Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.09.12

 

 

Eletti, amici cari, voi parlate con il vostro Signore, Colui Che ha fatto Cielo e terra; Egli vi risponde, vi ascolta, vi esaudisce! Confidate nel Suo Amore: certo, non sarete delusi.

 

 

Sposa cara, beato chi in Me, Gesù, ha sempre confidato, chi ha posto la sua vita nelle Mie Mani! Chiamo beato costui, perché, se molto Mi ha dato, molto da Me avrà. Non dimenticare le Mie Parole, piccola Mia, ma tienile sempre ben presenti: chi molto Mi dà molto di più avrà; chi poco Mi dà poco avrà. L’ho detto e lo farò, sposa fedele. Ecco perché dico “Beato chi Mi ha voluto dare il suo tutto”: Io, Io, Gesù, gli darò il Mio.

Mi dici: “Adorato, Adorato, adorato Signore, il nostro tutto è la briciola del mendicante; il Tuo è la Ricchezza del Re dei re. Dolce Amore, come parlare della Tua Grandezza? Chi può misurarla, chi può comprenderla? Sei Grande, Dio, meraviglioso e Santissimo, sei il più Grande, ma Ti fai piccolo, piccolo per l’uomo; Ti fai umile per essere compreso, almeno un po’! Noi, miseri uomini, siamo pieni di superbia; Tu, Dio, sei Umile e Ti fai piccolo, piccolo, per Amore! Sei Re, ma hai voluto soffrire, come il più misero, per dare all’uomo la salvezza e la grande Felicità! Il cuore trema di emozione davanti alla Tua Bontà, Ti ringrazia, Ti loda, Ti benedice, Ti adora e poi ripete: “Perdona! Dolce Amore, perdona! È poco ciò che faccio. Aiutami a darTi di più!”

Sposa amata, nel presente vi sono le anime ardenti, quelle più fiacche, quelle più gelide, addirittura quelle che vivono, come se Io non esistessi, prese e divorate dalle cose della terra. Quanta differenza tra loro! Avranno secondo la loro scelta: chi molto, chi poco, chi nulla, allorché verrò per fare i conti. Pensa, piccola Mia, alla Parabola dei talenti: chi ne ha avuto dieci può dare l’interesse di cinque? Chi molti ne ha avuti di molti deve rispondere, chi pochi di questi deve rispondere.

Tu hai una domanda pronta: “C’è qualcuno che neppure un solo talento ha avuto?”

Ecco la Mia Riposta: nessuno mai è restato senza talento. Quando verrò a fare i conti, chiedo il Mio e non voglio trovare alcuno a mani vuote.

Mi dici con un lungo sospiro: “Dolce Amore, Santissimo Gesù, temo, temo, fortemente, che, se vieni presto, troverai molti a mani vuote. Questo è un momento di smarrimento e confusione e sono in gran numero coloro che non mettono a frutto i Tuoi Talenti, curano i propri interessi e si dimenticano di curare i Tuoi. Stolti sono costoro, Dolce Amore, stolti della più grande stoltezza, perché chi cura i Tuoi interessi cura bene i suoi, chi dimentica i Tuoi trascura i suoi, stoltamente. Dolce Amore, oggi, giorno meraviglioso e stupendo, Dono del Tuo Amore, Ti contemplo con il Volto sublimissimo velato di tristezza. Per Grazia, mi concedi di capire il significato: per alcuni la Tua Venuta sarà gioia immensa, gioia vera; ma per quanti si prepara qualcosa di diverso!”

Sposa cara, alla resa dei conti, ognuno ha ciò che si è preparato. Una semina abbondante porta un buon raccolto, una scarsa uno debole e scarso. Sposa amata, ognuno si prepari a raccogliere il suo, secondo ciò che ha scelto di fare.

Mi dici: “Capisco bene il senso della Tua tristezza, Dolce Amore. Tu vedi molti negligenti, molti accidiosi, un gran numero di stolti. Ecco il Tuo Dolore: Tu, Che ami tanto, Tu, Che vorresTi colmare di splendidi Doni, darai ben poco agli stolti della terra, toglierai loro anche quello che hanno e terribile sarà il loro dolore. Vorrei, Dolce Amore, vorrei che, per gli ultimi segni, eloquenti, non restasse più un solo stolto sulla terra e alcuno che debba sentire le Tue tremende Parole: “Vattene, servo indolente ed iniquo, nel regno delle tenebre e disperazione eterna!”

Sposa amata, grande, immenso è il Mio Dolore per ogni anima che si perde. Conosca il mondo il Mio Messaggio: venga colta la Mia Misericordia per non cadere nella Perfetta Giustizia! Resta, felice, nel Mio Cuore e godine le Delizie d’Amore. Ti amo.

Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.09.12

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari e tanto amati, riflettete su voi stessi, pensate alle condizioni della vostra anima, non solo a quelle del vostro corpo. Figli amati, quante cure date ad esso? Curate allo stesso modo l’anima, immortale? Figli amati, questo è il momento di riflettere con tale pensiero: “Se Gesù mi chiedesse oggi conto della situazione della mia anima, come la presenterei?” Figli amati, sono con voi per guidarvi verso la Felicità; ma non potete averla, se l’anima è in disordine. Non fatevi illusione, non lasciatevi ingannare, ornate e curate l’anima immortale per presentarla, così, al Giudice Perfetto. Nessuno potrà dire: “Voglio ancora un po’ di tempo”; pensateci, piccoli Miei! Sono qui per aiutarvi a fare della vostra anima un fiore bello e fragrante da offrire al Re dei re. Uniamo i cuori per adorare Gesù, il Re dei re. Vi amo tutti.

Ti amo, angelo Mio.

 

                                                                                              Maria Santissima