Opera scritta dalla Divina Sapienza
per gli eletti degli ultimi tempi
17.11.10
Sposa cara, gli uomini di questo tempo si preoccupano di essere
graditi al mondo, di essere lodati e gratificati; ma gli eletti, i saggi, i
giusti della terra a questo non pensano, si preoccupano di essere graditi a Me.
Mi dici: “Dolce Amore, Dolcissimo Gesù, questo è sempre
accaduto, sempre; ora, in modo speciale, l’uomo cade in questo inganno. Aiuta
ogni uomo a capire che non conta il giudizio del mondo, solo il Tuo conta. Non
sono gli uomini i giudici, ma sei Tu il Giudice Perfetto, davanti al quale
apparire. Capisco che gli uomini, in gran parte, agiscono, senza pensare che
sempre l’ultima Parola è la Tua: i ladri rubano e non pensano; i bugiardi
ingannano e non pensano; i lussuriosi agiscono senza riflettere e non cambiano;
i grandi della terra opprimono i piccoli e non riflettono. Spesso, l’uomo
agisce e non pensa che, certo, è libero di fare come vuole, ma di ogni sua
azione a Te dovrà rendere conto: la Parola Tua sarà l’ultima sul suo
comportamento. Dolce Amore, l’uomo non dovrebbe fare le scelte, per paura del
Giudizio; egli dovrebbe farle per amore, non dovrebbe comportarsi rettamente,
secondo il Tuo Cuore, per il timore del Giudizio, ma per il grande amore che ha
per Te. Ogni azione scorretta, infatti, va contro i Tuoi Precetti. Sono essi
perfetti, fatti da Te, Amore Infinito, per l’uomo non contro l’uomo. Tu chiedi
obbedienza ed umiltà; ogni uomo, riconoscendosi debole, fragile, incapace, deve
farsi guidare da Te, Dio, Santissimo Amore, e deve riconoscere di essere povero
e misero. Chi obbedisce ai Tuoi Precetti capisce che ha bisogno di guida per
procedere bene nella vita, ha bisogno di Te, Dio: quanto ha bisogno di Te,
Amore Infinito, quanto bisogno ha di Te! Spesso, facendo un auto sondaggio, mi
rendo conto della grande fragilità della mia natura: la mente si confonde in
fretta; il cuore trema per un nonnulla. Come può realizzarsi l’uomo in questo
modo? Come può pensare di realizzarsi senza di Te, Amore, Che lo guidi e lo
conduci? Se l’uomo, solo un po’, riflette su se stesso capisce di essere
povero, povero, incapace ed indifeso, come un pulcino che pigola, pigola,
pigola, pieno di paura e smarrimento. Dolce Amore, Santissimo Amore, ho veduto
uomini forti ruggire come leoni, quando tutto andava bene; cambiando le cose e
precipitando la loro condizione, li ho visti tremare come conigli. Dolce Amore,
basta un morbo, basta una caduta finanziaria, basta poco per trasformare un
uomo ruggente, come un leone, in un coniglio tremante, tanto è fragile la
condizione dell’uomo. Tu, adorato, Dolcissimo Gesù, vegli sul cammino
dell’uomo. Tu vegli, Dolcissimo, con grande Amore: sei come una dolce madre che
veglia vicino alla culla del suo piccolo. La differenza, però, è grande tra il
bimbo e l’uomo, capace di intendere e volere: il bimbo è felice, quando vede la
madre ed altro non desidera che la sua presenza amorosa; l’uomo può anche
rifiutare Te, Santissimo, può osare rifiutare la Tua Presenza amorosa. Un
giorno dicesTi questa sublime frase: “Se non diventerete come bambini, non
entrerete nel Mio Regno felice”. Più che mai capisco il significato di tale
frase: il bimbo tende le mani alla madre che lo ama, il piccolo altro non
desidera che il suo amore dolce. Il suo cuore è puro. Non c’è sulla terra un
bimbo solo che rifiuti le cure materne, che non ami il sorriso materno; ma vi
sono, in grande numero, uomini che rifiutano Te, Gesù, Te, Amore Infinito, Te,
Dolcezza, Te, Balsamo Soave di ogni anima. Ti rifiutano e non accolgono la Tua
Guida: quanti sono i superbi della terra! Quanti i leoni ruggenti che sono
tali, perché va tutto bene ancora per la Tua Generosità Infinita. Tu, Dio, non
cessi di elargire i Tuoi Doni; quando però cominci a ritirarli, ecco che il
leone diviene subito un coniglio tremante: dov’è la sua superbia, dove la
forza, sulla quale contava?”
Sposa amata, bene hai parlato. Nel mondo sono ancora in
gran numero i superbi che contano sulla loro forza, perché tutto va bene; in
attesa del loro cambiamento, non ho ritirato i Miei Doni. Tutto ciò che hanno è
Dono Mio, ma, ti dico: quando comincerò a ritirarli, prima a poco a poco e poi
tutti insieme, allora, allora non sentirai più il loro ruggito di superbia, ma
li vedrai correre come conigli tremanti, cercando un buco, dove ripararsi e
sfuggire alla Mia Giustizia Perfetta.
Mi dici: “Dolce Amore, Santissimo Amore, nessuno attenda
l’ultimo momento a pentirsi e supplicare il Perdono; nessuno cada nella rete
sottilissima della Tua Perfetta Giustizia. Dolce Gesù, Amore sublimissimo,
avvolgi l’intera Umanità con la Tua Misericordia Dolcissima. Nessuno resti così
stolto, da cadere nella rete sottilissima della Tua Giustizia Perfetta.
Concedimi, Dolce Amore, di stare in adorazione nel Tuo Cuore, Reggia
Meravigliosa che mi ha accolto.”
Resta, sposa amata e fedele, resta. Questo è il tuo posto!
Conosca il mondo il Mio Messaggio. Riposa felice in Me, Dio. Ti amo.
Vi amo.
Gesù
17.11.10
Figli cari e tanto amati, figli del Mio Cuore, vi chiedo di
essere ardenti nella preghiera e perseveranti nel Bene: chi prega con fervore
ottiene da Dio tutto; chi pratica il Bene percorre la via di Luce e si prepara
il premio. Piccoli cari, Dio vuole continuare ad elargire i Suoi Doni, ma
attende cooperazione. Chi non vuole cooperare se li preclude, facendo così la
sua scelta. Figli amati, il vostro futuro prossimo e remoto dipende dalle
scelte che fate, secondo il Suo Cuore o contro il Suo Cuore. Figli del mondo,
siate attivi e desti: molto potete avere, molto; poco o nulla, secondo quello
che volete con le scelte. Figli amati, nessuno osi pensare di avere molto,
dando nulla a Dio; nessuno osi credere di avere grande premio, rimanendo
nell’ozio e lasciando inattivi i suoi talenti, quelli che Dio ha donato.
Ricordate le Parole di Gesù: “Un giorno un grande signore andò via per un
viaggio; doveva ricevere un titolo regale. Diede ai suoi servi dei talenti per
farli fruttificare durante la sua assenza: a chi dieci, a chi cinque, a chi
meno. Tornando, volle il frutto dei suoi talenti. Chi ne aveva dieci disse al
padrone: “Ecco i tuoi dieci con i frutti”. Chi cinque fece lo stesso. Venne
colui che ne aveva uno solo; disse: “Ti restituisco il talento, che ho tenuto
ben nascosto”. Figli amati, quale fine fece costui che, per timore, l’aveva
tenuto ben nascosto, senza farlo fruttificare?
Mi dice la Mia piccola: “Madre cara, fece certo una
terribile fine, perché gli fu tolto il talento, che non aveva fatto
fruttificare, e dato a chi ne aveva molti, perché era stato un abile
amministratore.”
Figli amati, ognuno di voi ha dei talenti: chi molti, chi
pochi. Fateli fruttificare per il Regno di Dio; nessuno faccia come quel servo
che lo tenne ben celato ed inattivo quello che possedeva. Figli amati, ognuno
capisca quali sono i suoi talenti e li faccia fruttificare, solo così avrà il
premio che spetta al servo attivo e fedele.
Mi dice la Mia piccola: “Madre cara, Madre Dolce, le Parole
di Gesù hanno sempre un grande significato. Aiutaci, Dolce Tesoro, aiutaci a
capire bene quali sono i nostri talenti; aiutaci ad usarli perché fruttino
molto e siano graditi a Dio. Spesso, l’uomo, per la sua misera condizione, non
sa neppure valutare bene i suoi talenti e non li usa, come dovrebbe. Dolce
Madre, questo avviene di frequente; ma se Tu ci aiuti, riusciremo a dare a Dio
molti frutti.”
Figli amati, certo che vi aiuto: questo è un momento nel
quale occorre operare attivamente per il Regno di Dio! Figli cari, vi sono
vicina per aiutarvi, sostenervi ed illuminare il cammino. Cooperate e non
oziate. Aprite bene gli occhi del cuore per vedere le cose di Dio, gli orecchi
per ascoltare la Voce Sua. Siate sempre pronti ad accogliere Gesù, quando
viene; voi non sapete quando, se prima o dopo, ma sapete ciò che dovete fare
per esserGli graditi.
Insieme lodiamo il Suo Nome Santissimo. Ringraziamo. Adoriamo,
adoriamo, adoriamo! Vi amo tutti.
Ti amo, angelo Mio.
Maria
Santissima