Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
26.08.10
Sposa amata, vedi come gli uomini si preoccupano poco
di parlare con Me, mentre non sono mai sazi di parlare tra loro?
Mi dici: “Dolce Amore, l’uomo di oggi parla troppo e
pensa troppo poco al Cielo. Tu attendi la sua parola, la sua supplica; spesso,
non viene, perché grandi sono la distrazione ed il vuoto. La preghiera, ho ben
compreso, è l’ossigeno dell’anima. È grande gioia parlare con Te, Amore, più
che parlare di Te. I grandi della terra, nella loro superbia, non amano che
parlare con i loro pari, disdegnano i piccoli e non vogliono certo parlare con
loro. Per Te, Dolce Amore, non è proprio così. Tu attendi che il cuore umano si
rivolga a Te, si apra a Te, mostri il suo anelito. L’uomo, spesso, preso dalle
cose terrene, parla tanto con i suoi simili di vanità ed insulsaggini, mentre
parla poco con Te, il Sapientissimo, il sublimissimo. Tu molte cose vuoi dire
alle anime: vuoi parlare del Tuo Progetto, delle meraviglie del Cielo, vuoi
guidare la vita terrena in modo che non diventi un lungo Calvario, ma un volo
lieve e piano verso l’Infinito. Dolce Amore, quanto è grande e sublime il Tuo
Cuore! Solo in Paradiso si può capire di più la Tua Infinita Grandezza. Tu crei
ogni uomo solo per Amore; sì: ogni uomo è frutto del Tuo Amore. Fai su di lui
un meraviglioso Progetto e scrivi nella sua anima il Tuo Nome in modo che egli
aneli a Te nella sua vita. Ogni anima ha in sé un dolce anelito a Te; ma la
vita terrena, spesso, svia e confonde. Se questo anelito originale non viene
coltivato abbastanza è come una pianta che, trascurata, cresce poco e male; se
poi non viene mai curata, si secca e muore. Dolce Amore, quante piante vedo in
queste condizioni! Questo è un tempo grande e speciale nel quale avvengono cose
stupende, come mai sono accadute, ma anche cose orrende, peggiori del passato.
Dolce Gesù, vorrei che già questo fosse il tempo nel quale ognuno lodasse il
Tuo Nome Santissimo; vorrei che ognuno lo pronunciasse con amore e timore;
vorrei che fosse scritto a lettere di fuoco nel Cielo in modo che ogni uomo lo
potesse vedere e potesse comprendere che Tu sei Tutto per noi”.
Mia piccola sposa, questo tuo desiderio non resterà
inesaudito, ma prima occorre che l’uomo faccia la sua libera scelta: o con Me o
senza di Me; o con Me per sempre o senza di Me per sempre. I grandi fatti
arriveranno all’ultimo e saranno fonte di immensa felicità per chi Mi ha amato,
servito, lodato, ringraziato, adorato. Costui vedrà i suoi più santi desideri
esauditi. Non così, non così sarà per chi non ha voluto aprirsi al Mio Amore,
ma si è lasciato trascinare nell’inganno dal terribile nemico: la Mia piena
Manifestazione sarà per lui la grande sconfitta; egli sarà un vinto, simile al
suo seduttore.
Mi dici: “Dolcissimo Amore, molto mi hai detto negli
intimi colloqui, quello che potevo essere in grado di capire. Le Tue Parole
sono entrate nel mio cuore e non penso che ad esse. Provo immensa gioia per le
Tue Meraviglie, quelle che fai e che farai; ma non posso fermare il pensiero
sui vinti. Vorrei, vorrei, vorrei, Amore Santissimo, che non ci fossero vinti,
ma tutti vittoriosi con Te, l’Eterno Vittorioso. Scendano ancora copiose le
Grazie: tutti capiscano che è tempo di essere molto operosi. Nessuno si faccia
rodere dall’accidia, trascinato dall’inganno del nemico; colga le Tue Grazie e
si salvi”.
Sposa amata, il nemico tesse molte vittorie lì, dove
si è affievolito l’anelito del cuore a Me. Questo è avvenuto per l’abitudine al
peccato grave. Chi non ha voluto reagire alle forze del male ora è come colui
che, caduto nello stagno melmoso, non ha voluto prendere la mano amica: costui
affonda sempre più, fino a scomparire nel fango. Sposa amata, Io, Io, Dio,
mando sempre incontro al peccatore una mano amica: guai a chi la rifiuta! Sposa
amata, nessuno si perde, se mette tutto il suo impegno per salvarsi; ma ripeto
che nessuno si salva se vive nell’inerzia e nel disinteresse per le cose del
Cielo. Conosca il mondo il Mio Messaggio. Sposa cara, sii felice in Me. Ti amo.
Vi amo.
Gesù
26.08.10
Figli cari e
tanto amati, Dio Mi lascia con voi, perché i tempi presenti sono duri e
difficili: accoglieteMi come Madre amorosa Che vuole
proteggervi dai gravi pericoli presenti e futuri. Piccoli cari, la fede di
molti sarà provata perché divenga più forte e radicata. Chiedo ad ogni figlio
di accogliere la Volontà di Dio, come ciò che è meglio per la propria anima e
per quella altrui. Se siete nella prova lieve, benedite l’Altissimo e siate
grati e felici; se la prova è più forte, non lasciatevi cogliere dallo
smarrimento: Dio prova colui che ama, come fa il padre col figlio.
Nel momento
della prova non dite: “Perché Signore, mi fai penare, sapendo che deboli sono
le mie energie di resistenza?”
Figli amati,
siate certi, siate veramente certi che, se anche la prova fosse dura, mai sarà
al di sopra delle vostre forze. Dio, certo, attende che voi vi fidiate di Lui,
pienamente, chiedendoGli Aiuto con grande umiltà. Già
l’ho detto, ma ora lo ripeto: chiedete, chiedete sempre, fiduciosi di ottenere;
siate certi che nel tempo di Dio tutto avrete. Guai all’uomo che, vedendo
ritardare la realizzazione del suo giusto desiderio, si lascia prendere dallo
sconforto! Sapete bene che i tempi di Dio non sono certo i vostri tempi, sono
sempre quelli giusti e perfetti per la vostra situazione.
Mi dice la Mia
piccola: “Madre cara, Dolce Tesoro, questo col cuore l’abbiamo ben compreso; ma
la mente fatica ad afferrare, quando si tratta di sofferenza. Il cuore,
pensando all’Amore di Dio, dice: “Servi, sopporta e taci”; questo dice, ma la
mente, turbata, ripete: “Quando cessa questa fatica? Quando questa pena?” Madre
cara, fa’ in modo che il cuore prevalga sulla mente e tutto sia sopportato con
la pace del cuore. Madre cara, penso agli ammalati gravi: ogni giorno è grande
fatica e pena, mentre il cuore si spaura e trema. Ti
prego, Dolce Madre del Cielo: tieni gli Occhi rivolti, in modo speciale, su
coloro che soffrono gravi pene nel cuore e nel corpo; accarezzali e allevia il
dolore in modo che mai si spenga completamente la Gioia di Dio”.
Figli amati,
figli cari, sapete, perché l’ho spiegato continuamente, che Dio non vuole il
dolore, solo la gioia; ma sono i gravi peccati umani che Lo inducono a
permettere il dolore. Figli cari, la vostra attenzione è sempre sul corpo;
soprattutto, pensate ad esso, a non farlo soffrire troppo, ma Dio pensa
all’anima. Se anche deve patire il corpo, la cosa più importante è che si salvi
l’anima: a che servirebbe avere tutte le ricchezze del mondo e piena salute, se
dovesse perdersi l’anima? Figli amati, pensate all’Infinita Sapienza di Dio
unita, all’Amore Suo Meraviglioso! Volete affidare sempre a Lui la vostra vita?
Dice la Mia
piccola: “Certo che lo vogliamo. Sia Egli, il Santissimo Gesù, il Timoniere
della nostra vita: con Lui il volo sarà piano e gioioso verso l’eternità”.
Figli amati,
sia di tutti voi questo pensiero. Insieme lodiamo il Nome Santissimo.
Ringraziamo. Adoriamo, adoriamo, adoriamo! Vi amo tutti.
Ti amo, angelo
Mio.
Maria
Santissima