Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

18.03.11

 

 

Eletti, amici cari, chi confida in Me, Dio, chi confida pienamente in Me può avere tutto in questo tempo, un congruo anticipo di Felicità anche in terra.

 

 

Sposa amata, voglio dare molto, ma non posso, perché gli uomini della terra non confidano in Me, non contano su di Me, Gesù, non sperano in Me; non ho forse detto che può fare grandiose cose chi ha fede, anche come un semino di senape, come il seme più piccolo che c’è? Ho detto questo per far capire che colui che in Me confida, pienamente, molto può avere. Lo sai, piccola sposa, che ottiene molto chi in Me pienamente confida?

Mi dici: “Dolce Amore, questo bene l’ho compreso, ma, Santissimo, occorre sempre mettere in conto la debolezza e la fragilità umana. Certo, ogni uomo deve avere massima fiducia in Te, Gesù, perché sei la Roccia sulla Quale costruire ogni vita; ma l’essere umano è fragile nel pensiero e debole nella mente e fatica assai a capire bene le cose. Perdono, Ti chiedo, Dolce Amore, Perdono, se l’uomo, ogni uomo sempre Ti delude per la sua pochezza. Una sola Creatura umana mai Ti ha deluso: è la Dolce Madre, il Tuo Capolavoro! Ella sempre ha avuto in Te la massima fiducia e mai, neppure per un solo istante, ha dubitato. Per gli altri non è proprio così: se anche appaiono pieni di fiducia, nel loro cuore nasce un pochino di dubbio. Perdona, Santissimo, tale fragilità, perdona: essa è retaggio del peccato d’origine!

Sposa amata, conosco bene il cuore umano ed anche la mente, so fino a che punto può giungere la fiducia; conosco i limiti ed accetto tali confini. Ti dico che gli uomini della terra potrebbero avere da Me molto, se in Me confidassero pienamente, anche dentro tali limiti; ma sono pochi coloro che confidano e molti quelli che dubitano in cuore loro. Dono molto, come ti ho detto, dono molto a chi veramente in Me confida: hanno secondo la loro fede.

Mi dici: “Amore Santissimo, capisco bene che sulla terra c’è un gemito che pare non finire. Anche coloro che soffrono spesso non chiedono, perché non si fidano abbastanza; nel cuore dicono: “Perché chiedere, se si sa di non ottenere?” Perdona, Dolce Amore, tale sfiducia e dona ugualmente, dona anche agli sfiduciati, considerando la loro debolezza e pochezza.”

Sposa amata, ti ho detto il Mio Pensiero, tal è e tale rimane; ma, sappi, piccola cara, che Io, Io, Gesù, scruto i cuori e le menti, capisco bene i limiti che non sono uguali per tutti, ma assai diversi. Non temere, sposa amata: se vedo la sfiducia colpevole, non concedo; se vedo quella per debolezza, concedo ugualmente, considerando lo sforzo per credere.

Mi dici: “Dolce Amore, nel presente c’è una grande debolezza generale di fede, spesso c’è proprio un’anoressia, talora più colpevole, talora meno. Dal Tuo Cuore, pietosissimo, scendano le Grazie per cambiare il volto di questa povera Umanità, sedotta dall’astuto nemico che è instancabile nel sedurre ed ingannare.”

Sposa cara, vedendo la situazione, per le suppliche della Madre Santissima e per quelle vostre di piccoli tutti Miei, concedo molto più che nel passato; ma quanti prendono tale Ricchezza e ne fanno tesoro? Scendono copiose le Grazie, ma chi le vede? Chi le coglie? L’Umanità presente sulla terra è molto presa dalle cose vane e le menti, ingombre di pensieri, non recepiscono, come dovrebbero, le cose del Cielo. Quante volte ho detto: pensate molto al Cielo, lì dove ho fissato la vostra patria e poco alla terra, dove siete di passaggio. Quante volte ho ripetuto questo?

Mi dici: “Adorato, Adorato, Adorato, perdona la stoltezza umana che mette sempre ciò che è umano davanti a ciò che è Divino; perdona e concedi Grazie speciali per la comprensione della verità. Vedo con tristezza che il lungo lamento continua sulla terra, sempre più intenso. Venga presto il momento della gioia. Se continuano così le situazioni, tra poco si può togliere proprio tale parola dal vocabolario perché non più usata.”

Sposa amata, questo, presente, è tempo di preparazione ad una gioia non breve e passeggera, ma duratura. Chi confida pienamente in Me non perde la speranza. Pensa ad un temporale che, iniziato, sembra non voler mai finire. Chi in Me pienamente confida dice: “Voglio vedere con l’occhio del cuore al di là di questo momento di sofferenza. Per un po’ chiudo gli occhi per non vedere i lampi che mi fanno tremare, chiudo gli orecchi per non sentire lo spaventoso rombo del tuono. Volo con la fantasia al di là di questo momento duro e vedo la terra inondata dal sole più luminoso che mai, vedo tutta la natura fiorire. Dopo il temporale, ci sarà la grande gioia di un mondo nuovo.

Mi dici: “Adorato, Adorato, Adorato, Tu non deludi chi spera in Te, ma doni sempre molto di più di quanto uno si aspetti. Sia Tu benedetto da ogni cuore! Si compia la Tua Volontà che scaturisce dal Tuo Cuore, Oceano Infinito di Amore.”

Sposa cara, attendi e pazienta. Resta ben stretta a Me e godi le Delizie del Mio Amore eterno e Fedele. Ti amo.

Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

18.03.11

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari e tanto amati, vivete bene questo tempo di penitenza e preparazione alla Pasqua. Dio vi chiama a vivere il deserto così come Egli lo visse.

Mi dice la Mia piccola: “Gesù è un Modello inimitabile, per la Sua Perfezione; noi siamo così piccoli ed incapaci di sopportare la sofferenza! Egli digiunò a lungo e vinse ogni tentazione; noi facciamo del nostro meglio, ma il digiuno ci affatica assai e ci fa cadere nella stanchezza, tale da cadere nella più grande tristezza. Ogni uomo, capisco, deve fare penitenza dei suoi peccati; ma quanta fatica anche la più piccola penitenza! Capisco sempre più la debolezza umana che rifiuta il sacrificio e vorrebbe solo fare festa. Se si guarda una compagnia a tavola, quando essa è ben imbandita, si vedono i volti gioiosi, si odono canti meravigliosi, il cuore è ispirato dai sentimenti più belli e la mente è attraversata da pensieri sublimi. Non così, non così avviene, se essi sono seduti attorno ad un tavolo vuoto: essi si guardano con aria malinconica ed il cuore geme, la mente viene attraversata da pensieri cupi e tristi; alla fine viene a completare il tutto un sonno malinconico. Dolce Madre, questo è nella nostra povera natura; perdonaci! Dolcissima Madre, vogliamo, tuttavia, in questa quaresima vogliamo fare penitenza per purificare il cuore e la mente. Guidaci, Giglio Perfetto, ad essere sobri ed a pensare con amore a Gesù ed a Te, a darvi i pensieri più soavi ed i sentimenti più sublimi. Faremo penitenza, come Tu desideri, pensando a Gesù. Scacceremo, col Tuo Dolce Aiuto, i pensieri indegni che osano affacciarsi alla mente: li scacceremo tutti e subito, per sostituirli con quelli che a Gesù piacciono; così faremo con i sentimenti. Sopporteremo, poi, le tribolazioni di ogni giorno con pazienza, adorando Gesù in ogni istante e dedicandoGli i pensieri più dolci, i sentimenti più soavi; poi, quando ci chiederà un sacrificio, anche duro, diremo sempre sì, anche se qualche lacrima scenderà, furtiva, sul nostro viso. Madre cara, aiutaci, aiutaci a dare sempre gioia a Gesù con le nostre scelte, con ogni pensiero, col sentimento, con l’anelito del cuore! Madre cara, lo sai, lo ripetiamo ogni volta con la voce del cuore: vogliamo assomigliare a Te, Dolce Tesoro, Madre Perfetta, Delizia del Cuore del Figlio e del nostro. Vogliamo assomigliarTi in tutto. Se Tu ci aiuti, qualcosa di più lo potremo fare”.

Figli amati, sapete che, mentre parlate e fate i vostri proponimenti, Gesù è accanto a Me. Vedo sul Suo Volto un Sorriso Dolce ed amoroso, quello che aveva sempre, quando i bambini, sfidando ogni ostacolo, correvano felici tra le Sue Braccia ed Egli se li stringeva al Cuore. I piccoli, felici ed esultanti, Gli raccontavano tutto ciò che a loro era successo: uno Gli faceva vedere il ginocchio scorticato, l’altro il piccolo dito, dolente per il morso del fratellino; alcuni, poi, colmi di emozione, Gli mostravano un piccolo pulcino pigolante che tenevano con tanta delicatezza nella loro mano. Egli li accarezzava entrambi, bimbo e pulcino, mentre sul Viso aveva un Sorriso Dolcissimo ed amoroso. Piccoli cari, siate sempre così, come i bambini col cuore puro e traboccante di amore. Gesù ama molto i piccoli e per loro ha il Sorriso più Dolce, le Carezze più Soavi. Figli Miei, restate semplici, puri ed umili come i bambini: per voi è il Regno dei Cieli.

Insieme cuore con Cuore, adoriamo, adoriamo, adoriamo Gesù! Vi amo tutti.

Ti amo, angelo Mio.

 

                                                                                              Maria Santissima