Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
09.01.13
Sposa cara, non voglio qualcosa dall’uomo, la Mia creatura
prediletta, voglio proprio tutto da lui per dargli Me Stesso. Sposa cara, sono
un Dio esigente Che non ama le mezze misure, ma chiede tutto.
Mi dici: “Dolce Amore, Santissimo Gesù, Tu chiedi tutto
alla Tua creatura prediletta: il pensiero, il sentimento, il fremito
dell’anima. Santissimo Gesù, anche quando l’uomo Ti ha dato tutto, la somma è
ben misera ed indegna di Te, Amore. Cos’è l’uomo perché tanto Te ne curi? Com’è
limitato l’orizzonte del suo pensiero! Com’è povero il suo sentimento! La sua
sapienza, poi, se non è una stilla della Tua, non c’è. Dolce Amore, Santissimo
Gesù, Tu dici che vuoi tutto dall’uomo e non qualcosa. Ebbene, quando egli
abbia raccolto tutte le sue forze per darTi tutto,
che miseria Ti ha dato! Penso all’esempio del povero che vive nella caverna
squallida e buia: se il ricco signore gli dice: “Dammi tutto ciò che possiedi”;
egli che può dare? Raccoglie tutta la miseria che possiede e l’offre al ricco
signore. Ogni uomo, Dolce Amore, Gesù Santissimo, è come quel povero, al quale
Tu chiedi: l’insieme di ciò che possiede è solo miseria. Gli uomini della
terra, i più doviziosi, nemmeno degnano di uno sguardo i poveri e li
disprezzano, per la loro miseria; Tu Amore Santissimo, Tu, il Re dei re, non
solo non disprezzi, ma chiedi al misero di venire ad abitare nella Tua Reggia
meravigliosa, lo prendi per mano e lo conduci. Attendi solo il suo sì. Quanto
sei grande Gesù! Quanto sei Generoso! Sublime è il Tuo Cuore, Oceano Infinito
di Tenerezza, di Amore, di Bontà! Tu chiedi ben poco ad ogni uomo, ben poco,
per dare molto, molto, molto. Quanti sono i Tuoi Doni! Solo quelli di un giorno
sono incontabili. Se ogni uomo capisse la sua miseria
e la Tua Infinita Ricchezza, se solo un poco capisse, vivrebbe per adorarTi giorno e notte, notte e giorno e direbbe: “Mio
Signore, il giorno non mi basta per tessere le Tue Lodi né mi basta la notte.
Il tempo è poco!” Dio d’Amore e Tenerezza, chiedi tutto all’uomo: Tu hai pieno
diritto a tutto ed è sempre poco ciò che ottieni, in confronto a ciò che dài. Gesù Santissimo, Dolce Amore, sia Tu benedetto da ogni
uomo! Ogni lingua pronunci il Tuo Nome con amore e con tremore e ogni ginocchio
si pieghi davanti a Te, Amore: Tu sei il sublime Creatore di tutte le cose, Tu
sei il Salvatore di ogni anima, Tu sei lo Spirito d’Amore Che abbraccia la
terra e l’intero Universo! Dolce Amore, chiedi all’uomo, chiedi tutto. Egli Ti
dona la sua miseria; Tu offri Te Stesso e la Tua infinita Ricchezza. Penso al
Dono dell’Eucarestia: c’è forse un dono più grande di questo? Tu, Gesù
Santissimo, Tu, Re del Cielo e della terra, Ti degni di entrare Vivo e Vero,
palpitante, Anima e Corpo in un misero essere umano! Ti sei fatto Uomo perché
l’uomo divenisse sempre più simile a Te, Dio. Gesù, quali parole trovare per lodarTi, glorificarTi, benedirTi? Quali parole? La mia lingua mi dice: “Non sono
adeguata”. Il cuore ripete: “I miei sentimenti sono così miseri”. L’anima dice:
“Il mio fremito è misero”. Gesù, Amore Santissimo, degnaTi
di accogliere la nostra umile miseria, mettila nel Tuo Cuore, sublimissimo, e trasformala in ricchezza per Te.”
Sposa amata, conosco bene l’uomo: accolgo ciò che può dare
e non esigo di più. Chiedo il suo poco per offrire Me Stesso nell’eternità!
Sposa cara, questi sentimenti del cuore desidero, ma nel terzo millennio sono
così pochi quelli che Me li donano. Beato colui che desidera essere tutto Mio
per l’eternità: certo, sarà accontentato e la sua vita sarà felice prima in
terra e, poi, in Cielo! Sposa cara, resta, felice, nel Mio Cuore e godine le
Delizie d’Amore di questo giorno. Ti amo.
Vi
amo.
Gesù
09.01.13
Figli cari e tanto amati, se Dio è con voi, chi può essere
contro di voi? Siate tutti Suoi nel cuore nella mente, nel fremito dell’anima
ed avrete tutto prima in terra e, poi, in Cielo. Insieme, adoriamoLo
gioiosamente. Vi amo tutti.
Ti amo, angelo Mio.
Maria
Santissima