, come può il malato essere nella gioia? Come può il provato essere nella letizia? Dolce Madre, aiuta il malato a guarire, il provato a sopportare la sua pena con facilità.”

Figli amati, vi ho detto che in questo tempo Dio vuole offrire cose speciali ed uniche, cose meravigliose, come mai ha fatto nel passato. Se siete malati, pregate, figli, adorate, chiedete la guarigione. Spesso, Dio la concede, ma sapete a quale condizione: dovete sforzarvi di staccare il legame del peccato, dovete cercare di spezzare questa catena. Chi è malato preghi, adori e chieda. Gesù Risorto vuole che tutta l’Umanità esulti con Lui. Se siete duramente provati, benedite sempre Dio col cuore, poi fate ogni sforzo per staccarvi dal peccato. L’aiuto verrà certamente, se lo chiedete, perché Dio è una Madre Dolcissima Che si impietosisce. Figli amati, avete ben compreso che occorre piena fiducia in Me, prima in Dio, poi, anche in Me Che sono la Madre del Cielo e vi amo teneramente. Figli cari, ecco perché vi voglio gioiosi: non è questo tempo di pianto e tristezza, ma di esultanza del cuore; Gesù è Risorto e vi aspetta nella Sua fulgida Luce. Figli amati, alzate a Lui lo sguardo e guardate il Suo splendore di Risorto. Il Suo Sacrificio è stato Unico e mai più si ripeterà. Vivete con Lui, figli, vivete stretti a Lui, amati: il Suo Cuore vi desidera ardentemente. Insieme adoriamo, adoriamo, adoriamo! Vi amo tutti.

Ti amo, angelo Mio.

 

                                                                                              Maria Santissima