Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
04.10.12
Sposa amata, ai Miei amici cari, alle Mie spose chiedo docilità alle Mie Leggi e obbedienza alla Mia
Volontà. Chiedo questo per dare tutto sulla terra e, poi, in Cielo.
Mi dici: “Gesù, quando l’uomo obbedisce ai Comandamenti è felice, perché sente nel profondo che essi
sono fatti per il suo massimo bene. Questo avviene, Dolce Amore, ma, talora, la
sua volontà è debole, e ci sono nel profondo due forze
opposte: una porta al Bene e una al male, alla disobbedienza, alla superbia. Vi
sono, poi, periodi della storia, quando prevale l’onda del Bene, e periodi, nei
quali prevale il male. Dolce Amore, è assai duro fare il bene, quando prevale
la ribellione e gli uomini vivono nella grande superbia e nella
indifferenza religiosa; servono Grazie speciali per andare
controcorrente. Dolce Amore, concedi queste Grazie nel presente, quando la
massa degli indocili ai Tuoi Comandamenti cresce sempre di più, fino al punto
di giungere a chiamare il Bene male ed il male Bene.”
Sposa amata, vedo le difficili condizioni di chi vuole
seguire le Mie Leggi, vedo l’ostilità dei nemici, vedo la fatica che devono fare coloro che Mi amano nel profondo. Sposa amata, è
tutto sotto il Mio Sguardo e nulla Mi sfugge di ciò che accade. Le Grazie
scendono copiose, come un fiume che attraversa ogni angolo della terra, al
quale tutti possono accostarsi per attingere. Piccola Mia sposa, che diresti se
vedessi un fiume, ricco di acque, scorrere vicino a te? Certo, diresti:
“Benedetto sia il Signore Che concede l’acqua così
abbondante. Certo, i campi resteranno verdeggianti ed
i prati pieni di fiori”. Questo ripeteresti, piccola
Mia. Le Grazie scorrono sulla terra, come quel fiume, ed
ognuno può coglierle, secondo la sua necessità. Ti chiedi perché ci siano
ovunque pianto e lamento, tristezza, fino alla disperazione? Ecco la Mia
Risposta: gli uomini vogliono ignorare le Grazie, le vedono, ma non le colgono,
per scelta. Capisci, piccola Mia, che colui che non si
accosta all’Acqua Viva inaridisce sempre più nello spirito e langue la sua
anima.
Mi dici: “Dolce Amore, so che i Doni non apprezzati vengono tolti. Ti supplico: lascia scorrere, ancora a lungo,
il fiume di Grazie; possa ognuno capire e coglierle per avere vita.”
Piccola sposa, il fiume scorrerà, perché il Mio Cuore
vuole la salvezza delle anime e non la loro rovina, ma
ti dico che i ciechi volontari tali resteranno, i sordi non facilmente
cambieranno. Guai ai ciechi che hanno vista buona,
guai ai sordi dall’udito fine, piccola Mia: per questi non ci sarà salvezza,
perché l’hanno rifiutata! Piccola sposa, ho concesso il Dono della libertà e
non lo riprendo. Ognuno ne faccia buon uso per entrare nel Mio Regno di Pace e
di Gioia sconfinata. Resta, felice, nel Mio Cuore e godine le Delizie d’Amore.
Ti amo.
Vi amo.
Gesù
04.10.12
Figli cari e tanto amati, in questi anni ho ripetuto sempre le stesse esortazioni. Sono
tanto Felice per coloro che le hanno colte e vivono in Dio ogni giorno della
loro vita. Vedo, però, alcuni figli che vagano qua e là, confusi, senza meta,
perché vogliono realizzarsi da soli. Il Mio Cuore prova un grande Dolore per
costoro che corrono un grave pericolo. Io li chiamo ad
uno ad uno per nome, ma non Mi dànno risposta alcuna. Figli amatissimi, venite a Me
subito; non rimandate a domani ciò che potete fare oggi. Salvatevi, dicendoMi
il vostro sì! Insieme, uniamo i cuori per l’adorazione. Vi amo tutti.
Ti amo, angelo Mio.
Maria
Santissima