Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
30.06.12
Sposa amata, l’uomo deve posare su di Me, Gesù, ogni sua
speranza per non vedersi deluso. Guai all’uomo che confida nell’uomo! Guai a
colui che confida nella sua ricchezza! Ti ricordi, piccola Mia, la parabola di
colui che, avendo avuto un buon raccolto, diceva: “Ho molti beni. Posso godermi
la vita a lungo”? Diceva questo e già sognava grandi cose, ma nella stessa
notte la morte lo carpì. Che avvenne delle sue molte ricchezze?
Mi dici: “Amore Infinito, Tu dicesTi questa parabola per
quelli che confidano nei propri beni e non pensano a curare il bene vero che è
l’anima e la trascurano, fino a ridurla in pessime condizioni. Dolce Amore, nel
presente quanti sono affetti da questo male! Questo è un tempo nel quale poco
pensiero c’è per l’anima, immortale, e molto per le vanità del mondo. Ogni uomo
vi è immerso!”
Sposa amata, questo è male, molto male, perché ogni uomo
dovrebbe mettere al primo posto la salvezza dell’anima. A che serve all’uomo,
sposa Mia, tutta la ricchezza del mondo, se perde la sua anima? Uomo del terzo
millennio, così spensierato e stolto, ritorna in te: volgi all’anima il tuo
pensiero e guarda la sua condizione! Non attendere domani per cambiare la sua
condizione: l’oggi conta, il domani neppure sai se te lo concedo! Lo sai, uomo,
che ogni giorno di vita è Mio sublime Dono? Non sprecarlo in vanità di ogni genere,
ma mettilo a frutto, come se fosse l’ultimo della tua vita. Sposa amata,
capisca il mondo che la vita di ogni uomo Mi appartiene: la do e la prendo,
quando voglio. Ho concesso la libertà, ma di ogni azione chiederò conto, sia
della grande che della minima.
Mi dici: “So, Dolce Amore, perché me l’hai rivelato, che
anche delle ombre di peccato terrai conto. Questo mi fa tremare le vene ed i
polsi e m’induce a supplicare la Tua Misericordia, giorno e notte, per essere
pronta a rispondere bene alla Tua Dolce Chiamata con un: “Eccomi”, sempre
adorante. Dolce Amore, questo è un tempo di fitta nebbia, nella quale procedono
popoli e nazioni. Molti uomini non sanno distinguere la destra dalla sinistra,
tale è la confusione. Dona Luce, Dolce Gesù, dona la Tua Luce: i popoli e le
nazioni escano dalle fitte tenebre e procedano alla Tua fulgida Luce!”
Sposa cara, certo che voglio donare la Mia Luce a tutti i
popoli e a tutte le nazioni perché la salvezza sia per ogni uomo; ma chi non
vuole credere in Me è come un cieco che non vede, è come un sordo che non
sente: procedono nelle tenebre, anche quando c’è molta Luce!
Mi dici: “Santissimo Gesù, quando il mondo si ridesterà dal
suo torpore? Non accada come agli stolti sodomiti che capirono solo quando piovvero
fuoco e zolfo dal Cielo. Non accada come a Gerusalemme che restò sorda alle Tue
Parole, finché fu circondata da trincee ed espugnata. Dolce Amore, sulla terra
sono miliardi e miliardi gli uomini: non avvenga che essa divenga una landa
quasi deserta.”
Piccola Mia sposa, gli uomini, come gli angeli, fanno la
loro libera scelta: ognuno avrà ciò che ha voluto! Sposa fedele, resta, felice,
nel Mio Cuore, donandoMi ogni anelito della tua anima: molto voglio dare a chi
molto Mi vuole donare. Godi le Delizie del Mio Amore. Ti amo.
Vi amo.
Gesù
30.06.12
Figli cari e tanto amati, figli del Mio Cuore, sono con voi
ogni giorno per guidarvi ai pascoli erbosi e verdi della salvezza. Vedete che
porgo la Mia Mano? Conosco le vostre afflizioni e voglio che divengano Gioia
vera, Gioia grande, Gioia eterna! Prendete, piccoli Miei, la Mia Mano e
lasciatevi condurre da Me Che sono la vostra Madre e vi amo teneramente!
Volgete il vostro cuore al Padre caro per adorarLo dal profondo dell’anima e
ringraziarLo, per i Suoi grandi Doni. Mi unisco a voi per l’adorazione. Vi amo.
Ti amo, angelo Mio.
Maria
Santissima