Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

04.12.10

 

 

Eletti, amici cari, venite a Me, restate stretti a Me: voglio per Me ogni anima; ma la lascio libera nella sua scelta.

 

 

Sposa amata, continuo a chiamare a Me le anime, ma esse continuano a non rispondere. Grande è il Mio Dolore per ogni anima che si perde! Grande è il Mio Dolore e in questo tempo non sono poche quelle che scelgono la via della perdizione, perché non credono, non amano, non sperano! Chiamo ogni anima e le mostro la Mia Croce, segno del più grande Amore. Sposa cara, trovo pochi che Mi ascoltano e Mi offrono il loro cuore, mentre sono molti i distratti gli indifferenti. Sposa cara, quanti Mi dànno il loro silenzio e la loro indifferenza: questa generazione, pur così favorita, è dura nel comprendere! Chi non comprende non opera, chi non opera per la propria salvezza non si salva e non aiuta gli altri a farlo. Piccola Mia sposa, ti dico: guai a chi Mi dà il suo silenzio! Chi continua a darMi il suo silenzio assomiglia a quel seminatore che al tempo della semina dice: “Non ho voglia”; vede intorno gli altri seminare e ripete: “Non ho voglia alcuna di farlo”. Chi dice questo e non s’impegna che dirà al momento del raccolto? Vedrà gli altri felici, mentre il suo campo sarà arido e spoglio. Piccola sposa, chi a Me non vuole rispondere alla Chiamata è come tale seminatore, stolto, che piange, piange al momento del raccolto, ma non pensa che al momento favorevole, quando doveva seminare, ha dormito. Sposa cara, questo è il momento favorevole, questo: guai a chi dorme, guai a chi lascia correre il tempo, restando inerte! Ti dico, piccola Mia sposa, ti dico che colui che Mi dà il suo silenzio avrà il Mio Silenzio! Quando? Ti dico: presto!

Mi dici: “Dolce Amore, ecco la Mia supplica: non stancarTi di chiamare a Te, non disgustarTi di questa generazione, così fredda e distratta. Se Tu lo facessi, Amore Infinito, se Tu lo facessi, chi si salverebbe? Insisti, Dolce Amore, con i sordi e con i ciechi, insisti, Amore Infinito! Siano sempre più forti i suoni così che tutti li sentano, siano sempre più evidenti i segni in modo che tutti li vedano e capiscano. Penso alla popolazione mondiale, così numerosa, come mai nella storia: che può accadere, se restano in tanti i sordi? Che può accadere, se restano tanti i ciechi? Non avvenne lo stesso al tempo del diluvio? Ben pochi capirono; ben pochi restarono! Non avvenne lo stesso al tempo di Sodoma? Ben pochi capirono; ben pochi restarono! Dolce Amore, non avvenga che la popolazione mondiale, fatta da miliardi e miliardi di individui, si riduca ad un piccolo gregge, sparso qua e là e belante per la paura.”

Amata sposa, ti ho detto che vedrai compiersi proprio in questo tempo le Mie più grandi Meraviglie. Ti dico che non conta la quantità che resta, ma la qualità. Ripeto, piccola sposa, quello che già ti ho detto: resta e non va chi deve restare; va e non resta chi deve andare. Il mondo vedrà un’era nuova, un tempo nuovo, una terra rinnovata in ogni suo angolo, una Creazione rinnovata in ogni sua parte. Gioisci in Me, piccola sposa, e non tremare, per quello che deve accadere: le preghiere dei piccoli più piccoli, stretti alla Madre Mia, vengono sempre ascoltate da Me ed esaudite; proprio per tali suppliche, molte anime avranno Gioia e Pace e salvezza. Sposa amata, spesso, sento tali domande: “Quanti sono quelli che vanno? Quanti quelli che restano?” Questo ti dico, questo ti ripeto: nessuno indugi in tali pensieri, perché risposta non può avere; s’impegni, invece, con suppliche e sacrifici, s’impegni per ottenere le Grazie di salvezza per sé e per gli altri. Certo, l’Umanità entrerà in una nuova fase; ognuno faccia bene la sua parte e vedrà le Meraviglie del Mio Cuore amoroso.

Mi dici: “Adorato, adorato, adorato Gesù, sempre grande è la Tua Generosità, grande la Tua Tenerezza! Sia Tu benedetto in ogni istante dal mio cuore e da ogni cuore umano! Sia la terra un grande santuario, dove ogni uomo Ti adora e Ti benedice, per il Dono sublime della vita.”

Sposa amata, chi Mi adora e Mi benedice vola sulle Mie Ali ed entra nel Mio Regno di Luce e Felicità. Voglio concedere ancora molto; voglio concedere a questa Umanità nuove Grazie di salvezza. Chi le coglie, anche se ha molto peccato, può salvare la sua anima, perché Io, Io, Dio, non voglio certo la rovina delle anime, ma che tutte si salvino. Sposa cara, resta felice nel Mio Cuore. Porta nel mondo il profumo del Mio Immenso Amore. Ti amo.

                                                                                  Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

04.12.10

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari e tanto amati, preparatevi alla Venuta di Gesù; preparatevi al grande giorno di Natale. Figli cari, preparate il cuore al grande Dono di un giorno meraviglioso. Pensate, riflettete, figli amati: Gesù è nato, Gesù si è fatto Bambino per abbracciare l’Umanità di ogni tempo e realizzare il sublime Progetto del Padre caro. Figli amati, vi chiedo di essere particolarmente riflessivi.

Mi dice la Mia piccola: “Madre cara, questo Dono, che Dio ha fatto all’Umanità, il Dono, che il Padre caro ha fatto del Figlio, è un mistero meraviglioso che, ancora dopo più di duemila anni, non è stato ben compreso. Dolce Madre, il pensiero che Dio Altissimo si è fatto Uomo, pur restando Dio, che ha fatto questo per Amore dell’Umanità, pur restando Dio Altissimo, tutto questo sublime mistero m’ incanta, mi emoziona e mi commuove! Dico a me stessa: chi è l’uomo, chi è l’uomo, questa creatura particolare, per essere tanto amato? Chi è l’uomo per meritare l’Incarnazione di Dio in un Grembo umano? Chi è l’uomo per essere degno di tanto Amore? Spesso rifletto sulla condizione umana. La vedo fragile e precaria: la vita dura sulla terra quanto un soffio di vento, viene e passa come una nuvoletta. Madre amata, nel tempo ho sempre meglio compreso la debolezza umana. Se si va in un luogo di sofferenza, si vedono corpi disfatti dal male; spesso viene questa riflessione: chi è l’uomo? Chi è questa creatura? L’uomo non ama il suo simile. L’uomo spesso è un lupo per il suo simile; uno assale l’altro, per il proprio interesse, lo rapina, lo deruba. Dolce Madre, Dio Altissimo, pur vedendo tutto questo, che è sempre avvenuto nella storia umana, non ha provato disgusto né ha disprezzato la Sua creatura che, per la disobbedienza iniziale, è caduta così in basso, tanto da non potersi mai più rialzare, se non ci fosse stato tale grande mistero. Come, Madre amata, come, Dolce Tesoro, come non pensare a questo? Quando vado col pensiero al Padre ed è sempre, in ogni istante, provo una grande emozione, per la Sua Immensa Bontà e Generosità: non ha voluto che l’uomo decaduto restasse nel suo abisso di miseria, ma, come Padre Buono, come Padre tutto Tenerezza, si è piegato su di lui e l’ha voluto rialzare dalla sua miserrima condizione. Madre cara, il Tuo Cuore è sempre in adorazione di Dio; accogli i Tuoi piccoli nel Tuo meraviglioso Cuore adorante, chiudici tutti in esso, perché vogliamo manifestare in questo modo la nostra gratitudine per il Dono di Gesù, Tuo Figlio e nostro Signore. Ecco quello che faremo in questo grande Natale: tutti noi, piccoli più piccoli, ci raccoglieremo nel Tuo Cuore, come fiori graziosi e profumati nel Vaso più bello, tutto di Dio.

Figli amati, unitevi tutti nel Mio Cuore: siete i fiori da Gesù tanto amati e graditi. In questo, speciale e grandioso, Natale staremo insieme a lodare, a ringraziare, ad adorare. Vi amo tutti.

Ti amo, angelo Mio.

                                                                                 

                                                                                              Maria Santissima